CAPITOLO 20

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Pov's Aida
E uscito dalla quella porta è forse l'ho voluto io, mi ha ripetuto che mi ama è io non gli ho detto niente, ma cosa potevo dire a una persona che mi ha mentito per tutto questo tempo, la persona che mi ha buttato anche se non voleva l'ha fatto, quella persona che ha scommesso su di me è quella persona che non mi ha detto che mio padre è vivo, non posso perdonarlo è forse neanche lui non mi perdonerà per quelle parole che gli ho detto.
Ritorno a casa, salgo in camera è mi butto sul letto è cado nelle braccia di morfeo, "Aida è ora di cena" mi richiama mamma, mi alzo è scendo mi siedo a tavola, guardo il cibo è mi viene da vomitare non c'è la faccio a mangiare "perché non mangi?" mi domanda Alaric "non ho fame" dico "piccola mangia anche poco ma mangia" dice mamma, per farla felice mangio qualcosa ma non lo riesco a digerire corro in bagno per vomitare, vomito anche l'anima mi lascio cadere sulla porta del bagno penso a tutto quello che è successo in questi giorni non posso credere che lui mi abbia fatto questo sono stata così ingenua a fidarmi di lui, dovevo dare ascolto a Justin ma purtroppo non l'ho fatto, mi spoglio per fare la doccia mi guardo allo specchio, quelle impronte su di me quelle mani schifose su tutto il mio corpo, ogni angolo del mio corpo ci sono macchie, lividi per le troppe botte subite, fisso quel cassetto che non devo aprire che non posso farlo, non lo posso sai che vergogna, mamma si vergognera di me, daisy, Bonnie, Cameron sai che vergogna, Justin chissà cosa farebbe, ma ormai è troppo tardi non so come ma mi ritrovo sotto la doccia che le braccia tagliate, l'acqua della doccia scorreva su di me cosí come le lacrime sul mio viso e il sangue sul mio polso, ma non so perché non sento dolore non sento nulla, anzi mi sento sollevata perché ho sbagliato tutto è successo tutto per colpa mia. Esco dalla doccia metto una felpa e vado a letto.
Pov's Justin
Ritorno a casa di Cameron, mi siedo accanto a lui sul divano "non ti ha perdonata vero?" dice Cameron annuisco "Vedi che se passerà un po' di tempo ti perdonerà" dice sicuro di se "non credi fra, ormai è chiusa questa volte però per sempre, non mi guarda più negli occhi quando parla con me è io cam parto, me ne vado per un po'" dico, mi guarda incredulo "Justin non puoi andartene, puoi stare tutto il tempo che vuoi qui non mi dai fastidio" dice, non potevo avere lui al posto di Demon, più di un amico è un fratello non so cosa farei senza di lui, i suoi consigli, le sue battute di cazzo "Cam devo, domani parto tornerò lo prometto non posso perdermi il matrimonio tuo e di Daisy" dico dandogli una pacca sulla spalla "lo hai premesso eh, guarda che io ricordo molto bene le promesse" dice "lo prometto Cameron, ma ora devo andare a prendere le valige papà mi aspetta la fuori" dico mo alzo è esco, vado a casa di papà lo vedo li fuori scendo è lo saluto "grazie papà" dico lui mi abbraccia "figlio mio voglio dirti solo una cosa, io ti ho sempre voluto bene, eri il figlio che volevo crescesse con serenità e amore è mi dispiace di tutto quello che hai subito" dice lo abbraccio forte da troppo tempo volevo sentirmi dire queste parole "papà anche io te ne voglio" dico, guardo la finestra dove dormirà di sicuro Aida "non lo sa che parti" dice papà riporto lo sguardo su di lui "Justin non sta mangiando più è quelle volte che mangia vomita, la sera ha delle crisi, la sentiamo io e Jenna quando scoppia a piangere, perché te ne stai andando?" dice mi scoppia il cuore "papà è meglio, io l'ho solo distrutta vedrai che starà meglio" dico salutandolo è entrando in macchina. Vado al club per dire che non ci sarò per i prossimi mesi, entro saluto tutti è vado nel studio di Max, non sa niente apro la porta mi siedo "cosa vuoi Justin?" domanda, metto i soldi sulla tavola "questo è tutto per far chiudere il capitolo di quello che è successo" dico "bravo, ora è finita" dice felice ma quando durerà questa felicità? "abbandono io per poco però" dico, mi guarda confuso "perché stai andando così bene" dice "lei lo ha scoperto" dico, diventa pallido "cosa? Ma come?" dice alzandosi è andando avanti è indietro "Lei è stata rapita è..." non riesco neanche a dire quelle parole "è?" dice, già lo ha capito lo leggo dai suoi occhi "Justin no...no mia figlia no" urla sbattendo il pugno sul tavolo "è stata violentata è io non posso sopportare questo peso di non averla salvata, lei poi ha scoperto tutto è meglio che tu vai da lei avrà bisogno di te" dico lasciando l'indirizzo è alzandomi "avrà bisogno anche di te" dice, no non avrà bisogno di me non più ormai, lascio lo studio è ritorno a casa di Cameron, ormai è notte fonda preparo le ultime cose è mi metto a letto domani me ne andrò, sorriderai di nuovo amore mio.

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