Tutto quello di cui ho bisogno - A.M.

Capitolo 16

Giovedì, ore 13:45

Veronica mi aveva chiamato a lezione per provare la coreografia con Andreas.
Erano 2 giorni che, quando ero con lui in sala, provavo delle sensazioni strane.
Ad ogni presa il mio stomaco si ribaltava e ogni volta che lo sfioravo la mia pelle era invasa da brividi.
Quella canzone faceva uscire tutte le mie paure e sia io che il signorino col cognome dello Yogurt, eravamo emozionati alla fine.

A fine lezione Veronica mi ferma 
- senti, non vorrei sembrarti indiscreta, ma tra te e Andreas c'è qualcosa?
- no, ci conosciamo da un po' ma siamo... amici

un sorriso spunta sul suo viso
- sarà... secondo me a lui piaci, comunque a domani
ci salutiamo e io torno in Sala Relax.

Vado verso lo spogliatoio, appoggio le mie cose nell'armadietto e poi mi chiudo in bagno.
Odio far vedere agli altri quanto sono debole

- Je? Tutto bene?
tiro su col naso e rispondo
- si, tranquilla
ma un singhiozzo mi tradisce.

Marta apre di poco la porta e mi osserva.
Entra e si chiude la porta alle spalle
- ehi, stai tranquilla, andrà tutto bene
- no, non è vero, rovinerò tutto!
- perchè dici così?
- perchè ho già rovinato tutto, ero venuta qui per ballare e io...
- e ti sei innamorata... capita a tutti peste, non è una cosa negativa
- dovevo concentrarmi sulla danza su me stessa e lui è in ogni mio pensiero, in ogni fottuta canzone

Marta mi abbraccia
- non possiamo decidere di chi innamorarci e neanche quando, è una cosa più grande di noi
scoppio definitivamente tra le braccia della cantante.

Dopo 10 minuti usciamo e nessuno sembra essersi accorto di nulla.
Con la scusa di stare poco bene vado in Hotel.
Non ho forze, non scendo neanche a mangiare.
Bussano alla porta

- Carmen hai lasc-
- come stai?
- Andreas, cosa ci fai qui?
- mi hanno detto che stavi poco bene
- si, non è nulla di grave, sto già meglio
- sei sicura?
- si grazie...

faccio per chiudere la porta, ma Andreas la blocca con un piede
- se ho fatto qualcosa di sbagliato io
- tu non hai fatto nulla, io sto bene, davvero
forzo un sorriso e riesco a mandarlo via.

Non volevo vedere nessuno in quel momento.
La settimana prossima sarei tornata a casa, magari non l'avrei visto per 2 settimane.
Dovevo capire quello che provavo e in fretta.