Hermione
Un grido strozzato mi sveglia violentemente e mi accorgo di averlo emesso io. Fino a un attimo fa vedevo davanti a me i miei genitori torturati e uccisi. Un orribile incubo.
Respiro profondamente, prendendo consapevolezza che io sono al sicuro, alla Tana, e probabilmente anche mamma e papà sono salvi e illesi. Ma il senso di colpa per averli abbandonati scalcia dentro il mio sterno provocandomi un dolore lancinante e, per evitare un attacco di panico, esco dalla mia stanza e raggiungo silenziosamente quella di Ron.
Lo scricchiolio della porta basta a destarlo dal sonno e, dopo avermi rivolto uno sguardo intontito, si accorge della mia espressione stravolta e mi chiede: <Tutto bene?>
Io annuisco, ma mi sfuggono delle lacrime, tradendomi.
Fortunatamente lui non mi chiede niente e si limita a farmi posto accanto a lui. Il suo calore e il ritmi rassicurante del suo respiro accanto a me mi calmano.
<Ti ricordi quando ci siamo visti per la prima volta, sull'Hogwarts Express?>, mormoro, la prima cosa che mi viene in mente.
<E chi se lo dimentica? Mi sembrava che la temperatura fosse aumentata di 40 gradi!>
<Ma io avevo i brividi!>, ribatto ridendo.
<Se è per questo non è cambiato niente!>, bisbiglia. <Sei gelata!>.
Mi avvolge le spalle con un braccio, mentre piano piano scivolo nel sonno, cullata dal profumo di erba appena tagliata, pergamena e dentifricio alla menta. "Ron...", penso.
Mi sveglio al cigolio delle assi del pavimento. Ron è davanti a me e si strofina il viso e i capelli bagnati con un asciugamano.
<Buon giorno>, mi saluta, sedendosi ai piedi del letto.
Io chino verso lui e lo bacio; ottimo modo per iniziare bene la giornata.
<Hermione, cosa è successo ieri sera?>, mi chiede.
Gli racconto del sogno, gestendo a fatica l'emozione.
<Mi mancano tanto>, agguingo infine. <Avevo promesso a me stessa che avrei ridato loro la memoria, se fossi sopravvissuta>.
Una lacrima torna a scendermi lungo la guancia, ma la cosa bella è che è Ron ad asciugarlmela.
<Vuoi che ne parliamo con Harry?>
Annuisco e lo seguo verso la camera del nostro amico.
Lo cogliamo nell'atto di inforcare gli occhiali, quindi si è appena svegliato.
<Buongiorno. Che ci fate qui a quest'ora, voi due?>
<Ho bisogno del vostro aiuto>, rispondo.
Prima di iniziare a discutere guardo entrambi negli occhi per qualche secondo, pensando a quante volte, da quando ci conosciamo, ci siamo riuniti così e poi spiego la questione del sogno.
Una volta finito di parlare, concludo: <Quindi ho due alternative: o richiamo loro a Londra, o li raggiungo io in Australia>.
<Sapresti dive trovarli?>, chiede Ron.
<Vivono a Sydney, St. George Street 68. A quanto pare hanno uno studio dentistico>.
Harry interviene: <Se hai tutti questi dati, forse è meglio se vai tu da loro. Prenoti una visita ed è fatta>.
A quanto pare è la scelta più accettabile ed opto per quella.
Harry, Ron e Ginny mi hanno accompagnata all'areoporto. Aspettando il mio volo penso a cosa farò quando tornarò in Inghilterra: vivrò nella mia vecchia casa o starò alla Tana come una bohemien?

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19 anni
FanfictionCiao a tutti! Finalmente è arrivata la mia fan fiction si Harry Potter! Come capirete dal titolo, riguarda i diciannove anni che intercorrono tra la Battaglia di Hogwarts e l'epilogo della saga. Si tratta di nove episodi separati, che hanno come per...