Capitolo 24

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Baekhyun si stava dirigendo al vecchio appartamento che condividevano lui e Chanyeol. Quest'ultimo gli aveva mandato un messaggio, dicendogli che aveva trovato un modo per ricomprare l'appartamento e convincere il signor Jeon a permettere a Baek di vivere al suo interno. Durante tutto il tragitto, il ragazzo aveva indossato una mascherina nera, cercando di non sembrare sospetto e non dare nell'occhio, camminando in modo sicuro e disinteressato.

Quando svoltò l'angolo, si ritrovò difronte al portone in vetro plastificato del condominio in questione, camminò fino ritrovarvisi di fronte e si fermò, guardandosi in giro. Ma di Chanyeol non c'era nessuna traccia. Che strano... di solito non è mai in ritardo.

Baekhyun si sedette sul gradino sul quale sostava, poggiando i gomiti sulle ginocchia e il capo sulla mano aperta, sbuffando leggermente.

Dopo una quindicina di minuti in cui dell'alto maggiordomo non si vedeva neanche l'ombra, Baek decise di chiamarlo. Tutta quell'attesa non era da lui, qualcosa non quadrava e il biondo se lo sentiva. Percepiva che nell'aria qualcosa era diverso, tutta quella situazione gli era parsa strana fin dall'inizio. Il signor Jeon non aveva mai accettato le quasi venti richieste di alloggio, non volendo rapportarsi con "persone di bassa lega che non riescono a pagarsi neanche il pane". Era così che li aveva definiti e sicuramente sapeva che quell'idea non sarebbe cambiata con tanta facilità, solo dopo una chiacchierata con Chanyeol.

Stava per schiacciare il tasto chiama, quando qualcuno gli circondò il busto da dietro, per poi immobilizzare la sua testa, coprendogli la bocca per ovattare le sue urla di protesta. Baekhyun cercò di dimenarsi con tutte le sue forze, cercando di calpestare il piede del suo aggressore e di dargli una gomitata negli stinchi ma un furgone nero si posizionò difronte a loro e un altro uomo fece la sua entrata in scena, affrettandosi ad afferrare le caviglie del ragazzo e sollevarlo di peso, per poi quasi lanciarlo all'interno del furgoncino.

In tutto questo, gli aggressori non avevano spiaccicato alcuna parola e la loro freddezza nel compiere quelle azioni aveva quasi spaventato Baekhyun, che raramente si impauriva o preoccupava. Ma se quegli idioti erano riusciti ad ottenere il cellulare del maggiordomo, voleva dire che anche Chanyeol era stato preso e questo poteva significare solo una cosa: Erano stati scoperti.

Fu in quel momento che Baekhyun incominciò ad urlare. Si era appena reso conto che era tutto finito, erano andati, fottuti e questo era terrificante. Non era pronto a quello che sarebbe venuto dopo e che sapeva sarebbe accaduto, perché quando Jeon Mok veniva sfidato, non solo accettava la sfida ma si assicurava di vincere.

Passarono vari minuti in cui tutto quello che Baek percepiva erano i movimenti traballanti del furgone e i quegli uomini che parlottavano sottovoce, ignorando completamente il ragazzo che era steso sotto i loro piedi, con un bavaglio attorno alla bocca e delle manette che gli bloccavano i polsi. Uno di questi uomini stringeva tra le gambe le caviglie del biondo, impedendogli qualsiasi movimento, stringendo la presa ogni tanto, provocando dolore al malcapitato.

Quando finalmente il furgoncino si fermò, gli uomini si guardarono per vari minuti senza muoversi di un millimetro, poi quando udirono delle forti pacche alle porte posteriori del camioncino, l'uomo che stringeva le caviglie di Baek, si sollevò, mollando la presa e aprendo il portoncino, per poi afferrare il ragazzo per i piedi e farlo strisciare malamente fuori dal furgone. Afferrandogli saldamente le manette lo costrinse ad alzarsi, per poi spingerlo, fin davanti un basamento in mattoni. Gli fece scendere le scale, senza pronunciare una singola parola, per poi aprire il portoncino in ferro verniciato di verde e farlo entrare in una stanza completamente buia, per poi chiudere la porta alle sue spalle.

Per alcuni minuti, che a Baekhyun parvero un eternità, il ragazzo non riuscì ad udire nulla, se non il suo respiro pesante e lo sferragliare delle sue manette. L'ansia nel suo corpo aumentava sempre di più, così come il suo respiro che non faceva altro che farlo innervosire ancora di più, mentre tante, troppe domande si stavano formando nella sua testa. Dov'era Chanyeol? Perché lo avevano portato lì? E dov'era precisamente lì? Cosa gli avrebbero fatto?

One more night - VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora