Mi sveglio di colpo.
Sbatto le palpebre cercando di abituarmi alla luce.
Subito dopo sento una forte fitta alla testa, susseguita da altre.
Quando i miei occhi sono abituati alla luce, quasi sobbalzo nel rendermi conto che sono avvinghiato a Jack.
La sua testa è sul mio petto, la mia mano accarezza i suoi capelli mentre l'altra è sulla sua vita.
Le sue mani sono sui miei fianchi.
Improvvisamente ricordo quello successo ieri sera.
I miei ricordi sono molto confusi, però sono certo di averlo baciato più di una volta.
Sorrido leggermente, vedendo i suoi capelli un po' spettinati, un'espressione rilassata dipinta sul viso lentigginoso.
Lancio un'occhiata all'orologio appeso alla parete.
Sono solo le sette del mattino, ma potrei rimanere in questa posizione per ore.
So che Jack ama svegliarsi tardi.
Beh, ho intenzione di rimanere qui finché non si sveglierà.
Insomma, rischierei di svegliarlo e rovinargli il sonno alzandomi.
Passa una mezz'oretta e sto quasi per riaddormentarmi, quando le fitte alla testa aumentano.
Presto si aggiungono altre fitte allo stomaco che mi costringono ad alzarmi velocemente.
Con cura -seppur in fretta- tolgo le mani di Jack dai miei fianchi e lascio la presa sui suoi capelli.
Corro nel bagno e inizio a vomitare.
Quando ho finito, mi pulisco la bocca e tiro lo sciacquone.
Con una smorfia, esco dal bagno e dalla stanza.
Mi sorprendo vedendo Sophia già in piedi, seduta sul divano.
«Buongiorno.» dico.
Ho la voce roca.
«'giorno Finn. Già sveglio?» chiede sbadigliando.
«Ho vomitato.» spiego.
«Ti capisco, anche io. Vuoi una camomilla?» propone per poi bere un sorso della sua.
«Si, grazie.» accetto sorridendo.
Lei ricambia il sorriso e va a prepararmela.
Poco dopo torna con una tazza fumante.
La ringrazio e bevo un sorso.
«Come hai passato la notte?» domando.
«Non ho chiuso occhio. Dopo un po' che siamo tornati ho iniziato a vomitare, poi sono venuta qui per non disturbare Jae.» spiega.
«A quanto pare non siamo gli unici...» commento, indicando con un cenno della testa il bagno da cui provengono dei suoni strani.
Poco dopo ne esce Wyatt, con espressione disgustata.
«Anche voi avete vomitato?»
Annuiamo.
Si siede accanto a me e rifiuta la camomilla offertagli dalla rossa.
«Jeremy sta russando da ore, Chosen dorme beatamente e io a fatica ho dormito qualche ora. Cazzo, ubriacarsi fa schifo.» dice dopo aver preso un'aspirina.
«Condivido in pieno.» affermo.
«Dai, era la prima volta, non siamo abituati. Secondo me non è poi così schifoso.» ribatte la rossa.
«Com'è dormire con Jaeden?» domando malzioso.
«Normale. Lui non russa e sta immobile, avrei dormito se non fosse per il vomito.» risponde tranquilla.
«E tu con Jack?» ride.
«Lui è proprio andato in coma, non lo avrebbe svegliato manco un cannone.» rido nervosamente.
Loro mi lanciano un'occhiata, alzando le sopracciglia.
«C-cos'è questo sguardo?» borbotto.
«Sicuro che sia andata come dici?» replica il castano.
«B-beh...» farfuglio.
«O-okay, ci siamo baciati.» confesso sottovoce.
I miei amici spalancano gli occhi.
«Sei serio?!»
Annuisco.
«Era ubriaco, e io anche. Ha detto che voleva essere il mio babyboy, poi qualcos'altro che non ricordo e infine ci siamo baciati più volte. Abbiamo anche dormito abbracciati.» racconto.
«Non ci credo!» esclama Wyatt.
Sorrido lievemente.
«Fantastico! Quindi ora state insieme, giusto?» domanda Soph.
«Beh, presumo di si. Ovviamente quando sarà sveglio ne parleremo.» rispondo sorridendo.
Senza neanche farlo apposta, poco dopo si presenta, in compagnia di Jeremy.
«Jer, Wyatt, venite con me a preparare la colazione per gli altri?» propone la rossa lanciandomi un'occhiata complice.
Abbozzo un sorriso mentre gli altri si alzano.
«Buongiorno, Jackie» sorrido avvicinandomi a lui.
«Buongiorno...» bofonchia.
Noto con leggero disappunto che si allontana un po' da me.
«Dormito bene?» chiedo.
«Si abbastanza, il letto non è affatto scomodo. Tu?»
Cos'è questo disagio?
E soprattutto, perché sta parlando della comodità del letto?
Un dubbio atroce si fa strada nella mia mente ma cerco di scacciarlo.
«I-io benissimo. P-per caso ricordi qualcosa di ieri sera?» balbetto.
«Ricordo solo di aver bevuto tantissimo, poi il buio.» ammette ridendo.
Sento letteralmente il mondo crollarmi addosso.
I miei occhi si fanno lucidi ma lo maschero stropicciandoli.
«Che mal di testa, non pensavo che ubriacarsi fosse così.» aggiunge.
Annuisco leggermente.
STAI LEGGENDO
Misunderstandings.-fack
Fanfiction[Completa] Finn Wolfhard e Jack Dylan Grazer. «Finn, ho paura di amarti.» «E allora spaventiamoci insieme.»