Prologo

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Un anno prima...

Mi sveglio accecato dalla luce del sole, rendendomi conto di essere da solo nel letto.
Conoscendola sarà in bagno o a sfogare la rabbia in palestra.
Troppo è stato detto questa notte, perché lei possa passarci sopra.
Mi stiro pigramente, alzandomi e bussando alla porta. Nessuna replica, via libera.
Faccio ciò che devo, dandomi anche una sistemata.
Farmi vedere in questo stato da Curtis e Janine non è la cosa migliore. Già il fatto di uscire dalla sua camera, se venissi beccato, potrebbe rivelarsi un enorme problema. Da cui ne scaturirebbero delle discussioni infinite, con la conseguente alzata di testa, sia da parte mia che di mia sorella.
Apro in silenzio la porta. Altrettanto silenziosamente me ne vado in camera mia, tirando un sospiro di sollievo per non essere stato beccato.

Mi vesto, dopo aver fatto le coccole a Zam, preparandomi ad affrontarla.
"Sarà dura farmi perdonare, stavolta, scricciolo. Tua zia sarà furibonda." Il suo miagolio mi conforta, è dalla mia parte, come sempre.
Cerco il portafogli, ma è altro che il mio sguardo cattura.
Sul comodino, sopra il mio libro preferito, la collanina che le regalai. Il cuore si ferma per un secondo. Se è arrivata a tanto, delle semplici scuse non basteranno, neppure un po'.
La prendo rimettendola in tasca. La terrò con me fino a che le cose non si appianeranno.
Lancio una seconda occhiata, giusto per essere certo che non abbia nascosto un serpente velenoso. Ne sarebbe capace.
Nessun serpente, per fortuna.
Ma qualcosa che spunta fuori dalle pagine del libro.
L'angolo di una busta da lettere.

Apro il libro e il cuore stavolta smette davvero di battere.
La lettera ha come intestazione il mio nome.
Siedo sul letto e con mani tremanti la apro.
Leggo il suo contenuto, con l'orrore e il dolore che aumentano dopo ogni parola.
Mi ha lasciato, se ne è andata.
A causa di ciò che è quasi successo, per colpa di ciò che le ho detto. Un attimo prima di spezzarmi definitivamente, riesco a formulare un pensiero: mai nella vita, neppure da ragazzo, ho sofferto così. Neppure il sapere di non essere stato voluto dai miei genitori mi ha fatto così male.
Zam si struscia contro di me, cercando di infondermi amore e calore. Ma per me, adesso, non c'è nulla di tutto questo. C'è solo un vuoto così grande e profondo, da farmi sprofondare al suo interno.
Lascio che tutto il malessere fuoriesca, ho imparato a caro prezzo che cosa comporta reprimere i sentimenti.
Mi lascio andare, facendomi travolgere da tutto.
Una volta riacquistata la necessaria lucidità, vengo sopraffatto da una folgorazione.
C'è una sola persona al mondo che può aiutarmi. L'unica di cui mi fido, l'unica a cui posso chiedere aiuto.

SIAE Broken Love 2- Harper High Series SU AMAZONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora