Ron
So che dovrei essere felice di aver finalmente realizzato in io sogno di diventare Auror.
In effetti qui non c'è male: guadagno abbastanza e, professionalmente, me la cavo abbastanza bene. Inoltre, malgrado Hermione sia tornata a vivere con i suoi, la vedo al lavoro tutti i giorni, dato che non mi basta che sia ospite a cena praticamente ogni sera.
Tuttavia, nella mia nuova vita, c'è un aspetto negativo che oscura tutti questi vantaggi. Tutte le mattine sono costretto a passare davanti allo studio di quel verme di mio fratello Percy. Dopo il sacrificio che ha fatto per noi durante la Battaglia di Hogwarts non si è mai degnato di rivolgermi neanche uno sguardo, proprio come non si è mai fatto vivo a casa, nemmeno per un semplice saluto.
Per questo motivo sto frequentando il Ministero davvero di mala voglia. Inoltre questo mi fa soffrire di insonnia, nervosismo e crampi allo stomaco.
Penso che se andrò avanti così, la situazione potrebbe farsi davvero problematica.
Un giorno mi ritrovo a camminare per il corridoio con una pila di fogli in mano, quando qualcuno mi urta da dietro, facendo cadere a terra il mio carico. Mi giro per vedere di chi si tratta e ho una pessima sorpresa: è stato Percy. Mi lancia un'occhiataccia torva, che avrebbe potuto rivolgere a un qualsiasi estraneo e tuona: <Guarda dove metti i piedi!>.
Vorrei sputargli in faccia una serie di insulti, ma mi trattengo e reagisco in modo completamente diverso. Senza dire parola, mi allontano, lasciando il pavimento pieno di scartoffie e tutti i presenti alla scena spiazzati. Raggiungo l'uffici di Kingsley e... gli chiedo se posso abbandonare il posto.
Ogni nervo del mio corpo è tesissimo e ho una gran voglia di piangere, mentre esco dalla stanza dove ho appena "stracciato" il mio destino. Tuttavia, proprio mentre sto attraversando il corridoio che porta all'uscita ho un altro incontro inaspettato: Hermione.
Nota il foglio che ho in mano. Per qualche secondo mi fissa incredula, con gli occhi spalancati, poi il suo sguardo si fa dardeggiante e grida: <Ti licenzi senza dirmi niente, eh? Codardo! Io... io TI ODIO!>. Mette le ultime parole una tale rabbia che mi da l'impressione di voler farmi a pezzi come se fossi un vecchi vaso.
Non le rispondo. Non la guardo neanche e corro a casa. Lì nessuno sa niente.
Infatti la serata trascorre (quasi) tranquillamente, cerco anche di scherzare con Harry. Posso rimandare la notizia almeno a domattina.
Dormo meno di un'ora in tutta la notte, distrutto da me stesso più che da chiunque altro.
Quando scendo per la colazione, trovo Harry intento a leggere La Gazzetta del Profeta. Appena mi vede getta sul tavolo il giornale e dice: <Ah, eccoti. Vedo che non ti passano mai le vecchie manie. Mi hai deluso>.
<Harry, lascia che ti spieghi...>
<No. Non ho bisogno di spiegazioni>. Scuote la testa e, prima che io possa aprire bocca, sbatte la porta ed esce, forse per sempre.
Mi affretto a prendere il quotidiano nella pagina che stava leggendo e mi imbatto in uno scioccante articolo:
"Gelosie al Ministero
di Rita Skeeter
Ieri, alle 16:20, il giovane Auror Ronald Weasley ha dato le dimissioni. Il motivo? Niente di più ovvio: il ragazzo, chiaramente, non era all'altezza delle prodigiose capacità del decisamente più celebre amico Harry Potter..."
Faccio cadere il giornale e corro in camera mia. Picchio i pugni contro la porta dalla disperazione.
Non sopporto quella donna. E tanto meno Harry, che crede a lei piuttosto che a me. Vuole andarsene? Che faccia pure! Io non ho affatto bisogno di lui!
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19 anni
FanfictionCiao a tutti! Finalmente è arrivata la mia fan fiction si Harry Potter! Come capirete dal titolo, riguarda i diciannove anni che intercorrono tra la Battaglia di Hogwarts e l'epilogo della saga. Si tratta di nove episodi separati, che hanno come per...