CAP 7: PT. 2 - Fare i conti con la realtà

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  «Cazzo, jongin! Ho detto che posso sopportarlo! Andiamo ad aiutare Suho.»

Jongin e Kyungsoo erano riusciti a salire a bordo dell'auto di Tao e l'acceleratore rischiava di rompersi per quanta forza ci stava mettendo Jongin. Kyungsoo era rimasto ferito per colpa della pallottola vacante di Tao e continuava a dire che stava bene, quando invece stava patendo le pene dell'inferno. Jongin si era tolto la cintura del pantaloni e gliela aveva avvolta stretta, così da evitare che il suo ragazzo rischiasse un'emorraggia. Un'attimo fa stava per morire lui e adesso, stava per rimetterci la pelle Kyungsoo.

«Merda! Va bene! Ma dov'è andato!?»

«Credo di saperlo.» disse Kyungsoo, strizzando gli occhi mentre avvertiva delle fitte di dolore.



Kyungsoo aveva condotti entrabi al confine della città. Ancora non si vedeva l'ombra di Suho e Jongin continuava a spingere l'aceleratore.

«Che ci facciamo al confine della città?»

«Se avessi fatto un torto a una delle più potenti famiglie della Triade Cinese, non ti verrebbe in mente di scappare via dalla città o addirittura dal paese?»

«No, lo affronterei e proverei a trovare un accordo.» disse Jongin.

«Dopo tutto questo tempo mi chiedo ancora come sia possibile che tu sia ancora vivo, Kim Jongin. »

«Che posso dirti, sono duro a morire.»

«Voglio sperare che sia sempre così.» disse kyungsoo dandogli una gomitata e regalandogli un sorriso.

Durate il traggitto intravidero una coda di traffico che sembrava infinita. Provarono a superare la coda, ma alla fine, rimasero inevitabilmente imbottigliati nel trafficco. Aspettarono qualche minuto, ma le auto non si accennavano a muoversi. In lontananza i clacson dei guidatori spazzientiti non la smettevano di suonare.

Poi Jongin e Kyungsoo videro emergere dalla corsia d'emergenza una ragazza in tacchi a spillo e minigonna con il volto allarmato. La ragazza si diresse verso l'auto adiacente alla loro, dove alla guida era seduta una ragazza con delle unghie simili a degli artigli. Tesero l'orecchio per sentire cos'era successo.


«E' terribile!! » disse la ragazza salendo in auto piagnucolando. «Ho ancora la pelle d'oca per quello che ho visto!»

«Cos'hai visto, Na Ri? Cos'è successo? »

«Quel povero ragazzo... » disse ancora scossa. «C'è stato un'incidente. Dicono che si stavano inseguendo due auto e uno di loro aveva una pistola e all'improvviso una delle auto è stata tamponata mentre passava da un incrocio. L'inseguitore è subito scappato via, mentre il ragazzo è ancora dentro l'auto.. solo che l'auto è sottosopra e il ragazzo pare che sia incastrato. Sembra stia soffrendo tantissimo, è pure pieno di sangue.. E poi c'era anche un forte odore di benzina, credo che provenisse dall'auto. Se non arrivano i soccordi ho paura che possa accadere qualche disastro.»

Non appena la ragazza finì di parlare Jongin e Kyungsoo si guardarono in faccia. Era Suho.
Ma non potevano raggiungerlo in macchina. Allora Jongin si slacciò la cintura, deciso a volerlo raggiungere a piedi.

«Aspetta qui, vado io da Suho!» disse Jongin a Kyungsoo, che subito gli mandò un occhiataccia delle sue.

«Non ci penso nemmeno! Vengo anch'io!» disse Kyungsoo irremovibile. E si slacciò anche lui la cintura.

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