Capitolo 36.

8.7K 252 70
                                    

Dieghito❤: hai smesso di fare
scherzi a tutti i tuoi amici?
@Gionata

Gionata: HAHAHAHHA,
adorate le mie storie
instagram?

Paolo👑: se lo fai a me ti uccido.

Marietto❤: bravo frate'😂👋🏻
fanno morire @Gionata

Ludovica: occhi cinesi,
sei proprio senza ritegno😂😂

Gionata: bimba😚😚
Fra 20 minuti sono da te

Ludovica: ti aspetto😘😘

Katherine's pov

Sento il telefono squillare e mi alzo dal divanetto dello studio, velocemente.

Esco fuori e fisso lo schermo leggermente stranita, vedendo che è Mirko che mi sta chiamando.

Cosa sarà successo?

Smetto di pensare a tutti i possibili scenari e rispondo.

-Mì, è successo qualcosa?- lo sento imprecare, poi sento lo sportello di una macchina sbattere.

-Piccola, ho bisogno di te- sento la sua voce nervosa - sono uno stupido-.

-Mirko che sta succedendo?- chiedo allarmata -Perché dici così? Cerca di calmarti-.

-Marika- sento il motore della macchina accendersi - è una zoccola.-.

Sgrano gli occhi sentendo le sue parole e non capisco cosa stia succedendo. Non direbbe mai una cosa del genere se quella non gli avesse fatto del male.

-Spiegami cosa ti ha fatto.- sospiro -E ferma quella dannata macchina, non sei in condizioni di guidare.-.

Riesco a sentire il nervoso che trapela dalla sua voce, è furioso, perciò non è bene che si metta alla guida. Non voglio rischiare di perderlo a causa di uno stupido incidente stradale.

- Sono andato a trovarla- si zittisce qualche secondo e sento gli indicatori di direzione azionarsi, magari si sta parcheggiando -e l'ho trovata a letto con un altro-.

Sussulto e sento la rabbia impossessarsi di me.
Quella stronza malefica, prima si è permessa di allontanare Mirko da me, sostenendo fosse gelosa, facendosi vedere stra innamorata del mio migliore amico, e poi va a letto con un altro mentre stanno ancora insieme. Io le strappo i capelli uno ad uno. Brutta stronza.

-Mirko, ora calmati.- sbuffo -Chiama Diego e digli di andare a prenderti. Tu non guidare, ti conosco, so quando sei nervoso.-.

-Piccola, sto bene.- biascica - Non preoccuparti-.

- No Mì.- mi porto i capelli all'indietro con fare nervoso - Ora chiama Diego, mentre io prendo il primo volo per Milano, e non voglio sentire nulla. Tanto torno da te anche se mi dici di stare a Roma. Nicolò capirà-.

-Va bene, tanto quando ti metti qualcosa in testa non ti convince nessuno del contrario-.

Sorrido alle sue parole e lo saluto, prima di tornare dentro. Spero che Nicolò capisca sul serio.

*

Atterro all'aeroporto di Milano Malpensa e sospiro debolmente.

In questo momento sono molto preoccupata per Mirko e dispiaciuta per come ci siamo salutati io e Nicolò. Non credevo che avremo mai affrontato un litigio così, per un motivo del genere.

*Inizio flashback*

-Nicolò... devo tornare a Milano- i suoi occhi cercano immediatamente i miei e mi fissa preoccupato.

-Piccola, è successo qualcosa?- molla il microfono in mano di Dylan e poi viene verso di me.

-Mirko ha trovato Marika a letto con un altro- spiego -lui ha bisogno di me-.

Nicolò sgrana gli occhi davanti alle mie parole e mi rendo conto che ora non è più preoccupato, ora sembra nervoso.

-E quindi tu molli me?- urla -Dannazione, sei la mia ragazza. Ti ho portato nella mia città per farti conoscere la mia vita, per farti stare un po' con me, visto che viviamo a chilometri di distanza, e appena Mirko ti chiede aiuto tu mi molli qua e torni a casa?-.

Mi sento in colpa nei suoi confronti e, inoltre, mi fa sentire a disagio il modo in cui sta urlando. Però non posso lasciare Mirko solo.

-Nicolò mi dispiace...- una lacrima bagna il mio viso -ma lui ha bisogno di me-.

-E io no?- urla -Va bene... vai pure-.

Fa per uscire dallo studio di registrazione, ma io lo tengo per un braccio.

-Nico...- cerco di baciarlo, in modo da farlo calmare, in modo da fargli capire che tengo alla nostra storia, ma lui si sposta- per favore...-.

Lui scuote la testa e si libera dalla mia presa facilmente, per poi uscire dallo studio sbattendo la porta con rabbia.

Altre lacrime bagnano il mio viso e incrocio gli occhi degli altri, che sono rimasti in silenzio a osservare la scena.

- Ora chiamo all'aeroporto e prenoto il volo- mi informa Dylan - sta tranquilla... gli passerà-.

Annuisco davanti alle sue parole, mentre Umberto si avvicina a me e mi regala un abbraccio.

- Io e Arturo ti accompagnamo all'aeroporto.- sussurra -E vedrai che a Nicolò passerà, Dylan ha ragione-.

Gli sorrido in segno di ringraziamento, tra le lacrime, per poi stringerlo forte a mia volta.

* fine flashback*

Pensavo avrei trovato un suo messaggio una volta arrivata qua a Milano, invece non mi ha cercato per niente.

Sbarco e dopo aver recuperato la valigia e fatti tutti i controlli chiamo un taxi, per dirigermi a casa di Mirko.

Ora devo pensare solo al mio migliore amico, visto che lui per me c'è sempre stato.

Bang Bang|| Sfera Ebbasta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora