CAP 3: Fine degli avvertimenti - PT.2

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15 minuti dopo tutta la banda si era riunita.


«Lo sapevo !! dovevo restare non dovevo andarmene !»
«Ma cosa dici Lay, non avresti concluso un accidenti.» Disse Minseok
«Avrei dovuto capire che Luhan non sarebbe venuto..» disse Sehun ancora dolorante.
«Che significa ?»
«Che non è stato lui ad inviarmi il messaggio. E' stato Kris, ha preso il telefono di Luhan e mi ha fatto credere che sarebbe venuto, ma invece era tutto un piano.»
«Che bastardo !» esclamò Baek. «Sta esagerando !»
«Lui ha sempre esagerato..» disse Suho a braccia conserte.
«Adesso dov'è Luhan ?» disse Jongin preoccupato.
«Scommetto la mia auto, che quel pagliaccio lo tiene chiuso nella sua stanza, con le guardie alla porta. Crede di avere potere su di lui, ma non ha ancora capito che lui non è nessuno per imporsi in quel modo su Luhan !»
«Suho, non puoi parlargli ?» disse Jongdae
«A che scopo ? Tanto non mi ascolterebbe. Per lui Luhan è come una delle sue auto, non permette che gli si venga portata via.»

Un rombò sul parcheggiò attirò l'attenzione dei presenti. Nessuno aspettava visite.
«SEHUN-AH !!! SEHUN-AH !» Quella voce la riconobbero tutti.
Si fece sempre più vicina, fino a quando non li raggiunse. Si precipitò su Sehun e lo abbracciò forte.

«Luhan ! Come diavolo hai fatto a scappare ?!» Disse Sehun felice di rivederlo.
«Ho i miei assi nella manica.» Toccò i lividi e le ferite sul viso di Sehun. «Cosa ti ha fatto Tao ?!»
«Nulla, non preoccuparti..»
Sehun finse di stare bene davanti a Luhan, lo faceva sempre. Non voleva che Luhan si preoccupasse ulteriormente per lui, perché Luhan si sentiva responsabile di ogni cosa.

Mentre il dramma fluiva, Jongin fu distratto dall'ingresso di Kyungsoo. Ecco che quando aveva perso ormai le speranze, lui si faceva vivo.

«Ehi Jongin, hai visto chi c'è ?» Baekhyun si prese gioco di lui gli dandogli una gomitata.

Jongin incrociò lo sguardo di Kyungsoo e lui lo ricambio con aria quasi disinteressata, senza capire la ragione. Lo vide andare da Suho, stringergli la mano, per poi bisbigliargli qualcosa e avvicinarsi a Sehun per chiedergli come stava.

«Luhan-ah, come hai fatto ad evitare le guardie ?» disse Chanyeol.
«Semplice. Sono uscito dalla finestra. Non sono il pupazzo di neve che sta nella sfera di cristallo natalizia che Kris scuote a suo piacimento. Non può tenermi rinchiuso.»
«Sei un folle..» disse Sehun strizzando gli occhi per i dolori che si facevano sentire come scosse. «la stanza di Kris è al 3° piano, come ti è saltato in mente di farlo?! Quando tornerai ti farà del male.»
«Cosa vuoi che m'importi ?! Dovevo lasciarti qui a soffrire come un cane, mentre io me sarei stato li a fottermi il cervello con l'idea che tu saresti stato in una pozza di sangue ? Sehun, tu sei la ragione per cui ogni mattina apro gli occhi e sento di poter affrontare la giornata, se ti capitasse qualcosa di brutto, la mia esistenza non avrebbe più senso!»

Mentre Luhan faceva quell'importante discorso a Sehun e gli altri ascoltavano e parlavano tra di loro ancora per quell'accaduto, Kyungsoo uscì di scena incamminandosi di nuovo fuori nel parcheggiò. Jongin lo segui a ruota; non poteva permettere che andasse via così.

Kyungsoo aprì lo sportello della sua auto, Jongin lo raggiunse in tempo.
L'aria era molto pungente e la si preannunciava anche la discussione.

«Credevo restassi.»
«Non credo di essere il benvenuto.» Disse secco Kyungsoo.
«Invece sbagli.»
«Mi capita raramente di sbagliarmi.. per esempio quando ti ho visto ho capito che eri un coglione e che sarei stato altrettanto coglione a darti il mio numero, ma per una volta ho voluto rischiare e questo è il risultato.»
«Nella vita bisogna lasciarsi andare qualche volta.»
Kyungsoo si sedette sul posto di guida e chiudette lo sportello. «E sentiamo eroe da strapazzo, come mai non mi hai mai telefonato? Dovevi lottare in una gabbia di leoni ?»
Jongin salì sul posto del passeggero di sua iniziativa. «e se ti dicessi che il mio telefono si trova sottochiave in California, cosa penseresti ?»
Kyungsoo gli ridde in faccia mentre mise in moto. «Questa è la scusa più ridicola che abbia mai sentito. C'è davvero gente a cui crede a queste cazzate ?»

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