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"Guardaci papà!! Siamo veloci?!" Sorride con la fossetta in mostra e io lo saluto dall'altra parte del recinto. Ancora non posso crederci che mi chiama papà, che sono riuscito ad adottarlo e che è mio a tutti gli effetti. Asher é ormai mio figlio, é pieno di gioia e mi ha chiamato papà fin da subito. Gli è venuto naturale, una sera che gli stavo facendo il solletico, ridendo mi disse 'dai papà, basta' da allora non ha mai smesso di chiamarmi così. Mi considera sempre come una 'mamma' ma ha detto che mi chiama papà perché sono un maschietto e lui é un bambino grande e capisce. Sono così orgoglioso di lui. Ho compiuto 25 anni da poco, ho una bella vita, una famiglia fantastica, un figlio che amo sopra ogni cosa e Moonville che regala amore e affetto a me e soprattutto ad Asher, lo hanno accolto benissimo. Sono sereno e ho ripreso a camminare completamente da ormai 2 mesi, sono fiero di me e dei progressi che abbiamo fatto. Anche Ash si è ripreso dall'operazione e ha iniziato a, piccoli passi, a fare le normali attività che fanno tutti i bambini, sempre tornando ogni 3 mesi a fare le analisi di routine. Ha imparato ad andare a cavallo ed è pazzo del suo cappuccino, il pony che gli ho regalato 5 mesi fa, quando siamo tornati a casa dall'ospedale.
"Siete bravissimi, piccoletto. Non correre troppo, però"
"Va bene papino, fra poco finisco così cappuccino mangia" Asher é molto autonomo, va a scuola da solo e ha già diversi amici con i quali si divertono e vanno in giro per Moonville. La nostra è una piccola realtà ed è normale che i bambini girino da soli, noi adulti siamo tranquilli e sappiamo che, in un modo o nell'altro, sono sempre controllati. Sono fiero di vederlo felice e anche suor Kit lo è. Viene a trovarci spesso e ogni volta sorride con gli occhi lucidi a vedere Asher in questo modo. Potrebbe essere un periodo perfetto se non fosse che mi manca l'amore. Non vedo e non sento Louis da circa 1 anno, da quando è ritornato a Londra. Non mi ha più cercato e io non ho più cercato lui. Io e Asher non siamo contemplati nella sua vita.
"Papino!!" Mi vola letteralmente fra le braccia
"Eccolo qua il mio cowboy, sei tutto sudato. Andiamo dentro a fare merenda?"
"Sì papino! Ho dato da mangiare a cappuccino e l'ho portato in stalla"
"Hai fatto tutto da solo? Ma che bravo che è il mio ometto" Asher é autonomo anche al ranch, mi aiuta e sa fare tante cose, si capisce che lo fa per passione. É proprio come me
"L'ho anche spazzolato, papi" gli accarezzo i riccioli tirandoglieli indietro con la mano. Sono cresciuti così tanto e lui non vuole tagliarli, ci tiene ai suoi capelli. Su queste cose siamo uguali, sembra proprio mio figlio biologico, come se lo avessi generato io.
"Allora ti meriti proprio doppia fetta di torta" sorride baciandomi il petto.
"Papà, posso chiederti una cosa?"
"Tutto quello che vuoi, piccolo"
"Cos'é Buckingham Palace?" Boccheggio e non so come rispondergli. Perché proprio questa domanda?
"Ehm é la residenza del re e della regina inglesi"
"Mmh Louis vive lì, papi?"
"Suppongo di sì, amore"
"E cos'é Westminster?"
"É una quartiere al centro di Londra, dove si trova il palazzo del re"
"Allora il mio cavalluccio viene da Louis!!!" Agita in mano il suo modellino di cavallo che gli ha regalato Niall mesi fa, quando é  tornato dall'ospedale
"Amore, questo te lo ha regalato lo zio Niall, lo sai"
"Papino! Ma è scritto qui! Guarda!" Me lo porge ed, effettivamente, sotto al piedistallo del cavallo, in piccolo, c'è un'incisione:'Buckingham Palace, Westminster, Londra'. Che vuol dire? Com'è possibile che è stato fatto lì?
"Hai ragione piccoletto, adesso andiamo dentro e chiediamo a zio Niall"
"Zio Niall! Zio Niall!!" Inizia a correre verso l'interno della casa e chiama Niall a tutto spiano. Sorrido scuotendo la testa e lo seguo con più calma, io ancora non posso fare grandi sforzi con le gambe. Avrò sempre meno forza rispetto a prima.
"Zio Josh! Perché sei triste!? Ti faccio le coccole"
"Amore mio, grazie, menomale che ci sei tu" perché Josh ha questa voce così triste? Li raggiungo subito e trovo Ash che, seduto in braccio a Josh, gli accarezza il viso.
"Hey Josh"
"Harry! Niall se n'è andato" cosa?!
"Josh ma che dici!! Che significa che se n'è andato?!"
"Mi ha lasciato Haz, é sparito ed é andato via, lontano da tutti noi. Mi ha scritto uno stupido bigliettino di merda!! Che me ne faccio di questo?!" Caccia il biglietto dalla tasca e mi fa leggere. 'Non me la sento, scusa Josh. Ti amo ma non basta, non posso sposarti e non posso passare qui tutta la mia vita'. É impazzito?! Lui e Josh fra un mese avrebbero dovuto sposarsi. Lo hanno deciso 3 mesi fa ed era tutto pronto. Niall non mi ha detto niente riguardo questa sua insicurezza e i suoi dubbi. Ieri sera abbiamo cenato tutti insieme da Ed, era tranquillo e sereno, ha scherzato come al solito.
"Quando é andato via? É impossibile! Andiamo Josh, ieri sera era tranquillo e stamattina abbiamo fatto colazione insieme"
"Dopo poco che tu sei andato all'ambulatorio, lui é uscito dicendomi di dover andare a fare delle consegne e non è piu tornato. Ho provato a chiamarlo e non mi ha risposto, sono andato in camera e ho trovato questo biglietto"
"Dio mio! Non ci credo"
"Papino, zio Niall non ci vuole più?" Asher é legato tantissimo ai miei migliori amici, soprattutto a Niall, li chiama tutti zii e passa tanto tempo con loro.
"Adesso cercherò di capire cosa passa nella testa dura di tuo zio, non preoccuparti amore"
"Haz, non ti ha detto nulla?"
"No Josh, nulla, anzi, era così contento per il matrimonio e per i preparativi"
"Non abbiamo litigato, non é successo nulla di grave. Cado dalle nubi, Haz, te lo giuro"
"Lo so Josh, anche io sono stupito. Non mi ha detto niente, non mi ha parlato di nessun litigio, di nessun tipo di problema. Pensavo andasse tutto bene fra voi"
"Infatti era così, Haz" Josh é proprio disperato ed io non so come aiutarlo. Provo a chiamare Niall e il cellulare è staccato. Dove si sarà cacciato?.
"Magari ha lasciato un biglietto anche a te"
"Non ne ho idea, vado a controllare". A passo lento raggiungo la mia camera da letto e, come aveva immaginato Josh, sul comodino c'è un biglietto indirizzato a me. Lo apro e ci sono quattro biglietti aerei, due per me e due per Ash. Leggo la destinazione dei primi due 'Helena-Seattle' poi gli altri due di un'altra compagnia aerea 'Seattle-Londra' che cazzo significa?! Leggo ciò che c'è scritto sul pezzo di carta 'Ho bisogno di te Haz, non ti ho detto nulla perché mi vergognavo, sono confuso e nei casini. Mi raggiungi a Londra? É questa la mia destinazione. Ti ho fatto i biglietti. So che é un viaggio lungo e dovrete  aspettare diverse ore a Seattle prima di prendere l'altro aereo, ma non abbandonarmi, ti prego. Sono innamorato di un altro uomo e sono scappato per sposarmi'
"Non ci posso credere, é assurdo, Niall é impazzito!!" Mi siedo sul letto portandomi le mani nei capelli, in che guaio si è cacciato? Che vuol dire che si è innamorato di un altro uomo? É impazzito davvero. Che poi, chi é quest'uomo, come l'ha conosciuto e perché proprio a Londra?. Tutte queste domande può risolvermele solo Niall. Non so che fare, come faccio a lasciare tutto e partire? D'altronde però, non posso lasciarlo solo, ha bisogno di me. Prendo un borsone e ci butto dentro poche cose, vado in camera di Ash e prendo anche le sue cose. Chiudo il tutto e me lo carico sulle spalle tornando al piano di sotto.
"Papà perché hai questo?"
"Andiamo a fare un viaggio, amore mio. Il nostro primo viaggio insieme. Josh, accompagnami all'aeroporto di Helena, ti spiego tutto in macchina"
"É successo qualcosa a Niall?"
"No, ti prometto che lo faccio ragionare e lo riporterò a casa"
"Lo spero. Andiamo" usciamo senza avvisare gli zii. Josh carica il borsone e ci sistemiamo in macchina, Asher stringe a se il suo cavalluccio e sorride entusiasta. Non so cosa ci porterà quest'avventura, spero solo che Niall non faccia stronzate e torni da noi e soprattutto da Josh.

Bring me to live ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora