8. Dovrei?

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"Tutto perfetto..." mento e mi alzo.

L'uomo che ho di fronte non avrà piu di trent'anni ed ha un aspetto curato, sembra molto ricco.

"Stavi piangendo? Che è succusso?"

"Niente che ti possa interessare ora mi scusi ma devo tornare a lavorare"

"Hai fatto a botte?"

La sua domanda mi lascia spiazzato. Perchè dovrebbe pensare una cosa del genere?

Il mio sguardo va verso lo specchio.

Mi osservo e vedo un ragazzo con la faccia e le braccia piene di lividi.

Ed una domanda mi sorge spontanea:

Che ho fatto per meritarmi questo?

No bhe io non me lo merito e nemmeno Thomas...

"Ragazzino?" Dice l'uomo scuotendomi leggermente.

"Non ho fatto nessuna rissa, ed ora mi scusi ma devo tornare a lavorare."

"Quanti anni hai?"

"Ne ho quindici"

"Lo sai che si può iniziare a lavorare solo dai sedici anni?"

"E lei che ne sà?"

"Bhe apparte il fatto è una cosa che sanno tutti io sono un avvocato"

"Tanto piacere, ora però dovrei tornare a lavoro"

"Potrei fare causa a questo bar lo sai?"

"Faccia quello che vuole!" Dico innervosito.

"Mi puoi dire chi ti ha fatto quei lividi? È la stessa persona  che ti costringe a lavorare?"

Sbarro gli occhi. Che cosa vuole questo da me?

"Si faccia i cazzi suoi signore!"

"È tuo padre? Dovresti denunciarlo io ti posso aiutare."

Io rimango zitto non sapendo che cosa dire.

"Se hai bisogno di aiuto vieni nel mio ufficio domani su questo foglio c'è il mio numero e la via. Ah dimenticavo io mi chiamo Noah." dice lasciandomi un bigliettino per poi uscire.

Ed io rimango completamente immobile non sapendo che fare.

Dovrei denunciarli?...



Noah:

Noah:

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