Capitolo 9

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Harry's pov.

"Lila io davvero credo che tu sia la cosa più bella che mi sia mai capitata" con estrema facilità riesco ad esalare quelle parole.
È possibile che qualche altra ragazza riesca a farmi battere il cuore dopo Charlie?.
Guardo le sue labbra socchiudersi e la voglia di assaggiarle, baciarle accresce in me.
Sono completamente assolto in esse quando perdo il controllo di me stesso.
Mi avvicino a lei e sorprendentemente la bacio.
Ho baciato molte ragazze così da assaggiare sapori diversi, labbra diverse ma mai sono state come quelle di Lila.
Così morbide al gusto di fragola e così piene, la bacio e il mio corpo si elettrizza alla sola idea di aver appena assaggiato qualcosa di così proibito come la sua bocca.
Lei vuole questo bacio, il bisogno è dentro il suo corpo e si sta liberando proprio come il mio.
Non riesco ad allontanarmi ma è tutto ciò che vorrei fare adesso.
Il ricordo di Charlie mi divora l'anima e mi uccide, è come se la stessi tradendo e non posso e non voglio fargli questo.
L'ho già tradita andando a letto con molte altre ragazze ma non ho mai lasciato che i miei sentimenti facessero parte di quei momenti eppure adesso lo stanno facendo e sono forti.
Il mio cervello mi sta urlando di interrompere questo bacio per Charlie ed è proprio quello che sto facendo.
Mi sono allontanato.
Ci guardiamo dritto negli occhi. Nei suoi vedo tanta paura e felicità, due emozioni che non stanno bene insieme, ma soprattutto tante domande a cui io non posso ancora rispondere.
La sua mano si allontana da me ed entrambi rimaniamo in silenzio in modo che i nostri respiri si regolarizzino.
L'imbarazzo è tagliente e teso a tal punto che niente e nessuno potrebbe intaccarlo.

"Non avrei dovuto farlo" dico frustrato  portandomi una mano tra i riccioli.
Le sue sopracciglia si incurvano e so che sta pensando che tutto questo sia strano.
Vorrei tanto darle  una spiegazione ma semplicemente non saprei cosa dirle.

"Non importa" mi rassicura accarezzandomi la spalla.
Quel suo tocco scatena un vortice vertiginoso nel mio stomaco e mi spaventa.
Mi spaventa perché solo una volta ho provato questa sensazione in vita mia, quando mi toccava Charlie.

"No, è stato un fottuto errore ed è stata solo colpa mia" mi alzo dal cofano della macchina ed urlo tirando un pugno sulla superficie rossa.
Lila si ritira e lascia che un urlo spaventato le sfugga dalle labbra.
Inizia a tremare e solo ora mi rendo conto di come posso essere passato da mostro davanti ai suoi occhi.
Mi faccio paura e voglio solo stare da solo, devo prendere le distanze da lei.
È per il mio bene e per il suo soprattutto.
Noi non potremmo mai essere due amici fino a quando la nostra amicizia non avrà dei contorni solidi e ben marcati.

"Dovremmo andare" dico ingoiando il groppo in gola. Mi riconpongo e lei annuisce.
Si siede al posto del guidatore ed io a quello del passeggero.
Arriviamo fino all'officina e si ferma.
Il viaggio è stato silenzioso ed imbarazzante.
Scendo dalla macchina, senza proferire parola, e sbatto la portiera più del dovuto.
Entro dentro l'immobile, entro dentro la stanza dove qualche ora fa avevamo pranzato e inizio a tirare calci ai cartoni del cibo e rompo il vetro della bottiglia di birra.
Ho combinato un fottuto casino.
Inizio a piangere e ad urlare tirando dei cazzotti  sul muro.
Non dovrei lasciare che una ragazza possa controllarmi a tal punto.
Non mi  posso permettere di soffrire nuovamente.

LILA'S POV.

Apro violentemente la porta della mia stanza e la richiudo nella stessa identica maniera lanciando la borsa su un punto indefinito della stanza.
Con passi veloci e decisi mi avvicino al comodino vicino al mio letto ed estraggo il cilindro arancione con dentro le pillole e le lascio scivolare sul palmo della mia mano  ingoiandole cinque.
Porto la testa all'indietro e prendo un respiro profondo.
Immediatamente i miei ricordi si trasformano in una coltre di nubi indecifrabile facendo si che ogni mia emozione negativa si annulli.
Voglio svagarmi questa sera, voglio essere libera e senza pensieri.
A passi veloci mi avvicino all'armadio ed estraggo un abito nero in pelle, stretto lungo il mio corpo e lungo fino a metà coscia.
Mi trucco contornando i miei occhi azzurri con uno smoky eyes nero e un filo di mascara.
Mi guardo allo specchio e sono soddisfatta dell'immagine riflessa.
Mi metto le mani ai lati della testa ed inizio a scuoterli.
Prendo una piccola pochette ed esco dalla mia stanza. Salgo in macchina e guido fino alla discoteca più vicina.
Parcheggio lungo il marciapiede che affianca il Green Light ed esco dalla vettura chiudendola a chiave.
Entro in discoteca e l'odore di alcool mi manda in estasi e la musica vibra in tutto il mio corpo.
Mi avvicino al bancone e mi siedo su uno sgabello.
Ordino un Bloody Mary e aspetto che il mio cocktail mi sia servito.
Il barrista mi fa scivolare il bicchiere pieno di liquido rosso sotto il mio naso ed inizio a sorseggiare un pò.

"Vieni a ballare con me" un ragazzo si affianca a me e poggia un braccio sul bancone.
Lo guardo ed immediatamente dopo torno a bere la mia bevanda.

"Vieni a ballare con me" ripete sorridendo. Mi convinco a voltarmi e lo guardo mentre mi rivolge un ampio sorriso.

"Perché dovrei?" chiedo con sfida.
Lo guardo attentamente e mi rendo conto di quanto sia bello.
Ha gli occhi celesti e i capelli biondi.
Il suo fisico è abbronzato e tonico sotto la maglietta bianca che indossa.

"Perché una bella ragazza come te non dovrebbe stare da sola" se non avessi ingoiato cinque pillole mi sarei sentita lusingata dal suo complimento ma rimango indifferente ed impassibile.

"Sai che ti dico, hai ragione" mi alzo velocemente dallo sgabello e gli prendo la mano portandolo nel centro della pista.
Mi cinge dalla vita e mi avvicina facendo aderire così i nostri sessi.
Una scarica di adrenalina mi percuote ed inizio ad agitare i fianchi muovendomi sensualmente a ritmo di musica.
Il ragazzo fa scivolare le sue mani lungo tutto il mio corpo e mi bacia.
Le sue labbra sono completamente insignificanti a contatto con le mie.
Nessuna emozioni si è scaturita durante quel contatto ed è meglio così perché fino a quando non ci sono i sentimenti non si rischia di soffrire.
Avvolgo le mie mani sul suo volto e lo avvicino maggiormente.
Ci stacchiamo in modo da poter prendere fiato e lui allarga le sue labbra in un sorriso.
Mi porta in una stanza buia e con un odore acreo che aleggia nell'aria.

"Voglio toglierti questo vestito di dosso" esala vicino al mio orecchio.
Le sue parole non mi colpiscono minimamente, il sesso sembra l'unica via di fuga in questo momento.

"Allora fallo" finisco di parlare e lo bacio avidamente. Fa scivolare la lampo fino in fondo  fino a rimanere in in intimo.
Entrambi rimaniamo nudi sopra il letto.

Non Cambiare Mai (Harry Styles) #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora