Una proposta inaspettata

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"Devi proprio spiegarmi come riesci a trovare così facilmente un tavolo, all'ultimo minuto." Sono sconcertata. Siamo in uno dei più famosi ed eleganti ristoranti della città, ma lui è riuscito a trovare comunque un tavolo appartato per due.
"Trucchi del mestiere, tesoro. Avere dalla propria parte uno stimato e cazzuto avvocato, dà sempre buoni frutti."
Scherza, facendo una buffa espressione.
"Come sei pomposo..." sto allo scherzo.
"Seriamente, la sorpresa la vuoi adesso, oppure aspettiamo il dolce?" Mi prende in contropiede, con questa domanda.
"Dipende da che sorpresa è, se mi guasterà l'appetito."
Lo osservo da sopra il bordo del bicchiere. Non mostra alcuna emozione.
"Capisco. Deciderò io per te, dunque." Mette la mano all'interno della giacca, tirandone fuori una piccola scatolina di velluto nero.
Quasi mi strozzo col vino.
"So che cosa ti passa per la testa. So che non hai dimenticato del tutto. Ma devi andare avanti e io ti amo.
Costruiamoci una vita insieme, io e te, vuoi?" Evita le solite parole di rito.
Ma io sono ancora sotto shock, non so che cosa replicare.
Stare assieme è un conto, sposarsi è un altro.
"Storm, io..." alza la mano e mi ferma.
"Non dobbiamo farlo nell'immediato.
Ci prenderemo tutto il tempo che ti serve. Intanto, però, potremmo andare a vivere insieme.
È da un anno che stiamo insieme, le cose vanno comunque bene.
Siamo in sintonia, leghiamo molto, anche sotto l'aspetto fisico.
Direi che il momento è maturo, per dare una nuova direzione alle nostre vite, non trovi? Restare ancorata al passato ti fa solo male.
Certo, non ti chiedo di cancellarlo con un colpo di spugna, ma di trattarlo per quello che è: passato."
Rifletto attentamente, non ha del tutto torto. Sono volutamente rimasta incastrata in una situazione che non ha vie d'uscita. Non posso cambiare lo stato dei fatti, tanto vale andare avanti.
"Accetto l'anello e la convivenza.
È quello che mi ci vuole adesso, per lasciarmi tutto alle spalle. Ma per quanto riguarda il matrimonio ho bisogno di tempo.
Devo metabolizzare il tutto e uscirne." Voglio essere chiara.
"Certamente. Faremo come vuoi tu." Mi prende la mano ed infila l'anello, bellissimo e molto costoso, al mio anulare.
Poi fa un cenno al cameriere, che si affretta al nostro tavolo, portando una bottiglia del migliore champagne.
"Sei sicuro di te, a quanto vedo. Non dovrebbe stupirmi la cosa."
Mi riferisco al fatto che avesse programmato tutto, certo di una mia risposta affermativa.
"No, è solo che ci speravo. E comunque, ti conosco da che sei nata, un po' ho imparato a capirti."
È al settimo cielo. Io un poco meno. Non mi dispiace stare con lui, ovviamente, ma...
Scaccio questi infausti pensieri, decidendo che è il momento di reagire ed abbandonare le vecchie e brutte abitudini.
Prendo un respiro, mi stampo in faccia un sorriso e alzo il calice.
"A noi. Che la vita ci porti solo cose buone."
I cristalli si toccano appena, ci guardiamo negli occhi mentre beviamo.
"Lo vuoi ancora il dessert?"
Anche io ho imparato a conoscerlo. So che vuole andare via, per festeggiare nella sua camera da letto.
"No, voglio andare a casa." Lo sguardo che gli lancio è palese.
Si alza, venendo a scostare la mia sedia, mi prende per mano andando a pagare.
Scambiamo due parole col proprietario, usciamo e saliamo in auto, dirigendoci verso casa sua.
Quella che, tra poco, diventerà anche la mia casa.

***

I vestiti volano per terra, come fossero passati dentro ad un tornado.
Le sue mani mi afferrano da sotto il sedere, facendomi aderire al suo corpo. Balza sul letto, distendendosi sopra di me, dandomi dei baci su tutto il collo.
Chiudo gli occhi, per mascherare quello che provo. Un tiepido fuocherello, in confronto a... Dimitri.
Si mette in ginocchio, facendomi scivolare le mutandine.
"Guardami, Luna." Obbedisco alla richiesta, e magicamente lui appare al posto di Storm.
Tutto cambia: le fiamme divampano, perdo il controllo e lo afferro, tirandolo su di me.
Con una spinta mi penetra, facendomi raggiungere il paradiso.
"Ti amo." Ed è questa frase che spezza la magia.
Torno in me, rendendomi conto della realtà. Ma devo continuare la recita, altrimenti se ne accorgerà.
Mi muovo assecondando il suo ritmo. Mi bacia, appropriandosi della mia bocca come fosse una sorgente di vita.
Il senso di colpa si fa strada in me, come ogni volta che mi concedo a lui. Lo sto ingannando e non mi piace. So bene cosa si prova ad essere beffati dalle persone di cui ti fidi.
Non lo merita, è un brav'uomo e mi ama.
Metto da parte tutto, concentrandomi su di lui, glielo devo.
Gli accarezzo la schiena, emette dei gemiti di piacere.
Continua a spingersi in profondità, quasi a volermi riempire. A voler riempire quel vuoto che ho dentro. Il buio nell'anima, lo chiamo io.
Aumenta ancora la velocità, so che sta per venire, così intreccio le gambe dietro i suoi fianchi, affinché sia agevolato nel movimento. Spinge ancora e si riversa dentro di me, mentre io fingo un orgasmo che non ho avuto.
Mi sento ancora più sporca e spregevole. Ma non riesco a togliermi di dosso la sensazione di stare tradendo lui, il mio amore.
Mi scende una lacrima, la asciugo prima che possa vederla e mi stampo in faccia un'espressione soddisfatta.
"Stai bene?" Chiede, accarezzandomi i capelli.
Mi si stringe il cuore. Ho sempre destato le bugie, ed ora ne sono un cumulo io stessa.
"Sì, mai stata meglio." È così che devo rispondere.
"Pensavo... perché non iniziamo da questo fine settimana a portare le tue cose nel mio appartamento?"
È una richiesta ragionevole, devo solo trovare la forza di accettare.
Lo guardo negli occhi, trovandoci solo amore e calore.
"Certo, è un'ottima idea. Incomincerò a preparare gli scatoloni già da domani sera."
Sorride felice.
Ricambio, mettendoci tutto l'impegno possibile.
"Mi faccio una doccia. Aspettami eh, non scappare." Scherza.
"E dove vuoi che vada, è anche casa mia questa!" Lo prendo in giro.
Scoppia a ridere, chiudendosi in bagno.
Ed io, finalmente sola, crollo.

SIAE Broken Love 2- Harper High Series SU AMAZONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora