sun

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La sveglia interrompe i miei sogni. Mi alzo,riprendo coscienza,mangio,mi preparo e sono pronta per una nuova giornata di merda in questo mondo.
"Hai bisogno di un passaggio?" aveva in mano le chiavi della sua Jeep.
"Prendo anche l'autobus,tranquillo."
"La mia macchina ha un profumo più buono dell'autobus."
Sospiro,salgo e guida fino a scuola.
Guardo il sole,spendeva appena.. Era mattina. Non c'era nemmeno tanto freddo,si stava bene.
Scendo dalla macchina,lui mi guarda "Buona giornata.." gli sorrido appena,gli do le spalle e mi scuola,entro in classe invadendo gli ultimi posti. Mi siedo e attendo la lezione.
Mi chiedo come lei sia morta,come è successo,chi è stato? è successo per colpa di qualcuno? E Ross (mio padre) dove era?
"Allison." mi sveglia la prof.
"Mh?" scuoto la testa.
"Vai avanti a leggere e dormi di meno."
Magari dormissi,fa tutto schifo che non riesco a prendere sonno..
Sono le 14,la giornata di scuola è finita,ma come ogni martedì e giovedì,faccio visita ad una persona speciale,che direi mi ascolta e mi consiglia sempre tutto.
"Dunque Allison,come è andata la giornata?" mi sorride. Come fa a sorridere? "Normale,come sempre. A scuola non cambia nulla,stesse persone,stesse ore.."
"Si.. Dalla tua cartella risulta che rispetto ad un anno fa sei migliorata tanto.." si toglie gli occhiali mettendo giù la mia cartella.
"Può darsi,le cose cambiano."
"Certo." mi sorride, "hai conosciuto qualcuno di interessante?"
"Che intende con interessante?"
"Beh.. Un ragazzo,che possa piacerti o qualche amico.."
"Preferisco rimanere sola. Non sono una socievole."
"Certo.. Potresti provarci."
"Non è una cosa che ritengo necessaria.."
Non risponde,solo segna con la penna nella mia cartella.
Sospiro. Passata un ora il fenomeno mi attendeva fuori dalla porta.
"Salve signora Chester,come sta andando?" chiede mio padre.
"Beh.. Che dire,molto meglio.." arrossisce.
È così ridicolo che questi due si fanno gli occhi dolci ogni volta che vado dalla psicologa.
"Bene.. Tutto merito suo."
"Oh no.." abbassa lo sguardo.
"Andiamo." dico fredda dirigendomi verso la porta,non lo sopportavo.
Andiamo a casa,durante il tragitto ero silenziosa.
"Ti va una pizza o un hamburger stasera?"
"Hamburger."
Sorride appena.
Andiamo a casa,maggie mi assaliva saltandomi addosso per salutarmi.
"Hey.." dico appena.
"Ciaooo." sorride.
Cole mio solito,mi chiudo in camera,metto la radio,apro la finestra della mia camera,estraggo il pacchetto di sigarette,ne sfilo una appoggiandola sul mio labbro e la accendo aspirando.
Volevo stare sola,con l'arte che mi aiutava a vivere in questo mondo scolorito e perso. Se solo stessimo più attenti vivremmo in un mondo pieno di colori. Come i quadri dei maestri della storia dell'arte.
Guardo fuori dalla finestra,col fumo che usciva a tratti dalle mie labbra.
Butto la sigaretta,dopo averla finita. Mi dirigo in bagno. Mi alzo le maniche,non si vedevano più,era passato un anno da quando non toccavo più nulla. Ma cazzo,certe volte voglio farlo. Mi manca. Mi manca la sua anima,la sua risata,le sue lezioni di arte,le sue passioni.
"Hey.." apre la porta.
"Hey."
"Dai vieni è pronto.."
Vado a mangiare. Mi gusto il panino.
Noto una calorosa mano che mi accarezza la guancia.
"Mh." mi sposto appena.
"Hey.. sei bella.."
Non rispondo.

daddy issuesWhere stories live. Discover now