Non soffermarti sull'apparenza ➳ Camren

Capitolo cinque

Scatta la campana della ricreazione e vedo Camila chiedere il permesso al professore per andare in bagno.
Il professore è così concentrato con il suo cellulare che non nota nemmeno che io sto uscendo dalla classe.

Seguo Camila a passo veloce, e quando entra in bagno, le do una ginocchiata alla pancia, facendola sbattere contro il muro. Riesce ancora a reggersi in piedi, ma ciroconda le sue braccia intorno la pancia, di sicuro per il dolore.

- Sai quanto ci sono stata per farmi accettare !? Oggi nell'ora di latino sentivo bofonchiare il mio nome ! - non dice niente, stringe il suo stomaco con più forza.
- Non sei tu la vittima - sussurra dopo qualche secondo.
- Cosa ne sai tu ! -
- Anch'io sono sola -
- Perché dici anch'io ?! Io non sono sola ! - urlo. Sento pizzicarmi gli occhi.

Non posso piangere. Non ora.

Tutto senbra riniziare.
Per colpa sua mi prenderanno di nuovo in giro...
Ci sono stata così tanto per crearmi un personaggio così, per farmi accettare. Adesso sta rovinando tutto.

Sento qualche lacrima cadere. Stringo gli occhi, sperando che tutto questo sia solo un incubo.

Non adesso, cazzo. Non posso piangere davanti a lei. E se qualcuno ci vede ? O peggio, se lei lo va a dire alla classe e inizieranno di nuovo ad insultarmi ?

Sento qualcuno piangere, non sono i miei singhiozzi, ma di qualcun altro.
Delle labbra si appoggiano sulle mie e si muovono lentamente. Posso percepire il sapore di una lacrima.
Sento una stretta allo stomaco.

Cosa cazzo sta facendo...
Mi sento debole e triste.

La spingo via dopo qualche secondo con le poche forze che ho.
Asciugo e lacrime e corro via.

Quella ragazza mi ha rovinata. La odio.
Ora dirà a tutti che ho pianto davanti a lei, mostrandomi debole.
Adesso diranno che sono anch'io lesbica.
Spero che non mi abbia visto nessuno.