Capitolo 19

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Mi avvicino silenziosamente, ma quella persona non accenna a muoversi, quindi credo proprio che non mi abbia sentito.
Mi siedo sulla punta del letto e scosto un po' la coperta.
Harry.
E chi credevi che fosse imbecille? Olivia che si è intrufolata nella tua stanza?
Gli metto una mano sulla gamba, e subito lui sposta il suo sguardo su di me. Appena mi vede, comincia a piangere ancora più rumorosamente.
-Harry, che succede?- mi avvicino, stendendomi accanto a lui.
Mi passa una mano sulle spalle, quasi salendomi sopra.
-Ora te ne andrai. E sarai di nuovo felice con lei.- parla a scatti a causa dei forti singhiozzi, e subito dopo affonda la testa nel mio petto per nascondersi da me.
Gli sollevo la testa con una mano e gli asciugo le lacrime con l'altra.
-Tornerò si a casa, ma solo.-
-Cosa?- si alza a sedere di scatto. Io lo fisso, senza muovermi.
-Si, l'ho lasciata.- versa ancora qualche lacrima, ma vedo un piccolo sorriso spuntare sotto quel broncio.
-Perché?- si stende di nuovo vicino a me, ma senza toccarmi.
-Perché non era più lei che volevo.- gira la testa verso di me, guardandomi dritto negli occhi. Mi trasmettono così tanta emozione in questo momento, che potrei scappare con lui all'istante.
-E allora chi vuoi ora?- solleva la testa poggiandola sul palmo della mano. Così i nostri  visi sono così vicini. Ci guardiamo negli occhi per un lungo istante. Non so cosa dire. Perché non la voglio più? Perché non mi accontento più di quello che avevamo? Oh Harry, se solo sapessi quello che mi passa per la testa.
-Non lo so ancora.- rispondo alla fine. Lui sembra accontentarsi della mia risposta, perché stavolta fa un vero sorriso, e poi annulla la distanza fra di noi, baciandomi.
Gli circondo i fianchi con le mie braccia, facendolo salire su di me. Lui si mette comodo, praticamente stendendosi su di me.
Fa per staccarsi, ma io non glielo permetto, perché gli metto una mano dietro la nuca per trattenerlo.
Non si direbbe proprio che fino a ieri ero arrabbiato con lui. A volte mi stupisco della mia stessa bipolarità...
Nonostante i miei sforzi, si stacca lo stesso da me ridendo.
Poggia la fronte sulla mia, senza cambiare la posizione in cui siamo.
-Mi mancherai sai? Quando sarai andato via...- abbassa un attimo lo sguardo, per poi riportare quelle fantastiche iridi verdi nelle mie azzurre.
-Anche tu.- sospiro, come se fosse stato un segreto che nessuno avrebbe dovuto sapere.
Senza dire nient'altro, mi bacia per l'ennesima volta, facendomi impazzire sempre di più.
Quando comincia ad accarezzarmi gli addominali, lo faccio avvicinare ancora di più a me, ma lui si alza dal letto ridacchiando.
{eeeh volevate 😂}
-Ti aiuto a preparare le valigie.- mi alzo fulminandolo con lo sguardo, e quando mi passa davanti per uscire dalla stanza, gli schiaffeggio il sedere, facendolo urlare in modo per niente virile.
Mentre lui prende alcuni miei vestiti, io apro le mie due valigie vuote, cominciandole a riempire con la roba che mi passa Harry.
-Ma dimmi un po', tu hai solo felpe e tute?- mi chiede, passandomi l'ennesima felpa, stavolta blu.
-Che c'è di male nelle mie fantastiche felpe?- chiedo alzando un sopracciglio.
-Non saranno un po' troppo larghe? Non ci soffochi mai?- chiede ridacchiando.
-Vuoi vedere quanto sono bello?- gliene prendo una di mano, tolgo la camicia che indossavo e la indosso.
-Che dici allora?- faccio una mini giravolta.
-In realtà ti preferisco senza.- dice, con l'indice sul mento, come se ci stesse davvero pensando.
Scuoto la testa e riprendo a mettere i vestiti nelle valigie.
-Magari potresti venire a trovarmi qualche volta, Los Angeles è molto bella, in tutte le stagioni.-
Mi guarda attentamente, poi senza rispondere, mette gli ultimi due pantaloni nella valigia, per poi avvicinarsi a me con le braccia incrociate.
-Pensi che se venissi a Los Angeles, penserei alla città piuttosto che allo stare con te?- se non fossi Louis Tomlinson arrossirei.
-Su questo si può sempre contrattare.- lo spingo dalle spalle per far scontrare i nostri petti, per poi baciarlo.

Chiuse le valigie e prese le ultime cose, vado in cucina dove un membro dello staff mi restituisce il cellulare e il portafoglio. Controllo per precauzione che ci sia ancora tutto, poi vado fuori, seguito da Harry.
-Cosa farai una volta tornato a casa?- mi chiede Harry con la testa bassa, mentre ci avviciniamo all'uscita.
-Tornerò a lavoro, e vedrò se prendere un nuovo appartamento o cacciare Olivia. Poche cose insomma.-
Ormai siamo arrivati. Una macchina si ferma davanti a noi, e un autista della DHChannel prende le mie valigie mettendole nel bagagliaio, per poi aprire il mio sportello.
Mi giro verso Harry, guardandolo tristemente. È il momento.
Lo guardo negli occhi, e lui mi sorride tristemente, per poi abbracciarmi.
Non ci è concesso di più, data la gente.
-Ho messo il mio numero nella tasca destra del tuo cappotto, nel caso ti venisse in mente di parlare ogni tanto. Sappi solo che ti ammiro tantissimo e che mi mancherà la tua faccia imbronciata.-
Gli accarezzo i capelli e mi stacco da lui con riluttanza.
-Ci vediamo Harry.- gli accarezzo un braccio un ultima volta, per poi andare verso la macchina.
-Presto!- mi urla, prima che l'autista chiuda lo sportello dietro di me.

Quello che le telecamere non vedono [Larry Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora