Bene fino ad ora non sta succedendo nulla di eclatante, stanno davvero facendo ripetizioni della materia.
Sì ma io non mi fido, nossignore.
Il professore è sempre gentile però vedo che Hela vorrebbe saltargli addosso ma si trattiene per paura di essere rifiutata.
Se mai mi darà contro quel tizio, potrò dire alla McGranitt che ha toccato un'alunna nel modo meno professionale possibile. Se ha così tanto a cuore la sua etica, allora perché lancia quegli sguardi pieni di chissà cosa appena Hela non lo vede.
Per sbaglio faccio rumore e mi pietrifico, vedo lui che guarda sospettoso proprio nella serratura dove sto guardando io, poi si rigira e torna a spiegare ad Hela cose che neanche ascolto.
Sono ferma su quel sedere sodo che posso fissare senza problemi.
Vedo che la tipa fa la finta affranta giusto per farsi mettere una mano sulla spalla e sentirsi dire cose dolci.
-Sei una ragazza molto intelligente Hela, puoi farcela.
Certo si stanno scambiando occhi a cuoricino lo vedo lontano un miglio.
Lei prende un bel coraggio e si avvicina a lui, non indietreggia, sospira spostandole i capelli col respiro.
-Io...
Ovviamente sul più bello deve arrivare quel maledetto Poltergeist a farmi saltare dallo spavento, così vedo il prof che si avvicina a pugni stretti verso la porta e corro dietro la prima colonna pregando il maledetto stronzo di non dire che sono qua.
-Chi c'è?
Tuona aprendo la porta mente premo la mano sulla mia bocca per non fare rumore, ma con gli occhi mando un sacco di suppliche al piccolo bastardo che sta già per parlare.
-Vattene via è ora di dormire!
Grida al Poltergeist che, stranamente, impaurito sparisce, cosa che non ha mai fatto dato che non da retta a nessuno, nemmeno alla preside.
Faccio la mossa astutissima di girarmi all'ultimo secondo così Hela riesce a vedermi appena prima che l'insegnante richiuda la porta.
-Cazzo, cazzo, cazzo!
Mormoro correndo scavalcando muretti e salendo le scale come mai in vita mia, perché ho già sentito la voce di quella maledetta dire di avermi visto. Tutta brava e perfettina e poi mi tradisce alle spalle. Ovviamente cosa può andare storto? Che appena torno al piano terra c'è una sorta di guerra civile tra Grifondoro e Corvonero.
Io giuro su tutto ciò che è sacro alla magia, che non ho nemmeno tirato fuori la bacchetta per colpire chiunque, mi sono solo ritrovata in mezzo ai due litiganti numerosi. E cosa accade? Arriva la McGranitt in pigiama con la bacchetta spianata per farsi luce che mi vede lì in mezzo come se fossi stata la prima a fare un passo avanti.
-Ravel hai davvero toccato il fondo.
Eddai non è possibile.
-No le giuro non ho fatto niente, sono solo...
-Scommetto che ha ideato lei tutta questa baldoria!
Grida uno dei Corvonero tutto bagnato grazie alle biglie scoppiettanti, e non riesco a nascondere un piccolo sorriso che ovviamente la preside decifra come la chiave della verità.
-Tutti a dormire, meno venti punti ad entrambe le casate, trenta al Tassorosso.
Non mi lasceranno più entrare nella Sala Comune lo sapete vero?
I Grifondoro si riuniscono tipo calca attorno alla preside per spiegarle la verità, almeno loro mi difendono, ma lei li minaccia che se non se ne tornano a dormire toglierà altri venti punti. Zoe mi passa di fianco con tutti i capelli scompigliati, mormorando un mi dispiace e io la ignoro completamente.
Appena la McGranitt si avvicina non si lascia intenerire dai miei occhi ora di un azzurro quasi bianco, lucidi per le lacrime.
-Sì va bene mi dia la punizione e basta.
Sbotto guardandola negli occhi mentre trattengo tutto dentro di me, come sempre.
-Ravel sei a tanto così dall'essere espulsa, adesso dovrai pulire non solo tutta la biancheria della scuola, ma pure le uniformi dei professori. E poi dovrai pulire i calderoni di pozioni dal muco d'orco usando soltanto spugna e secchio.
Sbuffo e la supero incamminandomi verso il lago dove sono già apparse le robe da pulire.
-Va bene.
-La prossima che fai ti rispedisco a casa!
Mi grida da dietro e continuo a camminare con una faccia più arrabbiata di Piton nel suo quadro.
-Va bene.
Ripeto e arrivo al lago, vedendo una montagna di cose da pulire.
Sospiro rabbrividendo vedendo il mio respiro come condensa, mi siedo sul masso più vicino all'acqua ed inizio a pulire a mani nude strofinando i vestiti sul sapone e poi immergendoli in acqua. È il mio passatempo questo, proprio il mio preferito, soprattutto quando sento grida di festa provenire dalla scuola in occasioni di piccole festicciole. È davvero bello stare qua, in mezzo al nulla, e vedere cose orrende spuntare dall'acqua tipo le sirene che tentano sempre di rubarmi i vestiti che lavo.
Non parlo la loro lingua, ma a forza di stare qua ci ho fatto amicizia.
-Siete proprio belle come la Umbridge voi.
Commento appena due di loro spuntano dalla superficie e mi fissano curiose.
Tutto tranquillo finché riesco a pulire metà dei vestiti, ho le mani piene di calli, ma come sempre posso anche morire e qua nessuno piangerebbe tranne Zoe.
Capisco di essere nella merda quando le due sirene improvvisamente scappano velocemente, e vedo delle creature della Foresta Proibita correre sulla riva scappando dall'altra parte anche se non possono, infatti si disintegrano appena superano il confine. Lascio la tunica che stavo lavando e mi giro cercando di capire se c'è qualcosa in questo schifo di buio.
Tiro fuori la bacchetta appena vedo, anzi sento dei sospiri pesanti avvicinarsi ma nessuna figura che li accompagna.
Mi sto cagando addosso dalla paura? Ovvio che sì!
Preparo uno Stupeficium sulla punta della bacchetta, ma un qualcosa che brilla di azzurro e nero mi si scatena contro facendomi cadere in acqua. È come una colla, si sta attaccando a me, entra nella mia bocca, nelle fessure degli occhi e cazzo mi sento morire sul serio.
Mi dimeno, tengo lontana quella che sembra la faccia di sta cosa informe con il braccio, sento come migliaia di morsi ovunque e quasi svengo vedendo del sangue uscire praticamente dappertutto.
Riesco ad afferrare la bacchetta che stava scivolando e colpisco sto coso ripetutamente finché con tutta la disperazione lancio un Avada Kedavra e riesco a farlo fuggire. È la prima volta che uso quel tipo di incantesimo, non mi è mai capitato prima di usarlo senza pensarci.
Perdo sangue dal collo, e sanguinare in questo lago è una pessima idea perché abbiamo anche noi i nostri squali.
Provo a tornare su con un incantesimo ma la bacchetta fa lampeggiare qualche magia e poi diventa come spenta.
Ecco perché odio questo posto.
Alla fine vengo salvata dalle due sirene che mi riportano a riva, mi dicono qualcosa che non capisco e poi tornano da dove erano venute.
Io così non posso alzarmi, tengo la mano sul collo e guardi i miei abiti sbranati come se mi avessero attaccata cento lupi mannari.
-A..a...
Non riesco a formulare la frase, solo a lanciare un sassolino per farmi sentire da Hagrid che attirato da questo casino è uscito dalla casetta.
Sputo acqua mista a sangue quando il semi gigante mi raggiunge assieme al cane Thor.
L'unica cosa che so di quella sorta di mostro è che aveva due occhi. Due occhi umani.*eccone un altro. Commentate e votate altrimenti vi crucio...*
Qua da Shinimal è tutto
Al prossimo capitolo.
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Expecto Patronum | Rdj | Teacher - Student
FanfictionDopo la Seconda Guerra Magica, Hogwarts vive un lungo periodo di pace dalla magia oscura. Nella scuola di arti magiche più famosa al mondo vivono due persone apparentemente destinate a non incontrarsi mai. L'insegnante di Difesa Contro Le Arti Oscur...