Il Test...

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I suoi occhi, ma com'è possibile.

Anche gli altri sono incantati.

Stiamo tutti guardando i suoi occhi blu celo come sempre, ma con cinque pallini bianchi collegati da una sottile linea.

Sono bellissimi...

Pegas ci guarda male:" Ma che vi è preso a tutti e tre?"

Nessuno risponde, siamo troppo persi nei suoi occhi.

" Ma ti sei visto? Non avevo mai visto niente del genere!" Pen è stupita e si avvicina a lui per guardarlo meglio.

Io sono ancora pietrificata e sto stringendo non so quanto forte la mano di Idrus.

Spero di non fargli male, ma non posso farne a meno! Stringerla mi dà un senso di calma, mai provato prima.

Pegas è ancora un po' frastornato, ma cosciente.

Solo ora il suo sguardo si posa sui miei occhi e lì si ferma.

Come incantato si alza dalla sedia e si avvicina.

Ma non smette mai di fissarmi. Dopo un po' sposto lo sguardo e stringo ancor più forte la mano di Idrus e lui ricambia.

Pegas è a pochi centimetri dal mio volto.

Poi con la mano mi alza il mento. Il mio cuore inizia a battere a mille.

Mi mette una mano tra i capelli giocandoci un po', ma continuando a guardarmi negli occhi. Poi mi si avvicina.

Sta cercando di riempire tutto lo spazio che c'è tra di noi.

La mano che prima aveva sotto il mio mento se la porta dietro la mia schiena e mi stringe a se.

Io sento il suo respiro e lui sente il mio.

Siamo sempre più vicini...quando lui mette le sue labbra sulle mie.

Io non so che fare, ma le sue labbra sono così morbide, così calde, ma...non lo so, mi sembra ancora troppo presto.

Iniziò a stringere fortissimo la mano di Idrus sperando che faccia qualcosa, ma lui è immobile impassibile.

Sto praticamente uccidendo la mano di Idrus ma lui sembra che non se ne accorga, è immobile.

Solo Pegas lo nota e si scosta.

Il brivido caldo che avevo prima è scomparso e al suo posto è arrivò un brivido freddo, ma non piacevole come quando sto con Idrus, ma gelido.

Pegas rimane a fissare le nostre mani e dice:" Sono un'idiota!"

E poi esce sbattendo la porta.

Io sto ancora assimilando.

La mia mano è ancora stretta a quella di Idrus e non so se la staccherei, ma Pen lo fa al posto mio e inizia a blaterare qualcosa a Idrus.

Ma io non li sento.

Ora il brivido freddo ma piacevole che mi riempiva metta corpo è scomparso e ha lasciato posto al gelo.

Io esco dalla stanza e inizio a correre per il corridoio cercando Pegas.

Non ci metto molto ha trovarlo.

È appoggiato al muro ed ha le mani sulla faccia.

Io un po' esitante vado verso di lui e mi posizione di fronte.

Metto le mie mani sopra le sue.

Lui le toglie bruscamente e mi fissa negli occhi, quegli occhi di cui fino a pochi secondi fa ero incapace di staccarmi, ma ora vedo solo dolore e lacrime cacciate via e questo è colpa mia.

The Light in your eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora