Capitolo Ottavo - Il silenzio che incombe

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Una volta fuori da Reggia Crypta, io e Ambra imboccammo un sentiero che divideva a metà i maestosi giardini per dirigerci verso l'entrata di una lussureggiante foresta oscura. Guardai con il cuore in gola il mare di alberi che diventava sempre più vicino. Erano alberi veramente molto alti, simili alle conifere, ed i loro rami si incontravano e si incrociavano come a formare dei ponti da una pianta all'altra. Tronchi e foglie erano di un colore cupo e angosciante. Era esattamente quel tipo di foresta che domina i sogni dei bambini: quella in cui potresti perdere i tuoi genitori o incontrare qualche mostro cattivo saltato fuori dal nulla.

Non mi piaceva, ed era ovvio. Già la Reggia era abbastanza opprimente, non mi andava tanto di entrare in una foresta da cui non sarei più potuta uscire!

Tutto quanto, poi, era caratterizzato dal fatto il tempo fosse sempre congelato sul crepuscolo. La luce fioca che arrivava non aiutava a vedere meglio, anzi, rendeva ogni cosa ancora più dubbia e insicura.

-Perché dobbiamo entrare qui dentro?- Chiesi inquieta ad Ambra.

-Perché il portale per il Mondo degli umani è lì- Rispose lei, come se la cosa fosse stata scontata.

Le lanciai un'occhiataccia.

-Che senso ha metterlo in un posto del genere?-

Ambra sogghignò.  -Sarah, siamo in una delle Dimensioni Nere, non in un comitato di benvenuto. E' per autodifesa. Se un Mortale intenzionato ad ucciderci arrivasse qui tramite il portale, se la dovrebbe prima vedere con la Foresta del Crepuscolo, e poi con noi-

Inarcai un sopracciglio. –Intendi forse dire che questa foresta è viva?-

Ambra scrollò le spalle. –In un certo senso sì. Non che siano gli alberi o i fiori a fare qualcosa, precisiamo. Chiaraluna manda qui i suoi Cinque Servi a fare la guardia. Si nascondono sugli alberi e appena arriva un umano gli saltano addosso-

-Non sapevo che la Principessa avesse dei servitori prediletti...- Borbottai.

-Infatti non sono degli schiavi. Sono coloro che hanno guadagnato a pieno la fiducia di Sua Maestà: l'Incappucciato, Cassandra, il Veneziano Mascherato, Katherine... E Damién-

Sussultai. Il fratello di Ambra era uno dei più fedeli dell'odiosa sovrana?

Beh, la cosa non mi stupiva più di tanto, ad essere sincera: adesso capivo perché si comportava in quel modo così arrogante con me!

-Sei sorpresa?- Mi chiese lei.

-Non molto- Risposi. –Ma vorrei sapere di più sul perché la Principessa mandi qui solo cinque Creature e non tutte le sue guardie-

Ambra sospirò. –Secondo Chiaraluna proteggere il portale è un onore riservato solo a pochi eletti... Oh, guarda, siamo già arrivate-

Ci bloccammo. Eravamo finite in una radura circolare, piena di piccoli fiori neri, crisantemi e rose rosse come il sangue. L'erbetta morbida mi solleticava i piedi e bagnava un po' le sottili calze bianche del completo con delle gocce di rugiada.

Ma non erano i fiori che attiravano la mia attenzione: davanti a me c'era uno splendido lago.

La scena dipinta ai miei occhi era tanto bella quanto inquietante. Il lago era piuttosto piccolo, contenuto perfettamente nella radura. La sua presenza contrastava notevolmente con l'atmosfera cupa di quella dannata foresta. Le sue acque erano limpide e cristalline, come una pellicola trasparente compatta che dava l'impressione di poterci camminare sopra senza sprofondare. Era una visione così magnifica che avevo quasi voglia di sfilarmi il tutù di dosso e farmi un tuffo!

Lady Black - Stella MortaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora