Un giovedi come un'altro, o quasi...

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Oggi è giovedì e non so se prendere sul serio le parole di Tony...
Mi alzo e mi preparo, oggi fa davvero caldo così decido di farmi una coda di cavallo alta e di indossare dei pantaloncini di jeans a vita alta ed una maglietta a maniche corte bianca, e sempre dopo essermi messa un filo di mascara, saluto mia mamma e mi incammino verso la scuola. Il tragitto è breve, la mia casa è a pochi isolati di distanza dalla scuola, e proprio mentre attraverso l'ultimo incrocio che mi separa da essa, sempre la stessa Porsche dell'altro giorno si ferma davanti a me, facendomi sobbalzare dallo spavento. E indovinate chi c'è dentro alla macchina?...
Tony: dai sali, andiamo a fare colazione
Nella mia mente penso che non dovrei fidarmi, potrebbe anche avere cattive intenzioni...
Tony che sembra aver capito i miei pensieri dice: ei tranquilla, non voglio mica stuprarti.
Allora decido di salire in macchina.
Io: dove andiamo? (Avevo davvero molta fame, neanche stamattina avevo fatto colazione)
Tony: andiamo fuori città, non voglio che ci vedano...
E la conversazione finisce qui.
*dopo 10 minuti*
Tony: eccoci qui.   Dice scendendo, viene ad aprire la mia porta, ma io sono già scesa, per evitare l'imbarazzo di un gesto così carino...
Entriamo, non c'è quasi nessuno, se non fosse per il barista dietro al bancone con il cellulare che si sta facendo i fatti suoi. Prendiamo un tavolino per due in un angolo del bar. E con mia sorpresa il barista viene a prendere gli ordini!
Tony: due milkshake al cioccolato, grazie.
Io: posso ordinare da sola, grazie.
Barista: allora signorina cosa prende?
«cavolo, Tony aveva ordinato in modo giusto, solo che volevo fare un po' la superiore..» mi dico, sconsolata.
Io: emh... un milkshake al cioccolato, grazie.  Dico imbarazzata, mi volto a guardare Tony, che in questo momento sta trattenendo una risata, mamma mia quanto è figo quando ride, lo guardo come se stessi guardando un negozio pieno di caramelle deliziose, sono incantata. Lui se ne accorge, ma fortunatamente non dice nulla.
*arriva il barista con i nostri ordini* *beviamo i nostri milkshake studiando l'uno le mosse dell'altro*
Tony: bellezza, si è fatto tardi, dobbiamo andare a scuola.
Io: ok, ma lasciami un centinaio di metri prima dell'entrata, così non ci vedono.
Non so perché l'abbia detto, non è che stiamo uscendo, era una normale uscita con un prof...è normale fare colazione con il proprio prof?? Vero??
*un centinaio di metri prima dell'ingresso*
Tony: beh, ecco la sua fermata signorina Wilson.  Dice con un sorriso da togliere il fiato. Metto la mano sulla maniglia della portiera, faccio per aprire, ma lui si avvicina a me e mi sussurra all'orecchio.
Tony: oggi hai ripetizioni, ricordatelo.
Io: non so se posso venire...
Tony: bimba, non fare l'impegnata, comunque oggi sei stupenda.    Mi dice con un sorriso malizioso 😏.
Scendo dall'auto, sono rossissima in faccia e ho davvero molto caldo, lui riparte e mi lascia lì per la seconda volta come un ebete a fissare la strada...
Arrivo a scuola, oggi abbiamo il compito di biologia, è assente un mio compagno, così mi metto al suo posto, vicino a Charlotte e riesco a copiare tutto, sento che è andata da dio.
La giornata passa veloce, e più si avvicinano le quattro, più mi viene ansia... usciamo alle 15.00 da scuola e mi dirigo a casa, decisa a non andare alla Stark Tower.
Sono le quattro meno dieci e sento un clacson suonare ripetutamente, mi affaccio dalla finestra e vedo che c'è la Porsche nera parcheggiata nel mio vialetto. Scendo, e Tony mi viene incontro dandomi un bacio sulla guancia, io avvampo all'istante ed imbarazzata chiedo: che ci fai qui?
Tony: beh oggi abbiamo ripetizioni, ma se vuoi andare avanti a 4/5 fai pure.
Io: ok va bene, aspetti che prendo lo zaino.
Torno con lo zaino in spalla e vedo Tony già in macchina, per fortuna che mia mamma lavora fino a tardi, se no dovrei spiegarle anche questo... così decido di avvisarla.
//chat con Mamma❤️//
Io: ei mamma, vado dalla Mary a studiare fisica, torno verso le 18.30.
Mamma: ok tesoro, divertiti 😘
//fine chat//
Durante il tragitto, lo fisso, è così carino quando è concentrato, lui non distoglie lo sguardo dalla strada, tranne due o tre volte per guardare che mi sia messa la cintura di sicurezza, è davvero premuroso... Anne ma che fai!! È un tuo prof!!
Tony: eccoci qui, casa dolce casa, dai andiamo.
*saliamo*
Rimango a bocca aperta, è davvero enorme, spaziosa e così accogliente... Tony mi vede e dice: ti faccio fare un giro e poi iniziamo con matematica 😉
Mi fa visitare tutte le stanze, compresa la sua, è davvero enorme questo posto!
Tony: ti piace?
Io: sì sì è così accogliente e carino e beh enorme direi...
Tony: mi fa piacere...inizia a fare gli esercizi per domani di matematica, io vado un attimo in bagno.
Io: emh, ok.
*inizio a fare gli esercizi*
dopo una ventina di minuti, esce dal bagno...a petto nudo e con solo un asciugamano in vita...è così sexy 😍
Si avvicina a me, sento il suo fiato sul mio collo, il suo corpo appoggiato allo schienale della sedia su cui sono seduta, mi guarda con un sorriso, io non riesco a non guardare i suoi addominali, cavolo non pensavo fosse così allenato...
Arrossisco e guardo verso il basso, imbarazzata... lui mi prende con dolcezza il mento e mi fa guardare all'insù.
Tony: cosa non capisci degli esercizi? Ti posso aiutare.   Chiede con gentilezza.
Io: g-grazie.. emh...continuò a non capire il terzo esercizio.
Tony gli da un'occhiata e mi dice cosa ho sbagliato, poi si alza. Posa le sue mani sulle mie spalle ed avvicina il suo viso al mio orecchio e mi sussurra.
Tony: dolcezza, stai migliorando, brava.  Senza che io possa rispondere, mi da un bacio sulla guancia e ritorna in bagno.
Torna da me dopo venti minuti, e con mia grande delusione si è vestito... comunque sia non credo che queste fossero delle ripetizioni, insomma ha passato più tempo in bagno che con il mio libro di matematica!
Sono le 18.00 e decido che è ora di andare.
Io: prof. si è fatto tardi, a domani.  Sto per uscire quando mi prende per un braccio e mi porta al suo petto
Tony: dai, resta con me.  
Io: signor Stark non posso.   Dico decisa.
Tony: puoi anche chiamarmi Tony, bellezza.  Mi saluta con un bacio sulla fronte...ok questo non è normale, ma non è stato niente male.
Torno a casa prendendo un taxi offerto gentilmente da Tony.
Mi stendo sul letto, sono stanchissima, troppe emozioni in un solo giovedí...

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