13- Scommessa

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-Oh, si...O mio Dio. O mio Dio...Così- sento urlare dalla stanza accanto, per la seconda volta, la ragazza che Ste ha portato a casa per questa notte.

Mi giro e apro gli occhi, sempre più nervosa, fissando Ludo che sta cercando i tutti i modi di non ridere.

Dopo settimane sono riuscita a convincere mia madre a farla rimanere a dormire qui da Manuele. Peccato che sia venuta nel weekend, lo stesso periodo in cui la stanza di Ste diventa un centro di accoglienza per povere ragazze smarrite che non riescono a tenere le gambe chiuse.

-Deve essere fantastico a letto- commenta ridacchiando. Le tiro il cuscino a forma di Garfield che abbraccio durante la notte.

-Non dirlo nemmeno!-

-Io sto solo dicendo che se ogni volta che le ragazze che porta gridano così... Bhe, un motivo deve esserci-

Mugugno e mi tappo le orecchie. -Si grida anche per un film dell'horrore! Fallo smettere!-

Ludo scoppia a ridere e nella penombra della mia nuova stanza la vedo cadere dal letto. 

-Ben ti sta!-

Lei si rialza massaggiandosi la testa. -Ouch. Ha fatto male!-

-Così impari a pensare certe cose su Stefano-

-Ma se eri te che te lo volevi scopare dopo nemmeno mezz'ora che vi eravate conosciuti-

Merda. Ora non posso più replicare. Ha ragione e se accendessimo la luce vedrei quel suo sorrisino da "So di avere ragione".

-Ho sonno. Voglio dormire- borbotto girandomi e recuperando il mio cuscino.

-Io se avessi un futuro fratellastro del genere ne approfitterei. Da quanto non fai sesso? Lui sembra geneticamente programmato per farlo.-

Sento le guance andare a fuoco. -Da quando mi sono lasciata con Tony- sbiascico diventando subito di cattivo umore. -Ora mi lasci dormire?-

La sento sospirare ma appena provo a chiudere gli occhi i gemiti della gallina riprendono accompcapitolo?al rumore del letto che sbatte contro la parete.

Provo a coprirmi le orecchie e rimpiango il fatto che i nostri genitori siano così lontani e non sentano quello che accade al secondo piano. Cosa che ho scoperto a mie spese: i due piani sono completamente isolati acusticamente.

-Ora basta- sbotto alzandomi e mettendo le mie fantastiche ciabattone con la faccia da unicorco.

-Dove stai andando?- bisbiglia Ludo cercando di afferrarmi la mano.

Esco dalla mia stanza e stringendo i pugni vado a bussare alla porta della sua stanza. E con decisamente tanta violenza.

Sento dei rumori all'interno e poco dopo dei passi.
La porta si apre e mi trovo il torace nudo e leggermente sudato di Stefano a pochi centimetri al volto illuminato dalla luce della sua stanza.

Ha il fiato leggermente pesante e non riesco a impedirmi di guardare verso il basso.

-Cosa cazzo vuoi? Sono occupato- dice con voce rauca.

È occupato. Il bastardo è occupato!?

-Sei un...porco!- sbotto, passandomi una mano tra i capelli e guardandolo male. -Un dannato porco! Metti una museruola a quella tizia! Qui qualcuno sta cercando di dormire!-

Lo vedo allungare la mano e poco dopo un clic preannuncia l'accensione della luce.

Mi copro gli occhi per l'improvvisa luce e cerco di abituarmi il prima possibile.

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