CAPITOLO 6: La ferita dell'amore la sana chi l'ha provocata

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Era il tanto atteso giorno della gara. Si era sparsa così tanto la voce della corsa che avrebbero tenuto i pupilli di Kris e Suho, che il parcheggio sotterraneo era strapieno di gente. C'era frenesia da entrambi gli sfidanti. Tao era pronto. Credeva di avere già in mano la vittoria. Voleva vincere e stracciare quel novellino e dare un'immensa soddisfazione a Kris, così da renderlo fiero di lui. Jongin correva perché doveva riscattare l'onore dei suoi amici ed il suo. Ognuno aveva uno scopo ben preciso in testa.


Salì a bordo della sua Lamborghini azzurro pastello per prepararsi. Sehun si affacciò dall'esterno del finestrino per un augurio di buona fortuna. «Ci siamo Jongin, oggi è il tuo giorno. Metticela tutta, fratello ! Facciamo tutti il tifo per te.»

«Grazie, fratello.»disse mentre guardava la calca di spettatori alle spalle di Sehun. Non riusciva ad individuare la persona che sperava di trovare e qualcosa gli diceva che non si sarebbe presentato. «Sehun..» disse facendo una breve pausa. «Lui non c'è, vero ?»

Annuì con rammarico, ma cercò subito di risollevargli il morale. «ehi, non pensarci. Pensa solo alla gara e soprattutto a divertirti !» Poi prima di andare a raggiungere gli altri, aggiunse sarcastico: «E questa volta.. cerca di non distruggere l'auto.»

Sehun riuscì a strappare un sorriso a Jongin, anche se era uno di quelli forzati. Purtroppo l'assenza di Kyungsoo non gli giovava affatto. Nei giorni precedenti aveva provato a scrivergli dei messaggi, ma finiva puntualmente per cancellare tutto e cambiare idea, perché ogni volta che ripensava al motivo di questa loro guerra fredda, aveva l'impulso di scaraventare il telefono per aria. Non stavano insieme, ma si sentiva tradito lo stesso da Kyungsoo.


I motori avevano iniziato a ruggire e insieme a quelli la rabbia di Jongin. Dopo settimane di attesa e eccitazione, ecco che tutto il suo entusiasmo per la gara era svanito in un attimo per colpa di Kyungsoo. Ma non poteva permettersi assolutamente di perdere. Quindi con, o senza entusiasmo, avrebbe fatto l'impossibile per vincere.



La vittoria lasciava sempre una soddisfazione incredibile. Per Jongin era stata dura riuscire ad imparare in così poco tempo un nuovo stile di guida e mentre guardava Tao disperarsi per l'umiliante sconfitta, poteva ammettere che il suo duro lavoro era stato ripagato in qualche modo.


Quando era salito per primo dalla scivola a spirale che portava all'uscita, dove tutti attendevano il vincitore; aveva pregustato la vittoria. Fu una sorpresa per tutti quando videro Jongin spuntare dalla scivola, ma nonostante tutto, lo acclamarono circondandogli l'auto e andando in delirio.

Quella sera, qualcuno perse o vinse qualcosa. C'è chi perse il denaro puntato sulla scommessa e chi lo vinse. La banda di Suho, si era arricchita parecchio. La banda di Kris, invece stava messa male. Soprattutto Kris, quando dovette cedere le chiavi della Corolla del '86 a Suho. Non si azzardò a dire nemmeno una parola quando fece cadere le chiavi nella mano di Suho, mentre s'è n'è andò via da perdente insieme a Tao e ai suoi altri seguaci. Si era sentito troppo umiliato per riuscire a dire qualcosa e lui non era il solo; Tao si era legato al dito questa sconfitta imbarazzante. Era stato battuto da un novellino mezzosangue che qualche settimana prima, aveva ridotto in una scatoletta di latta l'auto di Suho e adesso, lo aveva messo in ridicolo davanti al suo prezioso Capo e a tutta la gente che conosceva.

Poche erano state le volte che Kris aveva perso un auto in una gara e oggi aveva persino perso la sua dignità grazie a quel bastardo Yankie. Non si dava pace.
D'altro canto, Suho, si sentiva più che soddisfatto. Sapeva che Jongin c'è l'avrebbe fatta. La sua intuizione su di lui era esatta, quel ragazzo aveva talento e sarebbe riuscito a tenere testa a Kris.

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