Quella notte dormii ben poco, nella mia mente riuscivo solo a vedere i suoi occhi che mi guardavano con disprezzo e il momento in cui mi colpì: perchè mi guardava in quel modo? E' lui quello che l'anno scorso mi ha fatta soffrire io ho fatto solo il mio dovere, perchè per una volta non mi può andare tutto liscio?. Pensai per quasi tutta la notte guardando o il soffitto o il muro, ad ogni movimento sentivo una fitta alle costole che fortunatamente pian piano cominciava a sparire, qualche ora prima che suonasse la sveglia riuscii a chiudere finalmente occhio, in quel poco tempo in cui mi addormentai finalmente non sentii più niente, ne dolore, ne tristezza, mi lasciai semplicemente trasportare dalla pesantezza dei miei occhi e dal tepore che era racchiuso in quelle lenzuola bianche. Il mattino seguente sentii qualcuno scuotermi leggermente, infilai la testa sotto il cuscino sperando che chiunque fosse a scuotermi se ne andasse ma questo non accadde, decisi di aprire finalmente gli occhi, sfilai la testa da sotto i cuscino e intravidi Peter che continuava a svegliarmi
<<Buongiorno...>> dissi con voce raoca stropicciandomi gli occhi
<<Come ti senti?>>
<<Non lo so, mentre dormivo non ho sentito nulla ma quando stavo sveglia mi faceva ancora male>> mi misi leggermente seduta sul letto poggiando la schiena contro il muro, alzai leggermente la canotta per vedere se il livido era ancora presente, rispetto alla sera prima si era schiarito perciò pensando che io stessi bene cercai di scendere dall'letto ma appena feci un minimo movimento sentii di nuovo una fitta
<<Meglio che tu non venga oggi>>
<<Sono d'accordo ma cosa dirò a May?, insomma non posso mica dirle "Ehy May oggi non posso andare a scuola perchè ieri un tizio evaso di prigione mi ha quasi rotto le costole e quel tizio è il mio ex..." ceh...>>
<<Dille molto semplicemente che non ti senti bene, dille che hai le tue cose...>>
<<Le mie cose?>>
<<Si insomma quello che avete voi ogni mese>> disse fortemente imbarazzato sull'argomento,
io ridacchiai annuii con la testa e chiesi a Peter di passarmi il telefono, quando accesi il telefono questo venne bombardato da notifiche, aprii la prima chat e vidi che era un messaggio da CindyCindy
Come ti senti?, ce la fai a venire a scuolaTerry
Sto meglio ma non me la sento di venirePoi continuai a guardare i messaggi che mi erano arrivati e vidi che stranamente anche il signor Stark mi aveva contattata
Stark
Cindy mi ha detto cosa è successo ieri sera, appena sarai guarita riprenderemo gli allenamenti per evitare che possa succedere di nuovo qualcosa del genereMi limitai a visualizzare il messaggio così posai il telefono al mio fianco e mi voltai verso Peter
<<Perchè non ti vesti? Farai tardi a scuola...>>
<<Infatti con ci vado>>
<<No tu invece ci vai, non hai mica le tue cose>> risi io
<< AH HA molto simpatica, sono serio, quello che è successo ieri non mi va di lasciarti di nuovo da sola, zia May starà fuori casa tutta la giornata e non mi sento sereno>>
<<Tranquillo sto ben-...>> dissi mettendomi seduta ma mi bloccai quando sentii un' altra fitta
<<Sisi stai benissimo>> disse scherzando <<Eddai che fa se rimango?>>
<<Non voglio che ti preoccupi troppo per me>> dissi facendogli un leggero sorriso
<<Non mi preoccupo troppo è solo che con quello in giro non voglio lasciarti sola>>
<<E questo sarebbe non preoccuparsi troppo eh>> ridacchiai, lui sorrise ed io ricambiai
<<Allora è definitivo, vuoi che ti faccia qualcosa?>>
<<No voglio solo dormire, non ho chiuso occhio stanotte>>
<<Ok allora io vado di là>> disse, mi diede un bacio tra i capelli, lo vidi allontanarsi e prima che lasciasse che la porta gli si chiudesse alle spalle mi fece un sorriso per rassicurarmi che io ricambiai, quando finalmente la porta si chiuse io sospirai mi ristesi a letto chiudendo gli occhi.
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My Hero ||Peter Parker||
FanfictionSequel di "My Friend ||Peter Parker||" Finalmente, dopo tanto tempo, io e Peter ci siamo messi insieme. Siamo in partner in tutto e per tutto adesso. Ovviamente i guai ci saranno sempre, Tony adesso ci chiama "i piccoli Eroi del Queens". Ora un altr...