Continuo a pulire a spaccarmi le mani e poi la pelle per quale scopo?
Alla fine io ho solo visto cose schifose in questa scuola e dire che tutti gli altri ridono ancora. Però guardatemi ora che sto pulendo le scope una per una, e nessuno mi ha chiesto di farlo.
Non so nemmeno perché sono venuta qua a pulirle, forse sono talmente abituata a fare ste cose che farei prima a prendere il posto di Gazza. Potrei anche tornarmene nella mia stanza perché ho fatto tutto ciò che dovevo fare, ma non importa. Ho la faccia quasi completamente nera per colpa del lucida scope, sporca ovunque e chissà quanto puzzo. L'odore può essere nauseabondo lo ammetto, infatti quando dobbiamo pulire le scope con Madama Boom ci mettiamo una mascherina, però per me è come respirare ossigeno oramai.
Mi pulisco con le braccia, sono talmente abituata a non usare la bacchetta altrimenti mi raddoppiano le ore che non penso nemmeno a far apparire un rotolo enorme di fazzoletti.
Almeno ho avuto la decenza di appendere la mia giacca di pelle perché se si sporca butto giù la scuola due volte.
Avrò i pantaloni logorati perché devo appoggiare la scopa sul ginocchio e poi andarci pesante di forza e strofinare.
Ho solo saltato il funerale di Zoe, che sarà mai.
La stanza è buia c'è soltanto una piccola candela che illumina cosa devo fare, talmente sono sporca di nero che secondo me non mi si vede se si entra qua. Non ho mai alzato lo sguardo, alzo solo la mano per chiamare le varie scope e se le ho pulite tutte le ripulisco ancora di più, non ricordo più da quanto sono qua.
Certo che stare seduta con la schiena china mi farà diventare gobba però non posso essere bella per sempre.
E così è da sette anni che i miei occhi vedono solo scope da pulire, calderoni sporchi di ogni cosa, spaventi durante la ronda notturna e letame di Ippogrifo.
Beh ne ho fatte di peggio di punizioni però non voglio parlarne, voglio solo pulire e pulire.
Poi devo fare la guardia tra i corridoi, spostare le statue dato che si spostano da sole quelle stronze di pietra, mangiare un boccone dagli elfi domestici che a volte spuntano dal nulla e mi offrono i loro avanzi dato che mi vedono sempre a pulire. Posso sempre contare su di loro, però chi mi aiuta in sta scuola finisce nelle mie stesse punizioni quindi alla fine nemmeno i Grifondoro mi aiutano così tanto. Adesso sono tutti depressi figuriamoci, chi li schioda più dai loro dormitori.
E che farò appena uscirò da qui? Bella domanda.
Potrei offrirmi per mandare in pensione Gazza una volta per tutte, tanto se non mi sopportano qua figuriamoci nel mondo là fuori.
Ecco, ho starnutito.
Vabbè mi soffio il naso in un lembo della camicia sporcandomi ulteriormente la faccia di lucida scope e come se non fosse successo nulla di disgustoso continuo a pulire, a vedere se ogni singolo rametto della coda è al suo posto.
Premo gli occhi contro il braccio quando sono affaticati dalla poca luce che ho e continuo a lavorare. Farò pena tutto quello che volete, tanto faccio il culo a tutti comunque.
Mi accorgo dopo un bel pò che nella stanza ci sono delle piccole lucine, simili a lucciole, che volteggiano ed illuminano tutto. Non ho mai visto queste strane cose che fluttuano, magari i miei compagni sì ma io sicuramente stavo pulendo qualcosa in quei momenti.
Provo a toccarne una di luce ed essa cambia colore diventando rossa.
Ora che ho molta più luce posso finalmente vedere che ho dimenticato di lucidare una staffa della scopa che vergogna.
Riprendo subito a passarci sopra la crema nera sfregandoci le mani come se dovessi creare del fuoco. Che bello queste lucine mi stanno davvero aiutando.
-I tuoi occhi non hanno mai visto cose belle, vero?
Alzo lo sguardo ed eccolo là appoggiato al muro con la bacchetta tra le dita che mi guarda.
-Oh sì hanno visto le cose più belle del mondo.
Rispondo cinica continuando a pulire imponendomi di non alzare mai più lo sguardo e permettergli di parlarmi ancora.
-Tra pochi minuti è mattina Alicia.
Ti prego taci e torna a scoparti Hela.
-Già il Sole sorge ogni giorno che cosa curiosa.
Non mi sono nemmeno accorta di avere un sacco di schegge infilzate nella pelle delle braccia e delle mani, ecco perché intravedevo del rosso tra il nero del lucidatore. Tiro su col naso per non starnutire di nuovo e sono costretta a fermarmi quando vedo la sua mano posarsi sulle mie che stavano pulendo la punta della scopa.
Alzo lo sguardo per forza e lo guardo negli occhi, umani come se non fosse mai stato un demone parrucchiere.
-Smettila di pulire, nessuno ti obbliga a farlo.
Tolgo il mento appena cerca di metterci due dita sotto.
-Infatti l'ho deciso io quindi smamma che la tua Hela ha bisogno di farsi aprire la Camera dei Segreti da un basilisco.
Ridacchia un po' ed ecco che ci si rimette con sta magia odierna facendo sparire la scopa dalle mie mani senza muovere un muscolo.
-Non vedi come ti sei ridotta?
Sto già per mandarlo via con qualche bel calcio nei bolidi quando sussulto sentendo una sua mano accarezzarmi la guancia nonostante sia sporca di ogni cosa, penso pure sangue. Ho ricevuto solo schiaffi quando qualcuno avvicina la mano alla mia faccia, e sì anche da Zoe ma me lo meritavo.
-Si chiama carezza.
Passa la mano sul mio ciuffo che oramai non sta più in piedi talmente è sporco pure quello.
-Lo so non faccio pena come te.
Lui ghigna e si siede su una poltrona apparsa dal nulla accavallando le gambe, la bacchetta gira sulle sue dita ma lui non la tocca.
-Voglio avere un bel nome.
Inizia a caso.
-Beh sì anch'io lo volevo ma non puoi scegliere nulla sin dalla nascita.
-Alicia è un nome bellissimo invece.
Gli do un piccolo calcio sulla gamba.
-Ma stai zitto che hai già la Rogers.
Arrossisce.
-Ci hai visti?
Rido troppo perché è pure ingenuo il ragazzo.
-Una performance da dieci e lode direi!
Mi sporgo e continuo a toccarlo sulla spalla dandogli fastidio apposta.
-Dai dimmi che state insieme.
Continuo ad importunarlo mentre sbuffa roteando gli occhi.
-E va bene sì è la mia ragazza.
Gli faccio l'occhiolino dandogli un pugno sulla spalla.
-Hai capito il professore!
Mi ignora quando continuo a prenderlo per il culo e appena finisco gli argomenti ecco la sua risposta, guardandomi negli occhi e non avendo paura di sbottonarsi la camicia di qualche bottone facendo vedere di nuovo la collana e alcuni peli del petto.
Lo fa apposta, così apro la finestra dato che c'è caldo improvvisamente.
-Che nome vuoi darmi?*ecco qua. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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Expecto Patronum | Rdj | Teacher - Student
FanfictionDopo la Seconda Guerra Magica, Hogwarts vive un lungo periodo di pace dalla magia oscura. Nella scuola di arti magiche più famosa al mondo vivono due persone apparentemente destinate a non incontrarsi mai. L'insegnante di Difesa Contro Le Arti Oscur...