9.

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Beatrice's Pov
"Cosa siamo esattamente?" mi chiede.
A quella domanda rimango totalmente spiazzata. Sto qualche secondo zitta e poi rispondo.
"Cosa siamo non lo so, ma so che non riusciamo a stare separati... ormai questo è evidente." dico aspettando una sua risposta.
"Si infatti. Solo che, io ti ho detto il perché non riesco a stare senza di te, tu invece no" dice facendo una pausa "Bea devo chiedertelo per forza ormai." conclude.
"Cosa?" gli chiedo. Ho paura di quello che potrebbe dirmi.
Mi prende per il mento e poi mi fa questa domanda. Proprio questa domanda: "Provi qualcosa per me?"
E ora? Cosa devo rispondere? Io non ho le idee chiare... Non lo so proprio.
"Io... non lo so. Credo che ci sia più di un'amicizia, in questi giorni sei riuscito a farmi stare bene attraverso una chiamata, anche se praticamente avevo appena mollato il mio ragazzo. Penso che ci sia qualcosa in più e..."rispondo guardando quei suoi occhi verdi.
Lui pian piano si avvicina alle mie labbra, le guarda. Sta per baciarmi, lo vedo. Le nostre labbra si stanno per toccare, quando sentiamo una voce arrivare dall'entrata dell'hotel.
"Oddio ho interrotto qualcosa?" chiede Nicole.
"Ehm, no... che c'è?" rispondo.
"Dovevo parlarti, ma posso aspettare, se hai da fare" dice lanciando un'occhiata a Irama.
Lo guardo un secondo e lui con il labiale mi dice "vai".
Io mi alzo e vado da Nicole.

"Bea scusa... non pensavo che voi due.." dice quasi dispiaciuta.
"No, noi due nulla. Credo" rispondo
"Sicura sicura?" mi chiede.
"Si... comunque che dovevi dirmi?" chiedo cambiando discorso.
"Non puoi credere chi è venuto a parlarmi prima" dice sorridendo.
"Chi?" rispondo io curiosa.
"Alessandro. Ha litigato con Claudia, mi ha chiesto di uscire." risponde con una voce dolce. Si vede che è proprio innamorata.
"Che bello" rispondo sorridendo.
"Solo che..." dice lei.
"Cosa?" dico io guardando verso l'alto.
"Mi sentirei a disagio da sola, non è che verresti con noi?" dice facendo la faccina triste.
"Stai scherzando? Terza incomoda? Non è nei miei programmi." rispondo ridendo.
"Ti preeego. Puoi portare qualcuno..." fa una pausa "Irama." finisce.
"Come? Perché proprio Irama?" rispondo.
"E allora chi?" dice incrociando le braccia.
"Non so.." rispondo.
"Ecco. Eddai cosa ti costa? È solo una serata." dice.
"E va bene." mi faccio convincere.
"Evvai!" dice abbracciandomi.

Torniamo in camera e andiamo a dormire. Domani dovrò dire a Irama della cena, buona fortuna a me.

*Il giorno dopo*
Siamo in sala relax e Irama è appena tornato dalla lezione con Giusy Ferreri, credo che sia andata bene. Mi avvicino a lui, cercando un modo per dirgli della cena.
"Hey" lo saluto.
"Ciao" risponde sorridendo.
Mi sento un po' a disagio.
"Ecco... arrivo direttamente al punto. Alessandro ha chiesto a Nicole di uscire  domani sera a cena, Nicole mi ha detto che si sentirebbe a disagio quindi mi ha chiesto di andare con lei e... vuoi venire con me?" gli chiedo in fretta.
"Beh, perché no" risponde sorridendo.
"Bene" dico ancora più a disagio.
Lui mi sorride.
"Ancora devi farmi sentire il tuo inedito" mi ricorda dopo.
"Mi manca poco per finirlo, presto te lo farò ascoltare" rispondo.
"Ma se me ne cantassi un pezzo adesso?" dice facendo gli occhi dolci.
"No ma chee" rispondo ridendo.
"Dai" dice.
"Uff... okay." dico.
Lui sorride.
"Avrò cura del tuo ricordo, il mio riparo se crolla il mondo, quando gira tutto e non afferro niente, è un posto non c'è. Io ti sento da qualche parte, ma ti perdo continuamente, ho buttato scarpe per i troppi passi è un posto non c'è. Ma tu me l'hai promesso che ci sarà un ritorno. Dove sei, dove sei?" gli canto questo pezzo.
"Che belle parole" dice prendendomi la mano.
Gli sorrido e ci guardiamo negli occhi.

Ti Avrei Voluto Dire ~ Irama PlumeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora