10 - Lo scontro

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"Saliamo su, maestro, non ne posso più di stare rinchiuso qui sotto, ho bisogno di sapere cosa sta succedendo".

"Ma i draghi..." biascicò in modo quasi inudibile, poi si arrese.

"Hai ragione, andiamo sopra".

Mi aspettavo di ritrovare baccano e panico per le strade e invece fummo stranamente accolti dal silenzio: le case erano lì, ancora in piedi, il rogo di Thena, che tanto avevamo temuto, non aveva avuto luogo.

Camminavamo per le strade deserte quando un drago passò poco sopra di noi, maestoso, silenzioso, eccezion fatta per il ritmico battere delle possenti ali, che risuonavano come tappeti appesi e battuti.

Il drago ci vide e si abbassò di quota per osservarci meglio, le fauci leggermente aperte, lasciavano intravedere dei canini lunghi quanto pugnali. Il vicolo che percorrevamo non offriva alcun riparo, istintivamente il mio maestro mi strinse in un abbraccio, facendomi scudo con la schiena. Il sangue mi gelò nelle vene, stavamo per essere trasformati in torce umane, ma in realtà il drago si limitò a sorvolarci a bassissima quota, sfiorando i tetti delle case e creando uno spostamento d'aria che ci gettò a terra.

Ci alzammo, ansimando, la fronte imperlata di sudore, come se ci fossimo appena svegliati da un incubo.

"Sono animali intelligentissimi, ma pur sempre animali. Abbiamo rischiato di fare la fine del cinghiale arrosto, Thaniel!"

Ridemmo entrambi per evacuare la tensione.

Avvicinandoci al castello, cominciammo a sentire il brusio della folla. L'intera città si era radunata nella piazza antistante.

Riconobbi Thavid, un ragazzo della mia età, del mio quartiere, lo vidi saltellare, ai margini della folla, per cercare di vedere cosa stesse succedendo nei pressi del castello.

"Ciao Thavid, cos'é successo?"

Mi guardò in modo strano, chiedendosi sicuramente dove fossi stato prima per porre una domanda del genere. Ma poi l'eccitazione prevalse e s'illuminò all'idea di raccontarmi quanto aveva visto.

"Stamattina sono arrivati otto mostri, identici alle due statue accanto al trono del re, li dovevi vedere Thaniel, porco cinghiale, delle robe gigantesche, con certe ali ! E sputavano fuoco, Thaniel, una cosa incredibile ! Ah aspé, non t'ho detto che c'era pure uno che stava in piedi sulla schiena di una di quelle bestie, dirigendola con delle redini. La gente dice che é il Settimo Ministro, come nella leggenda, che poi torna per distruggere Thena, tranne che questo non l'ha distrutta, a parte le balestre. Thaniel, spettacolare, i mostri sono piombati in picchiata sulle balestre e le hanno incenerite come fossero ramoscelli nel camino, Thaniel, una cosa mai vista ! Ah, aspé, non t'ho detto il pezzo più forte ! Dopo le balestre, il Settimo Ministro ha fatto suonare un corno e loro si sono diretti verso la Campana Grave, e quattro di loro hanno diretto le loro fiamme su un punto della campana fino a farla fondere ! Porco cinghiale, Thaniel, hanno fuso la campana come fosse fatta di burro, ti rendi conto che potenza?"

Vedendo le nostre espressioni cupe, preoccupate, si spense nell'eccitazione.

"Da allora svolazzano sulla città e attorno al castello, tranne il loro capo che é da poco atterrato sulla piazza". Disse in tono sommesso, in fase con la nostra inquietudine.

"Vieni Thaniel, seguimi". Disse il mio maestro afferrandomi per un braccio. Era una delle figure più rispettate della città, la folla si aprì per lasciarci passare.

Giungemmo nella piazza principale, un drago stava al suolo, le ali ripiegate indietro e il collo dritto, in allerta. Davanti all'animale, un uomo dalla pelle chiara, barba e capelli neri e ricci, fissava il portale del castello.

Ciclo Revolver - Il Settimo Ministro (racconto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora