Lui si stacca subito mentre io mi rendo conto della cazzata appena commessa.
«Cosa cazzo fai?» esclama.
L'immagine di Jack balena nella mia mente.
Jack, il ragazzo che amo.
E che faccio? Bacio Wyatt?
Sono un emerito coglione.
«Wyatt scusa io...io amo Jack e non so cosa mi sia preso...» farfuglio.
«Mi dispiace Finn ma credo sia giusto che lui lo sappia.» afferma.
Proprio in quel momento, Jaeden e Jack fanno capolino dalle rispettive stanze, probabilmente svegliati dai rumori.
Fortunatamente, Sophia ha deciso di dormire nella stanza da tre con Cho e Jer piuttosto che nel divano, altrimenti avrei ricevuto anche il suo odio.
«Che succede?» domandano assonnati.
«Finn mi ha baciato.» afferma Wyatt.
I due spalancano gli occhi.
Capisco la decisione di Wyatt, Jack e Jae meritano di saperlo e io stesso merito di ricevere questa punizione.
«Che cazzo...» sussurra Jack tenendo lo sguardo fisso sul pavimento.
Vedo i suoi occhi scuri riempirsi di lacrime in pochi secondi e il mio cuore si frantuma.
«Jack...io...non so cosa mi sia preso ma io ti amo Jack, ho fatto una cazzata e ti chiedo umilmente perdono ma ti giuro che non provo nulla per Wyatt...» mormoro.
«E allora perchè avresti dovuto baciarlo?!» esclama finalmente guardandomi negli occhi.
«Non lo so! E-ero confuso ma è-è stato uno sbaglio, io ti amo...» spiego.
«Fottiti Wolfhard.» dice duramente Jack per poi tornare nella camera.
«Jaeden...Wyatt...io vi chiedo scusa» mormoro ormai in lacrime.
I due si scambiano uno sguardo, pare stiano comunicando.
«Non importa...hai capito l'errore e siamo certi che non lo ripeterai. Vedrai che anche Jack lo capirà.» dice Jaeden, con grande maturità.
Li ringrazio entrambi più volte, finché loro non ritornano nella loro stanza.
Apro la porta di casa e mi siedo sulla veranda.
Il sole sta pian piano salendo, il cielo ha una sfumatura sui toni dell'arancio davvero bella da vedere, peccato che non possa godermela.
Mi dondolo leggermente lasciando che le lacrime scivolino lungo il mio viso.
«Fanculo.» sussurro.
Sento un leggero rumore, così alzo lo sguardo e vedo un ciuffo di capelli ricci e marroni spuntare dalla finestra.
I capelli di Jack!
Il suo viso è nascosto ma so che mi sta guardando.
Fingo di non essermi accorto di lui e continuo a dondolare.
Un'idea mi attraversa la mente.
Mi posiziono in un punto dove Jack può vedermi perfettamente.
Prendo il telefono dalla tasca e faccio partire la base di "City Boy", una delle canzoni che io e la mia band abbiamo composto.
Mando avanti la base fino al ritornello e poi mi preparo a cantare.
Decido di modificarne il testo.
«I am a city boy, you are my city love, I kiss the city friend, I am a city asshole!» canto.
Lo sento scoppiare a ridere.
«Welcome to the losers' club, asshole!» grida di rimando per poi chiudere la finestra con uno scatto.
Sorrido leggermente.
Apro la porta di casa e mi precipito nella nostra stanza.
«Jack...scusa. Io sono follemente innammorato di te, del tuo sorriso, dei tuoi occhi, dei tuoi capelli, del tuo carattere e non voglio perderti per uno dei tanti stupidi errori che ho commesso.» dico senza lasciargli il tempo di aprir bocca.
Lui scuote la testa.
«Fanculo.» bisbiglia prima di baciarmi.
Sentire le sue labbra sulle mie mi riporta in paradiso.
Le farfalle volano nel mio stomaco mentre le nostre lingue si intrecciano.
Continuamo a baciarci con foga per poi buttarci sul letto.
Smettiamo per qualche istante di baciarci e ci togliamo entrambi le magliette.
Poi riprendiamo.
Lascio una scia di baci sul suo collo e sulla clavicola.
«Finn ho paura di amarti.»
«E allora spaventiamoci insieme.»
Detto questo riprendo a baciarlo con passione.***
«Che si fa oggi?» domanda Soph.
«Ehm...io e Finn vorremmo passare una giornata da coppietta...» ammette il mio ragazzo.
«Ma certo, fate pure!» esclama Jeremy.
«Figuratevi se impediamo alla fack di passare una giornata da dolci piccioncini.» commenta la rossa.
«Bene...allora andremo a fare una giornata al mare e poi una bella cenetta.» programmo.
«I MIEI FEELS» strilla Cho.***
«Grazer, mi stai seriamente sfidando ad una guerra di schizzi?» domando ridendo.
«Esatto Wolfhard.» risponde per poi schizzarmi.
Ribatto con altri schizzi e lui risponde ancora, in poco ci ritroviamo entrambi fradici d'acqua, ma felici.
Ci schizziamo l'ultima volta e ci ritroviamo tanto vicini.
Lo bacio, lui sorride sulle mie labbra per poi ricambiare teneramente.
Le mie mani si posano sui suoi fianchi, ma in un attimo lo prendo per le braccia e me lo carico in spalla, poi inizio a correre come un demente.
Jack inizia a schiamazzare e gridare di metterlo giù, mentre io rido come un pazzo e ad ogni passo alzo in aria l'oceano pacifico.
Dopo un po' lo metto giù dato che mi sto affaticando.
«Dove hai intenzione di cenare? Non voglio andare in un posto squallido.» dice ridendo.
«Ti porterò nel ristorante migliore nelle vicinanze, solo il meglio per il mio Grazer.» affermo.
Lui ridacchia per poi baciarmi.
«Spero che con "ristorante migliore della città" tu non intenda un fast food.» prosegue il mio ragazzo.
«Jack, era una cazzata. Sai che non voglio portarti in un posto a cinque stelle, quei posti mi fanno altamente cagare, preferisco di gran lunga un posticino con buon cibo, meno costoso e di classe ma sicuramente più semplice.» spiego.
«Ehi, io sto scherzando. Mi andrebbe bene anche un cartone di pizza mangiato sulla panchina del parco, l'importante è essere insieme.» mi tranquillizza stringendo la mia mano.
Sorrido dolcemente e lo ringrazio per la fiducia.
Usciamo dall'acqua e restiamo al sole ad asciugarci, senza smettere di chiacchierare e ridere tra noi.
Preso si fa sera, così ci rivestiamo.
Apro le mie fidate mappe sul cellulare e inizio a camminare seguendo il mio percorso.
Jack mi sta dietro.
In qualche minuto raggiungiamo il ristorante dei miei sogni, ovvero il ristorante 80's dream.
L'esterno è molto semplice, un locale qualsiasi con la scintillante scritta "open".
Entriamo salutando il personale.
L'interno è mozzafiato.
Della musica jazz anni 80 è sparata da un jukebox, le sedie sono delle poltroncine in pelle rossa, c'è un bancone da film e dalla cucina escono decine di cameriere che reggono vassoi pieni di ogni ben di Dio.
L'atmosfera è stupenda, in particolare per un amante degli anni 80 come me.
«Avete prenotato?» ci chiede gentilmente una cameriera.
«Si, a nome Wolfhard» rispondo.
Ci guida verso un tavolo.
«Cosa volete ordinare?» domanda ancora, una volta lasciatoci il tempo per consultare il menù.
«Un cheeseburger doppio con Coca-Cola.» ordino.
«Un hamburger al bacon con Coca-Cola.» afferma il mio ragazzo.
La cameriera segna tutto e ci dice che arriveranno tra poco.
«Qui è stupendo!» commenta sottovoce.
«Sapevo che ti sarebbe piaciuto.» rido.
«Grazie Finn, ti amo.» sussurra sorridendomi.
La sua mano è sul tavolo.
«Ti amo anche io Jack.» bisbiglio posando la mia mano sulla sua.
«Comunque, la cena e il pomeriggio sono soltanto una parte dell'appuntamento, manca ancora qualcosa che si svolgerà durante la notte...» bisbiglio maliziosamente.
Il moro arrossisce.
«Finn, sei diventato un Tozier a tutti gli effetti!» mi rimprovera.
Entrambi ridiamo.
Arriva la cameriera.
Poggia le nostre portate e se ne va, non prima di ricevere i nostri ringraziamenti più cordiali.
Iniziamo a mangiare, chiacchierando e ridendo.
«Uhm...questo hamburger è uno dei pochi motivi per cui amo la vita.» commenta Jack.
«Mi auguro di farne parte.» ridacchio.
«Tu sei uno dei pochi motivi per cui considero la vita una cazzo di meraviglia.» replica sornione.
«Che romantico, Dylan!» dico dopo avergli mandato un bacio volante.
«Mi spieghi quale problema ti affligge per usare il mio secondo nome?» mi rimprovera.
Io scoppio a ridere.
Restiamo nel ristorante a parlare, ascoltare la buona musica e bearci dell'atmosfera per moltissimo tempo, nonostante il fatto che abbiamo polverizzato la cena in qualche minuto.
Quando finalmente ci decidiamo a tornare a casa, impedisco al mio ragazzo di pagare e porgo al cassiere i miei soldi.
«Finn, non puoi trattarmi così bene! Mi stai viziando» si lamenta.
«Il tuo unico vizio devo essere io, caro.»Capitolino extraaaa
Ma quanto è carino questo?
Sono molto soddisfatta
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Misunderstandings.-fack
Fanfiction[Completa] Finn Wolfhard e Jack Dylan Grazer. «Finn, ho paura di amarti.» «E allora spaventiamoci insieme.»