Grace's pov
Sento il campanello suonare insistentemente e spengo la tv, per poi andare a rispondere al citofono.
-Sì?- chiedo -Chi è?-.
-Grace- sento una risata in sottofondo - sono Umberto, sono con Nicolò. Ci fai salire?-.
Lancio uno sguardo veloce dell'orologio e mi rendo conto che è quasi l'una. Che ci fanno qua a quest'ora, sopratutto con Nicolò ubriaco?
-Salite- apro il portone -ma fate piano, o i condomini si lamentano-.
Sento un "ok" accennato e poi dei fruscii, segno che stanno entrando nel palazzo.
Apro la porta del mio appartamento e poco dopo sento l'ascensore fermarsi e delle risate provenire dall'interno, segno che sono loro.
-Grace- sento chiamare il mio nome e, le porte dell'ascensore si aprono, rivelando i due ragazzi.
Nicolò cammina verso di me, barcollando, e mi stampa un bacio casto sulle labbra, inaspettatamente.
Io sgrano gli occhi e lui entra dentro casa mia, ridendo.
-Ciao Grace- mi saluta Umberto, raggiungendomi - scusa l'ora, ma Nicolò voleva venire a tutti i costi.-.
Annuisco confusa e faccio accomodare Wayne dentro casa, per poi raggiungerlo.
-Allora, Nicolò- esordisco mettendomi davanti a lui, che si è accomodato nel divano -perché siete qua?-.
-Perché tu- mi indica ridendo -devi starmi lontana-.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo. C'era bisogno di venire qua per dirmi questo?
- Ok, lo so.- mi siedo accanto a lui -L'ho ricevuto, ma ora tu vai a casa-.
Lui scuote la testa in segno di negazione e io lancio uno sguardo a Umberto che per tutta risposta scrolla le spalle.
-Dimmi qual è il problema, Nicolò- in questo momento mi sembra di parlare a un bambino -dimmelo-.
-Sei bellissima- allunga la mano verso me e mi accarezza dolcemente i capelli - lo sai?-.
Sento il cuore andare veloce e lancio ancora una volta uno sguardo ad Umberto, che ci sta osservando attentamente, con uno strano sorrisino stampato sul volto.
-Vai Nico- allontano la sua mano dal mio viso - domani avrai un mal di testa terribile-.
-Ma io voglio dormire con te- si lamenta -nel letto con te-.
Il cuore accellera ancora di più e io mi alzo in piedi, guardandolo stranita.
-Umberto- mi giro verso di lui -è meglio che andiate-.
Lui annuisce comprensivo, mentre Nicolò scatta in piedi e si avvicina a me.
- Non mandarmi via- appoggia le sue mani sui miei fianchi e le sue labbra nell'angolo della mia bocca, e rimane fermo così per qualche secondo.
-Perché Nicolò?- aggancio i suoi occhi - Non voglio che ti prendi gioco di me-.
-No- alza le mani in aria, in segno di resa -giuro che non ti sfioro. Voglio solo dormire con te-.
Ci penso attentamente e incrocio lo sguardo speranzoso di Wayne, così annuisco.
-Va bene, Nicolò- sospiro -puoi stare qua, ma se allunghi le mani te le taglio-.
Lui scoppia a ridere e io reprimo un sorriso. Perché mi fa così piacere il fatto che resterà a dormire qua?
-Allora la mia presenza non è più necessaria- Umberto si avvia alla porta -divertitevi-.
Esce dall'appartanento velocemente e sospiro, lasciando perdere il suo tono malizioso e divertito.
-Forza Nico- lo invito ad alzarsi, visto che è crollato di nuovo nel divano - andiamo a dormire-.
Annuisce debolmente, visto che è praticamente addormentato, e mi segue fino alla camera.
Sollevo le coperte e lui si corica immediatamente, così io alzo gli occhi al cielo.
-Le scarpe almeno puoi toglierle?- chiedo scocciata, ma lui non mi dà retta, così gliele tolgo io.
-Dai Grace- ride - vieni a dormire e smetti di essere così noiosa e attenta a tutto, per un attimo-.
Mi sdraio accanto a lui, con imbarazzo, mentre lui cinge la mia vita con le sue braccia.
Mi irrigidisco all'istante e lo sento ridere.
-Rilassati- sussurra al mio orecchio -buonanotte, palla al piede-.
Sorrido automaticamente, senza capirne il motivo e cerco di rilassarmi, proprio come ha detto lui.
Il suo respiro si fa regolare in poco tempo, segno che si è addormentato, e anch'io mi lascio andare tra le braccia di Morfeo, cullata dal suo profumo.
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Spezzacuori || Tony Effe
FanfictionTony, dopo la rottura con Katherine, ha paura di amare ancora. Non vuole più sentire quella sensazione di vuoto dentro sé, non vuole più sentirsi abbandonato, non vuole più sentirsi così debole. Con fatica, cercherà di riprendere il pieno possesso d...