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Vendetta

Lo avevamo previsto. Sapevamo, nel nostro cuore, che sarebbero stati lì ad aspettarci.
Non appena mettiamo piede in casa, nella vecchia casa, ci dirigiamo nel soggiorno. Tutto è iniziato da lì, tutto vi finirà.

"Come volevasi dimostrare, eh, sorellona?"
"Certo, ti pare mai che queste due sanguisughe avrebbero mollato la bella vita, gli agi, senza combattere?
Come sono prevedibili!" Ci beffiamo di loro, con disprezzo.

"Attenta a come parli, stupida ragazzina." Interviene Liver, avanzando di un passo.

"Stai attento tu. Non sei niente, non hai niente e mai ne avrai.
Neppure la tua stupida moglie ha qualcosa. Solo la carità che avete ricevuto in questi anni." Mio fratello non si fa intimidire e colpisce nel segno.

"Come osi, piccolo pezzo di merda!" Lo aggredisce Curtis.

"Oh, oso eccome. Sarò anche un piccolo pezzo di merda, ma in questo momento detto legge io.
Sei dovuto ricorrere ai mezzucci, per ottenere il potere. Sei talmente incapace e inetto, che perfino mio nonno ha preferito lasciare tutto a due bambini, piuttosto che a te. Ti ha costretto a sposare quella, che è la tua degna compare. Una donna fredda, vuota e totalmente incapace, sia di fare la moglie che la madre. Se non plasmando mia sorella. Tipico delle perone che non valgono niente, che se la rifanno con chi è più debole ed indifeso.
Sei una puttana, una donna inutile."

Wow, che grinta! Bravo Gem, penso tra me e me.

"Bene. Ora che il mio fratellino si è sfogato, andate via. Questa casa e tutto il resto non vi appartiene più. Voglio proprio vedere come ve la caverete, senza un soldo e senza nessuno che vi dia una mano.
A proposito, neppure il sedicente Storm vi potrà tirare fuori dalla merda in cui siete. Mi sono personalmente assicurata di farlo radiare. Siete soli, com'è giusto che sia."
Sono nel mezzo della stanza, tra loro e mio fratello.
"Luna, ti prego, ascoltami." Janine ci prova, ma non ho nessuna intenzione di ascoltare le sue inutili chiacchiere.

"No. Ti sono stata a sentire anche troppo. Adesso è il tuo turno: mi hai messa al mondo, ma non sei mia madre. Tu non sei nulla per me. La mia sola famiglia sono Dimitri, i miei amici e mio fratello. Né tu, né lui, contate qualcosa. Siete come una zavorra, che una volta sganciata ti dona la libertà.
Sono felice che tutto sia venuto fuori, finalmente posso recidere in toto questo velenoso legame che ho con te. Ma prima di buttarti fuori a calci, voglio sapere chi è nostro padre."

Lei sbianca, come minimo ha avuto una storia col giardiniere e se ne vergogna.
"Non posso, io non te lo posso dire, ti distruggerebbe."
Le scoppio a ridere in faccia.
"Arrivi tardi, Janine. La mia vita è già stata distrutta. Ma come vedi, sono ancora in piedi, più forte e incazzata che mai. Non avrò pace fino a che non vi vedrò sanguinanti, in rovina e indifesi, come era lui.
Adesso, dimmi quel nome, o aggiungerò questo ostracismo alle cose da farti pagare." La minaccio come mai fatto prima.
Le lacrime scendono, trema da capo a piedi, ma non mi incanta.
"Smettila! Non ti crede più nessuno.
Hai fatto le stesse sceneggiate quando mi hai rifilato quelle cazzate su Dimi.
Finiscila immediatamente, apri quella boccaccia e Dì QUEL CAZZO DI NOME!"

Perdo la testa del tutto, troppo stanca di tutte le pantomime che mi ha regalato.

"Lib, non sta fingendo. Lo posso sentire."
Sussurra Gemini al mio orecchio.
"Non ti ci mettere pure tu." Gli rispondo male, ma so che capirà.

"Non sta mentendo, dice il vero." La voce di Storm, dietro le nostre spalle.
"Fuori, vattene da casa nostra!" Lo rimbecco.
"Andrò via, lo farò, ma prima devi sentire tutto. Tutta la verità. Mi hanno radiato, ma io non ho colpa. Curtis è l'artefice di tutto. Janine è innocente. Lui ha orchestrato ogni cosa, non appena ha scoperto la verità. Non è stato tuo nonno a costringerlo a sposare tua madre, ma è stato lui, minacciando di divulgare la verità e creare uno scandalo."