Capitolo 51.

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Gionata: sono arrivato a
Milano, ma ci metterò un
po' a raggiungerti, c'è un
traffico unico @Paolo👑

Paolo👑: hai già accompagnato
Ludovica a casa?

Gionata: Yes

Paolo👑: ok, ti aspetto.
C'è anche Dref

Gionata: va bien, king

*
Katherine's pov

Mi lego i capelli in uno chignon disordinato e nello stesso momento il campanello di casa suona, sbuffo e scendo giù velocemente.

Apro la porta e il mio cuore accelera notevolmente alla vista di un ciuffo rosso.

-Gionata?- la mia voce risulta stranita e meravigliata -Cosa ci fai qui?-.

-Volevo vederti.- confessa senza giri di parole -Non chiedermi perché, lo volevo e basta-.

Annuisco confusa e lo osservo attentamente. È completamente vestito di rosso e non posso fare a meno di notare quanto sia bello, è stronzo quanto bello.

Mi riprendo e mi sposto dalla porta, dandogli il permesso di entrare in casa mia.

- Non ti chiederò perché, allora- sospiro -però... non ha senso che tu sia qui. Insomma, stamattina abbiamo discusso perché tu credi a quello che Ludovica ti racconta e ora sei qua a dirmi che volevi vedermi... non capisco!-.

- Pensavo fossi con Mirko, sinceramente- si chiude la porta alle spalle e aggancia i miei occhi -passate sempre il vostro tempo assieme. C'è qualcosa tra voi?-.

Sussulto davanti alle sue parole e gli lancio un'occhiata malefica, non credo abbia il diritto di piombare qua e avere le risposte a tutti i suoi dubbi stupidi, dopo come mi ha trattata.

-Gionata, forse è meglio che tu vada via.- alzo gli occhi al cielo, infastidita - Non ha senso la tua presenza qua-.

Faccio per spostarmi nella stanza accanto, ma lui con una rapida mossa mi raggiunge e mi tiene per il polso, obbligandomi a girarmi e ad agganciare il suo sguardo.

I miei occhi si scontrano con i suoi e il mio stomaco ha un sussulto, sono perfino più belli di come li ricordavo.

-Aspetta Katherine.- posiziona le sue mani sui miei fianchi e mi tiene stretta - Non scappare... Non prendere la mia domanda come un modo per volermi intromettere nella tua vita, è perché sono così infastidito dalla presenza di persone di genere maschile al tuo fianco.-.

Sgrano gli occhi davanti alle sue parole e mi rendo conto che ha appena ammesso di essere geloso.
Perché fa così?
Sta con Ludovica, prima mi ha dato della bugiarda e mo mi ha detto che è geloso di me.

-Credo dovresti andare...- cerco di allontanare le sue mani dal mio corpo -Hai una ragazza e tutto questo discorso non ha senso-.

Inutile dire che la presa delle sue mani sui miei fianchi si fa più salda e mi tira leggermente a sé.

-Dio, mi hai sentito Kath?- ride senza umorismo -Ti ho appena confessato di essere dannatamente e irreparabilmente geloso di te. Geloso marcio. Ok?-.

Alza la voce nell'ultima frase e io, senza pensare, mi alzo leggermente sulle punte e appoggio le mie labbra sulle sue.

Sento il cuore andare velocissimo appena le nostre labbra entrano in contatto e, ancora di più, quando lui ricambia immediatamente, come se lo aspettasse da tempo.

Il rosso mi spinge leggermente contro il muro, facendomi appoggiare a esso con le spalle. Trasforma il bacio in qualcosa di più passionale, facendo scatenare uno zoo dentro al mio stomaco.

Ci allontaniamo qualche secondo per prendere fiato, poi lui riappoggia le labbra sulle mie, baciandomi ancora.

In questo momento nulla mi sembra sbagliato, il momento mi sembra perfetto, è come se fossi tornata a casa dopo tanto tempo.

Ci allontaniamo definitivamente, ma rimaniamo comunque vicini, fronte contro fronte.

Apro gli occhi e vedo che mi sta fissando, con un debole sorrisino.

-È stata bellissimo, Kath- mi accarezza dolcemente le labbra con l'indice - ma devo andare, ho mentito a Paolo solo per venire qua-.

Si allontana di botto da me e un freddo pungente mi colpisce l'anima.

-Gionata- richiamo la sua attenzione -cosa succederà ora?-.

I suoi occhi brillano in modo strano e poi scrolla le spalle.

-Mi dispiace, ma sto con Ludovica.- si morde le labbra nervosamente -Avevo una dannata voglia di baciarti, ti ho pensato per tutto il tempo a Parigi. Però sto con lei. Scusami-.

Sgrano gli occhi incredula e mi avvicino a lui velocemente, per poi stampargli le mie cinque dita sul viso.

-Ti odio.- gli occhi mi si riempiono di lacrime -Ti odio perché nel momento in cui mi hai detto di essere geloso credevo avesse un senso, un futuro per noi, invece no. Avresti dovuto dirmelo prima, avrei evitato di baciarti, oppure avresti potuto evitare di ricambiare il mio bacio, ora mi sento una vera stupida. Non dovevo abbassare la guardia e dimenticare che in fin dei conti sei pur sempre quello che mi ha tradita-.

Lui annuisce e incassa le mie parole senza ribattere, per poi uscire da casa mia sbattendo la porta.

Mi lascio cadere a terra e scoppio in un pianto disperato.

A questo punto so di essere ancora interessata a lui e mi sento una vera deficiente.

_____________

*

Ludovica: amore, sei
arrivato da Paolo?

Gionata: sì bimba, da
un po' ormai

Ghali🖤: habibi, sei
pronta? Sto per passare
a prenderti.

Kyl❤🌹: sì... solo che dobbiamo
passare anche a casa di Kath,
a prendere lei e Mirko. Non è
il caso che resti sola, poi ti
spiego

Ghali🖤: certo Habibi, va
bene

Ludovica: cosa le è successo?

Kyl❤🌹: niente. Solo una
stupida allergia.

Chat tra Gionata e Katherine

Kath, stai male
per colpa mia?

Sono Mirko.
Sta lontano da lei,
ha già fatto
abbastanza danni

Mirko... dille
che mi dispiace,
non era mia intenzione
farle del male

Però l'hai fatto.
Lei ha dei sentimenti.
Sei un bastardo.
Stalle lontano

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