Capitolo 8. "Muffin".

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Mentre ancora sprizzo rabbia dagli occhi scosto la tenda assicurandomi che abbia chiuso la porta.
Quando noto che almeno gentilmente non l'ha lasciata aperta, afferro il primo asciugamano di quelli appesi che mi capitano sotto gli occhi.

Il telo di spugna nero riesce ad avvolgermi proprio come faceva l'altro e senza aspettare spalanco la porta cercando l'idiota.
Percorro il corridoio sino a scendere le scale che portano alle sue risate snervanti.
Non penso neanche tanto al fatto che è la prima lo sento ridere, dopo tutta la sua serietà.
E sarebbero anche piacevoli, le sue risate, se non fosse per quello che ha combinato.

Entro in cucina e lo trovo a bere un bicchiere di succo d'arancia, tranquillamente all'in piedi e con il gomito poggiato sul bancone.
-Come mai qui?- domanda.
-Ridammi le mie cose, non è così divertente.- sbotto incrociando le braccia al petto.
-E tu hai il mio asciugamano.- ribatte allargando il suo ghigno.
Aggrotto le sopracciglia abbassando lo sguardo per controllarmi.
Adesso sento davvero arrossirmi, per quale motivo poi?
-Non mi interessa. È il primo che ho trovato dato che un deficiente ha avuto l'idea di prendere il mio mentre facevo la doccia.-
Solo dopo ripenso alle mie parole spalancando gli occhi.
-Aspetta sei entrato mentre mi facevo la doccia!- esclamo interrompendo la sua prossima affermazione che sarebbe arrivata come contestazione per "l'insulto" che gli ho associato.

-C'è una tenda nera che ti copriva.-
-Sei comunque entrato! Hai violato la mia privacy!-
-Ora non esageriamo, non saresti mica la prima che vedo nuda.-
Quello che dice mi lascia perplessa.
Punto uno perché non ha senso, ed è alquanto stupido come pensiero, dato che questo non gli dà il diritto di vedere anche me senza vestiti.
Punto due, la mia mente pensa involontariamente al numero di ragazze che possa almeno aver visto in tali situazioni.
Punto tre, sempre la mia maledetta mente, si domanda se proprio dentro quella doccia.
Che cosa cavolo mi interessa, in questo momento gli strapperei capello dopo capello, nessuno deve provare a fare scherzi infantili come questi ad una come me.

-E ripeto c'era quella tenda, se avessi voluto le mie intenzioni sarebbero state altre come scostarla. Siccome sei una rompi coglioni come mia sorella, tutta "seria" e "so tutto io", ti dico solo che i tuoi vestiti sono nella spazzatura, li avevo scambiati per quella.- sbotta tornando a tirare la mascella non più divertito come prima, avvicinandosi e spalleggiandomi apposta per poi risalire i tre scalini che dividono la cucina dal soggiorno.
-Cazzo.- sbuffo andando verso la spazzatura.
-Sappi che per quanto tutto questo possa risultare immaturo, la mia vendetta arriverà Mendes, servita su un piatto d'argento quando meno te l'aspetti, e sarà fantastica, mi godrò lo spettacolo ridendo proprio come facevi tu.-
-Aggiorniamo una nuova regola, niente confidenza, e credo che tu ne stia prendendo troppa.- taglia corto andandosene e lasciandomi ancora con i nervi a fior di pelle.

Sbuffando vado verso la spazzatura per raccogliere i miei vestiti.
È lui il primo che prende confidenza.
E il primo che ha iniziato.
Di conseguenza, una risposta da parte mia non gliela toglie nessuno, non importa se la sua nuova regola, la quale trasgredirò con classe, lo farà arrabbiare.

Torno in camera e mi trattengo dal non chiedergli se abbiano una lavatrice per lavare i miei vestiti che adesso odorano di immondizia.
Aspetto che arrivino Karen e Aaliyah e nel frattempo chiamo mia madre.
Lì ad Orlando non c'è nessuna novità, a parte da ciò che mi racconta mio padre.
Dei ragazzini nella notte hanno fatto delle scritte sul suo furgoncino davanti al cinema.
La sua rabbia traspariva anche dal telefono, malgrado ciò mi ha detto anche lui che gli manco e mi ha ripetuto di stare attenta.

Senza accorgermene mi addormento e quando mi risveglio sono esattamente le sette di sera.
Dopo essermi sistemata e resa presentabile, tolta ogni traccia di sonno avendo sciacquato il mio viso ripetutamente con l'acqua fredda, scendo di sotto dove un vocio attira la mia attenzione.

PER SBAGLIO IN CANADA II SHAWN MENDESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora