Capitolo Nono - Il confine tra Vita e Morte

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Sorvolavo il cimitero più velocemente che potevo.

L'ansia di ritrovare Ambra era più forte di qualsiasi altra cosa che avessi mai provato in vita mia. Non sapevo se fosse viva, morta o ferita. I miei poteri da Lady Black non riuscivano a percepire la sua posizione. Sembrava scomparsa nel nulla.

La preoccupazione mi fece arrivare il cuore in gola. Diedi uno sprinti con le ali e accelerai ancora di più. Io dovevo trovarla. Avrei anche potuto passare lì altre tre notti, ma non sarei tornata a Reggia Crypta senza di lei. Ambra era tutto quello che mi era rimasto. Soltanto lei era al mio fianco quando avevo bisogno di aiuto.

Perdere i miei genitori era stato un durissimo colpo per me, ma non sarei riuscita a sopportare anche la perdita della mia migliore amica!

Io e Ambra eravamo state sempre insieme. Ci eravamo sempre guardate le spalle a vicenda, aiutandoci e sostenendoci. Io mi reggevo a lei come lei si reggeva a me. Il solo pensiero di lei morta faceva morire anche una parte del mio essere.

In questo modo, ero sempre più sola. Ero una stella che si stava spegnendo sempre di più e che stava per passare al lato oscuro, tra le altre stelle morte...

"Devo trovarla" Ripetevo nella mia mente, come se i miei pensieri fossero rimasti bloccati in loop. "Ad ogni costo"

Guardai in basso, scoprendo di essere ritornata al punto di partenza, alla fontana degli angeli che piangevano.

Le quattro statue di pietra erano sistemate in corrispondenza dei quattro punti cardinali, e ognuna rappresentava un angelo ad ali chiuse con le mani che nascondevano il viso. Dalle loro mani, partiva una cascata d'acqua che finiva direttamente nella fontana, in questo modo davano davvero l'impressione di stare piangendo. Alcune volte mi era capitato di chiedermi se gli angeli potessero davvero piangere. Personalmente ne dubitavo: perché mai delle Creature così perfette e divine come loro avrebbero dovuto abbassarsi al pianto?

Un angelo non aveva motivo di piangere. Io sì, invece. Ed il fatto che Ambra risultasse scomparsa nel nulla era proprio uno di questi.

Mi appollaiai su una delle quattro statue e mi misi a scrutare le tenebre dall'alto. Non poteva essere andata lontano... Dove diavolo poteva essersi cacciata? Dubitavo che una ragazza responsabile e attenta come lei sarebbe stata capace di perdersi in un cimitero come un bambino perdeva la mamma in un centro commerciale.

Un altro pensiero orrendo mi attraversò la mente come un fulmine: e se fosse stata attaccata? Chi mi diceva che quel Cacciaspettri non si era portato dietro un collega, che magari aveva preso in ostaggio Ambra?

Il mio cuore accelerò notevolmente e la mia schiena fu sconquassata da un brivido. Non potevo dare niente per scontato, anche se quella possibilità era la peggiore che sarebbe potuta capitare.

-Ambra!- Gridai, sperando con tutta me stessa che mi sentisse. –Dove sei?-

Ma nessuno mi rispose.

Quel silenzio straziante mi ghiacciava il sangue nelle vene. Prima che potessi spiccare di nuovo il volo, però, venni attirata da un rumore alle mie spalle.

Mi voltai, la speranza rinnovata dentro di me, ma non vidi assolutamente niente, se non un vicolo buio e impenetrabile. Intravidi qualcosa luccicare per un secondo, un bagliore che svanì talmente in fretta che mi fece pensare di essermelo sognato. Scesi dalla statua, improvvisamente più inquieta, e mi avvicinai al vicolo per studiare meglio la situazione.

Avevo attirato l'attenzione di qualcuno con quel grido?

Per sicurezza, guardai di nuovo dentro la Chiesa di fronte alla fontana, ma il luogo era vuoto. Quelle tre persone che prima stavano pregando dovevano essersene tornate a casa.

Lady Black - Stella MortaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora