VE N T I T R E

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N: non ci posso credere
F: non vedo l'ora di uscire fuori
M/F: ci possiamo preparare, possiamo andare

F,N,J: SII

1 ora dopo

Ci abbiamo messo un'ora a sistemare ed aspettare che ci dessero i fogli per andare via e poi finalmente siamo potuti uscire

Ci avevano raccomandato di non far stancare troppo Finn e di non stressarlo.

Andammo a prendere un gelato al parco, rimanemmo lì per un'ora o due chiacchierando e scherzando. Nel frattempo erano arrivati anche Sophia, Wyatt e Sadie. Ci eravamo riuniti quasi tutti e questo mi rendeva più felice di quanto già fossi..

Abbiamo iniziato a camminare e non poteva capitare cosa peggiore, vidi Dylan, mi sembrava un incubo, non c'è la facevo più, era ovunque. Mi si creò una forte fitta allo stomaco, mi fermai e mi piegai in avanti

F: Natalie?
N: Niente.
F: Sei sicura? Tutto ok?
N: Si Si, è solo un crampo. Andiamo a casa tua così tu potrai riposarti
F: Come vuoi

Salutiamo gli altri e c'è ne andiamo velocemente

N: Mi dispiace non ti dovrei stressare, ci mancava solo questa...
F: Che intendi dire con l'ultima frase?
N: Nulla è che..
F: devi dirmi qualcosa?
N: no...
F: Qualcuno ti infastidisce?
N: Ecco.
N: In realtà si
F: Perchè non me lo hai detto prima?
N: Non volevo farti preoccupare
F: Chi è?
N: È Dylan...
F: Cosa?
N: Si, il ragazzo dell'Islanda
F: Cosa ha fatto?
N: Ecco... quando in ospedale ti avevo detto di star parlando con mia madre ti ho mentito, era lui, quella stessa sera mi ha chiamata di nuovo, chiamate senza senso solo per parlare. Ha iniziato ad infastidirmi il fatto che mi chiamasse, poi però...
F: Poi peró cosa Natalie?
N: Poi lui
N: È venuto qui
N: Me lo sono ritrovato qui, è venuto per vedermi e conoscere meglio la mia città e mi ha chiesto se poteva accompagnarmi ma io gli ho detto di no. Mi ha seguita lo stesso fino all'ospedale e mi ha mandato un messaggio in cui mi chiedeva perchè fossi andata lì allora l'ho cercato e gli ho detto che la deve smettere, lui non ha detto una parola ed è andato via indignato. E mentre camminavamo l'ho rivisto, mi sembra un incubo non lo sopporto più mi fa innervosire più di qualunque altra cosa al mondo.
Non mi ero fermata un attimo mentre parlavo e non avevo più fiato, mi butta su Finn e gli rimasi abbracciata
F: Natalie lo sai che tutto questo è terribile, vero?
N: Si. Si che lo so.
F: Non so cosa dirti, non trova spiegazioni o parole.
N: Vorrei tanto andarmene.
F: E perchè mai non farlo?
Mi stacco dall'abbraccio
N: Cosa?
F: Facciamolo
F: Scappiamo, tanto che ti importa la vita è una sola ed io voglio godermela visto che non so nemmeno se la vivrò tutta
N: Cosa?
N: Che vuol dire che non sai se la vivrai tutta?
F: Non te ne ho parlato.
N: No aspetta non capisco
F: La mia durata di vita è più breve della media e potrei non esserci più da un momento all'altro
N: ma non era curabile?
F: Si. Ma ciò non cambia il fatto che la mia durata di vita è più breve, è complicato spiegartelo in dettagli e non capiresti, ma è così. Mi dispiace di non avertene parlato, nemmeno io volevo farti preoccupare.
N: Io non..
Lo abbraccio di nuovo,
lo tengo stretto,
come se avessi paura di perderlo,
anzi è così,
ho paura di perderlo,
e la paura è più grande di me.

Web Squad//Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora