Capitolo ventuno

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Entro in classe, e noto subito Camila, nel suo banco.
La classe si sta per riempire.

- Hey... - mi avvicino a lei, sedendomi nel suo banco - Perché non mi hai più calcolata ? - domando.
Vedo delle lacrime scorrere, quindi capisco che non era sua intenzione comportarsi in quel modo.
- È per Austin ? Ti ha minacciata vero ? - le giro il volto - L'ho minacciato io adesso, puoi stare tranquilla piccola. -
Lei scoppia in un pianto disperato e si butta tra le mie braccia.
- Ho paura di lui... Mi ha fatto tanto male. - sussurra.
- Shh... Ci sono io, mh ? - le accarezzo la schiena.
- Mi ha fatto male, Lauren. Quando sei svenuta avevo provato a chiamare l'ambulanza, ma lui mi aveva proceduta e mi aveva violentata. Aveva provato diverse volte a farlo, ma ero sempre riuscita a scansarlo. Quel giorno però... mi sono sentita vulnerabile...
Dopo che mi aveva violentata mi ha detto che se voglio posso parlarne con te di ciò che lui mi ha fatto, perché tanto sa che te lo dicevo, o almeno così ha detto. Mi ha anche detto che mi avrebbe continuato a fare male se ti avessi calcolata. Mi ha lasciata chiamare l'ambulanza e mi ha detto che potevo vederti solo quel giorno. L'ultimo giorno. - Mi spiega tra i singhiozzi. Stranamente nessuno dei compagni si era intromesso e Austin non era ancora entrato in classe.
- Shh... tranquilla piccola... - l'abbraccio più a me, finché non arriva la prof. in classe e mi minaccia di ritornare al mio posto.

Non soffermarti sull'apparenza ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora