15- Molto sexy, insomma

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Passo il weekend in camera mia a guardarmi film su Netflix mentre Mozart dorme sotto la finestra, il suo nuovo posto preferito.

Quando il lunedì torno da scuola invece di mettermi i leggings aderenti e la maglietta che secondo Ludo mi fa delle forme da invidia indosso i miei comodissimi pantaloni della tuta e la mia maglietta extralarge del Campo Mezzosangue.

Visto che dovrei fare i compiti di francese mi butto sul divano approfittando del fatto che non ci sia nessuno in casa.

Il lunedì sono tutti via, mia madre lavora fino alle sei e Manuele torna poco prima di cena. Mentre Stefano dipende, ma solitamente non è mai a casa prima delle quattro.

Ecco perché per poco non lancio i pop-corn che sto avidamente e molto sensualmente mangiando sul divano.

Mozart si è comodamente sdraiato sulle mie gambe e sto usando la sua pancia per appoggiarci la ciotola dei pop-corn. Non si è mai lamentato in proposito, quindi non lo considero sfruttamento di animali.

Dopo aver passato in rassegna ogni canale televisivo di Sky decido di passare su OnDemand e quando vedo il film "le pagine della nostra vita" lo scarico senza nemmeno pensarci.

-Diventerai una vecchia gattara- esclama Stefano apparendo accanto a me all'improvviso.

-Cristo!- sussurro portando la mano sul petto. Okay, il mio cuore batte in maniera spropositata ma è ancora nel petto. -Vuoi farmi venire un colpo!-

Lo vedo ridacchiare per poi togliersi la giacca e lasciarla cadere sulla poltrona. Le sue scarpe vengono lanciate e lui cade di peso dall'altro lato del divano.

-Cosa ci guardiamo?-

Assottiglio lo sguardo. -Io mi guardo le pagine della nostra vita. Tu non ne ho idea. La tele la guardo io-

-Ti ricordo che sei in casa mia. Quindi, la tele è mia- dice con un sorriso sfottente mentre si allunga a mangiare i miei pop con.

Alzo il dito medio. -Sei un coglione. Non mangiare i miei pop-corn, non sarò gentile come con la pizza!- dico a denti stretti ricordandogli la mia vendetta per aver mangiato le mie patatine al formaggio.

-Stronza-

-Bastardo-

-Stronza-

-Idiota-

Lui si acciglia, allungando le gambe e mettendole accanto alle mie sul tavolino. Se non avessi Mozart sulle gambe gli avrei tirato un bel calcio negli stinchi. -Ora mi spieghi perché dobbiamo guardarci questa merda di film?-

Mi giro di scatto e come unica reazione il mio gatto apre gli occhi e mi fissa.

Poi rimette la testa sulla mia pancia e torna a dormire. -Uno, chiama ancora orribile questo film e ti castro con la mannaia di là in cucina. Due, non è per niente orribile, è una bellissima storia d'amore. Tre, ho già detto che sono io a guardarlo. Tu puoi benissimo andartene!-

-Scommetto che lo hai visto almeno tre volte, e che ogni volta hai pianto-

-Sette, con questa- replico, evitando di dargli ragione sulla parte del pianto.

-Ma come cazzo fai? Non ti annoia?-

-La storia di Allie e Noah non può annoiare e se parli ancora invece che castrarri ti raso i capelli mentre dormi- lo minaccio ottenendo solo un suo sorriso spavaldo.

Prendo un cuscino e gli lancio quello. -Sei uno stronzo. E ora sta zitto!-

-Io non ho parlato! Sei tu che stai facendo tutto- protesta alzando le mani.

Decido di provare a ignorarlo e alzo il volume accarezzando Mozart.

Ogni tanto continuo a guardare verso Ste che si fa  sempre più vicino, mangiando i miei pop-corn mentre Noah sale sulla ruota panoramica.

-Ma seriamente! Ma dai Anna! È ridicolo!-

Mi giro talmente di scatto che questa volta Mozart decide di andarsene, il che è un bene perché tiene più caldo della coperta di pile. -È romantico, non è ridicolo! Ti vuoi stare zitto!-

Fa il gesto di chiudersi la bocca con le mani e poi torna ai miei pop-corn. Se mi interrompe ancora lo soffoco con quei cosi.

-Mi passi altri pop-corn?- domando, sperando di non sembrare troppo scorbutica.

Stefano alza le sopracciglia ma mi porge il sacchetti nuovo, dove prendo una manciata di quella droga al mais che mi costringerà a lavare i denti finito il film.

-Ma quindi il vecchio sarebbe Noah?- domanda, ormai a metà film quando c'è la scena nel cortile della casa di cura.

In qualche modo ci siamo avvicinati e l'unica cosa a separarci è la ciotola dei pop-corn che ho messo in mezzo.

-Si. E lei è Allie.- dico velocemente.

Lo vedo annuire e pochi secondi dopo si stiracchia, allungando le braccia dietro e facendo alzare leggermente la maglia. Non riesco a impedirmi di guardare il lembo di pelle senza sentire le guance andare a fuoco e la nostra scommessa echeggiarmi nella testa.

Non sarò io a cedere e non sarò nemmeno io a provocarlo, sicuramente non vestita in una maniera così sexy.

-Sono finiti i pop-corn- borbotto leccandomi le dita fatte di sale.

Lui sbadiglia appoggiando la testa sulla mia spalla. Sento il volto andarmi a fuoco e la combustione di ogni cellula che Stefano mi sfiora. -Non ho voglia di alzarmi. Tra quanto finisce?-

-Siamo a metà film- dico, senza volermi alzare nemmeno io. Non sono così vicino a Stefano da quella sera fuori dal locale e il mio corpo sta reagendo.

-Buona notte. Svegliami quando finisce- borbotta sistemandosi meglio e quando giro la testa mi ritrovo i suoi ciuffi biondi vicini agli occhi.

Con il cuore in gola che batte a mille provo a concentrarmi sul film ma la distrazione migliore e più grande con cui abbia mai avuto a che fare me lo impedisce.

E, senza nemmeno rendermene conto, sprofondo anche io nel sonno.

Ciao a tutti! Cosa ve ne parte di questo capitolo? Sto andando un po' a rilento ma vorrei chiedervi un po' di idee. Cosa vorreste che succedesse tra Stefano e Anna? Bizzarritevi con le idee😉

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