CAPITOLO 27

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Pov's Justin
Te ne sei andato proprio tu il mio migliore amico la mia spalla, prendo a pugni il muro vedo urlare Daisy per il dolore corre per il corridoio con un coltello fra le mani corrono tutti dietro di lei io rimango li a fissare quella porta le mie gambe mi portano da lui, rimango li a fissarlo a pensare dal primo all'ultimo momento passato insieme il mio migliore amico mi ha lasciato senza dirmi niente senza spiegazioni è una  parte di me ce l'avrà sempre con te perché non doveva andare così, non dovevi andare via, senza avvisare perché tu lo sapevi è non mi hai detto nulla asciugo una lacrima caduta dal mio viso esco dalla stanza "dov'è daisy?" domando a Aida senza guardarla "gli hanno fatto un calmante sta in un lettino" dice il suo viso è pieno di lacrime che non cessano di scendere, non saluto nessuno ed esco dall'ospedale prendo la macchina è vago per la città, come si affronta una perdita? Io non lo so, io… faccio semplicemente finta che nulla sia successo e mi rifiuto di parlarne con chiunque. Chiudo gli occhi e fingo che sia ancora qui, al mio fianco, perché tu sei al mio fianco Cameron, fermo la macchina è non so come ma mi ritrovo a casa sua prendo le chiavi che mi aveva lasciato ed entro poso le chiavi è mi guardo intorno salgo le scale è mi fermo davanti alla sua porta l'apro è entro mi siedo sul suo letto non posso credere che fino a poche ore fa stavamo scherzando ed ora lui non c'è, ma lui lo sapeva è non ci ha detto nulla senza avvisare se ne andato, hanno detto due giorni cazzo due ma lui se ne andato prima, come lo superero' perché io credo di non farcela, dicono che il tempo guarisca le ferite, non credo sia vero, perché con il tempo il dolore dell'assenza diventa abitudine, non diminuisce, forse aumenta, semplicemente però trovi il modo per convivere con esso, semplicemente diventi consapevole che non ti sveglierai più vedendo quella faccia di cazzo, che non litigherai più con quella persona per futili motivi, che la vita continua….. e tu devi andare avanti con nel cuore chi ti ha lasciato, ma per ora è impossibile esco dalla sua stanza, toglo le scarpe mi butto sul letto sento suonare il telefono è Aida non le rispondo voglio stare da solo,
In silenzio, il cellulare spento.
Voglio che il mondo intero soffra perché non sa dove sono finito.
Voglio che il mondo intero si senta solo e abbandonato come sono io adesso, Non dormo per tutta la notte sapendo che domani si terrà il suo funerale. È mattina ormai apro l'armadio è prendo l'abito per i funerali lo tenevo per quando vedevo la morte di qualcuno ma mai pensavo di metterlo al tuo funerale Cameron, metto l'abito è prendo l'auto, parcheggio è scendo già sono tutti qui vado da Daisy è distrutta l'ha abbraccio lei ricambia scoppiando a piangere, vedo Aida che sta piangendo sulla spalla di Bonnie vorrei andargli vicino è dirgli che sono qui che passerà ma non ci riesco entriamo tutti in chiesa, il monaco inizia con la sua storia "un ragazzo di 22 anni che ci ha lasciati senza avvisare senza dire niente per paura o per coraggio? Aveva sicuramente paura, paura che tutti voi lo vedevate non più come una volta ma avevate compassione di lui, perché infondo diciamoci la verità un ragazzo di 22 anni che scopre di avere un cancro terminale non vi fa compassione, ma lui ha avuto il coraggio di affrontarlo da solo senza l'aiuto di nessuno è ora lui è lì nelle braccia del signore che l'ho ha voluto troppo presto con sé, c'è qualcuno che vuole dire qualcosa? " termina il monaco alzo la mano ma io non voglio parlare davanti a tutte queste persona perché lui sa anche se non è qui che io lo volevo bene, ma mi alzo lo stesso è inizio a parlare anche non avendo un discorso pronto
"Mi hai fatto male sai, tu sai che per farmi male ci vuole tanto, ma tu lo hai fatto sei volato via da me senza avvisarmi senza farti salutare perché quel male doveva essere più forte di te, perché ha colpito te? Mai
nessuno di noi avrebbe mai immaginato che questo giorno sarebbe arrivato così all'improvviso e che saremmo stati qui a ricordare insieme la bella persona che sei, il tuo coraggio e la tua determinazione, il tuo entusiasmo e la tua forza, la tua grinta e la tua allegria, infine  la tua generosità e il tuo altruismo. Nessuno avrebbe mai pensato insomma che saresti diventato un angelo prima di tutti noi e senza avvisarci con i tuoi soliti mesi di anticipo. Tutti ricordiamo quanto fosse bello il tuo sorriso e quanto rassicuranti fossero le tue parole; tutti ti abbiamo conosciuto come un grande amico, un ragazzo senza malizia e con tanta voglia di costruirsi il suo futuro; tutti insomma sappiamo chi eri e chi saresti potuto diventare. Un po' siamo gelosi: chissà dove sarai adesso e chissà chi potrà gioire assieme a te, guardarti negli occhi e farsi una fragorosa risata. Siamo gelosi perché noi potremo guardarti solo in foto, non potremo più abbracciarti e tutto quello che resta di te è racchiuso nei nostri ricordi.
Ma loro, i ricordi, sono l'arma più potente di tutte: nessuno è in grado di cancellarli e quelli più forti sopravvivono persino al tempo che fugge senza pensare alle vittime che miete. I ricordi sono il ponte tra questa vita e l'eternità che ci aspetta tutti. Questi ricordi sono il nostro bene più prezioso e anche se un giorno ci verrà voglia di abbracciarti e non potremo farlo ci tufferemo proprio in un ricordo, lo rivivremo assieme e allora sarà compiuto un piccolo grande miracolo, qui manchi già a tutti, ai più grandi e ai più piccoli, agli amici di sempre e a quelli conosciuti da poco. Mancherà soprattutto la tua sincerità, il tuo modo di vedere la vita e di affrontare il mondo, la tua serietà che diventava simpatia all'occorrenza; mancherà di te il tuo essere amico e confidente, il tuo essere custode prezioso di tanti nostri segreti. Ci mancherai in tutti i modi in cui una persona può mancare. Verseremo tante lacrime e sicuramente passeremo giorni non felici, è inutile far finta di niente, ma poi ci guarderemo indietro, penseremo al tuo sorriso e insieme o in solitudine ci ricorderemo delle tue parole, ci ricorderemo che un giorno saremo di nuovo assieme e ritorneremo a sorridere; ci ricorderemo insomma che non sei andato via per sempre e che questo improvviso saluto è stato solo un arrivederci. Perché noi ci rivedremo Cameron era la nostra promessa" non so come ho fatto a pronunciare tutte queste parole il cuore trema è le lacrime minacciano di uscire scendo è mi siedo, finita la messa prendiamo io zayn il padre di Cameron è suo fratello la bara usciamo è lo mettiamo nella macchina, arriviamo al cimitero "noo, Cameron alzati cam non possono metterti qui" urla Daisy "ero un scherzo lui è vivo avete capito è vivo!" urla con tutte le sue forze prende il corpo di Cameron è lo stringe a sé "cam dai svegliati hai dormito così tanto ma ora è tempo, tutti qui pensano che tu sia morto hanno creduto al tuo scherzo cam hai capito ora svegliati, cam svegliati non te ne sei andato non tu perché mi hai lasciata sola perché!" urla asciugo le mie lacrime che sono cadute, la famiglia fa alzare Daisy lo sotterrano è così iniziano tutti man mano a andare via  "addio amico mio" dico andando via.

Un Amore Senza FineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora