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Albus

5:15

Qualcuno mi spiega come posso fare ad addormentarmi?

Tra esattamente 5 ore e 45 minuti sarò seduto in uno degli scompartimenti dell'Hogwarts Express. C'è da meravigliarsi che sia riuscito a chiudere occhio!

Mi volto sul fianco destro, fissando la divisa appesa all'armadio. È davvero brutto essere svegli cpsì presto e avere la testa che si riempie di pensieri. E se non starò simpatico a nessuno? Come me la caverò con i bulli? Sono una schiappa nel Quidditch e, con la famiglia che ho, basterà questo a rendermi lo zimbello di tutta la scuola. Gli esami saranno molto difficili? Come farò se, con la mia sbadataggine perderò la bacchetta?

Questo è un quadro generale dei tarli che mi tormentano da ieri sera. E poi c'è lui, il Signor Tarlo, quello che neanche il miglior discorso motivazionale riuscirebbe a mandare via: cosa penseranno tutti se non verrò smistato in Grifondoro?

Non mi sono mai sentito particolarmente affine a quella casa. Come potrei mai essere all'altezza dei miei genitori, dei miei zii e di mio fratello? Per dirne una, James, quando due anni fa stava per partire per Hogwarts, era al settimo cielo e più entusiasta che timoroso. E io sono qui a tremare come una foglia, fifone come nessun Potter è mai stato. Certamente non ho neanche un cervello da Corvonero e tra i Tassorosso stonerei come mio zio Percy quando canta sotto la doccia.

E se invece... no. Scaccio immediatamente quel pensiero dalla mia testa. Potrò anche essere il Potter meno Grifondoro che si sia mai visto, ma finire in Serpeverde sarebbe veramente uno scherzo del destino. Eppure, a volte penso che quella Casa abbia avuto soltanto un cattivo fondatore e una cattiva frequenza e appartenervi non toglierebbe mai la bontà a uno studente con la coscienza pulita. Ma io non riuscirei a sopportare il fardello di centinaia di studenti malvagi venuti prima di me.

Mi prendo la testa tra le mani. Devo riuscire a parlarne con qualcuno. Ma chi? La mamma? No, lei si insospettirebbe troppo. James? Per carità! Mi prenderebbe in giro a vita! Lily? Tanto come prima! Scoppierebbe a ridere e griderebbe "Albus Serpentoso!", facendolo sapere a tutti.

Mi toccherà tenermi dentro tutto quanto, cercando di non esplodere.

Tamburello gli indici sulle ginocchia come per suonare la batteria, mentre cerco di frenare il ronzio di pensieri nella mia testa, cullato dalla speranza che Hogwarts sia il meraviglioso paradiso che tutti hanno sempre descritto. Tutti. Tutti quelli da cui sono così diverso.

La mia camera è sempre più illuminata: sono già le 6:00, ma è ancora troppo presto. Spero che James non ci metta troppo a svegliarsi: anche lui ieri sera sembrava avesse l'argento vivo addosso, ma per altri motivi. Lui si diverte sempre moltissimo a Hogwarts- e questo mi fa dubitare su quanto tempo passi effettivamente a studiare- e non vede l'ora di tornarci.

Ora l'ideale sarebbe rilassarsi con un bel bagno caldo, m sveglierei tutti comunque. Faccio scorrere lo sguardo lungo la mensola dei libri, alla ricerca di un volume da sfogliare per non annoiarmi. Mi ritrovo a sfogliare un fumetto, che, per fortuna, riesce a distrarmi momentaneamente dalle mie preoccupazioni.

Alle 7:00, alla fine, sento i qualche rumore provenire dalla cucina. Immagino che sia papà che prepara la colazione, quindi mi incammino silenziosamente per le scale.

Tuttavia trovo soltanto James, che armeggia nella credenza.

<Ehi, testolina vuota!>, mi saluta con grande affetto fraterno.

<Buongiorno anche a te. Che fai qui a quest'ora?>, chiedo.

<Avevo fame>, biascica, con la bocca piena di noccioline. <Ne vuoi una?>

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⏰ Last updated: Sep 25, 2018 ⏰

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19 anniWhere stories live. Discover now