Ron
Come tutti i giorni chiudo i battenti ai Tiri Vispi Weasley e, come tutti i giorni, mi dirigo serenamente verso casa.
Il mio umore pacifico si incrina, però, quando passo davanti al negozio Borgin&Burkes e sento bisbigliare: "Ti rendi conto di cosa stiamo caricando sulle sue spalle?" Di solito non sono uno che origlia le conversazioni altrui, ma potrei scommettere qualunque cosa che la voce che ho appena udito è quella di Draco Malfoy. E, data la sua naturale predisposizione per l'immischiarsi in circostanze sospette, preferirei prendere le dovute precauzioni.
Una voce femminile gli risponde: "Lo so Draco. Ma troveremo una soluzione, vedrai". E' sua moglie, Astoria.
"Non c'è una soluzione! Questo bambino crescerà con il mondo contro!"
Soffoco una risata. Draco come padre non ce lo vedo proprio! Sento la donna singhiozzare. "Lo so... anch'io ho tanta paura... dobbiamo cercare di arginare le voci!"
"Non si possono arginare le voci! Quando iniziano a girare non si può più tornare indietro! Guarda come sono finito io..." Sospira. "Dimmi come farà, Astoria. Come farà a crescere con tutti che gli puntano il dito contro e gli dicono alle spalle che è il figlio di Voldemort!"
Il sangue defluisce di colpo dalla mia testa. Istintivamente mi Materializzo in casa, facendo sussultare Hermione, che rovescia la tazza di tè da cui stava bevendo.
<Ron!>, esclama. <Per la barba di Merlino, mi hai fatto prendere un colpo! Che è successo?>
Deglutisco. <Ma-Malfoy. E... la Greengrass...>
<Chi?>, mi interrompe. <La Greengrass? Daphne?>
<No, l'altra, Astoria!>
<Ah, non sapevi che si fossero sposati?>
<Sì... ma... è... che...>
<Ron, parla come mangi. Così non capisco!>
Prendo un respiro e cerco di riorganizzare le idee. <Li ho sentiti parlare prima>.
<Hai origliato?!>, mi rimprovera.
<Aspetta, lasciami spiegare! Da quanto ho capito, lei è incinta>.
Hermione sbarra gli occhi.
<Il problema>, continuo, <è che quel bambino sembra essere figlio di Voldemort>.
Di solito lei non si preoccupa prima di essersi accertata dell'autenticità di una voce riportata, ma questa volta sbuffa e si getta sul divano. <Questa non ci voleva>.
Il suo atteggiamento allarmato acuisce la mia ansia.
<Draco possedeva una Giratempo. Questa volta tutto torna>. Poi stringe i denti, come se stesse cercando di riferirmi qualcosa che non è pronta a dire.
<Dobbiamo indagare>, affermo a fil di voce. Siamo stati toccati su un punto debole e reagire non è facile, anche se sembriamo paranoici.
Infine si alza e, con le lacrime agli occhi, mormora: <Mi dispiace dirtelo ora e con questo umore. Ma adesso che sappiamo... be', è importante>. Si accarezza la pancia. <Avremo un bambino o una bambina. Sono tre mesi che cerco l'occasione di dirtelo, ma non l'ho mai trovata>.
Per almeno dieci minuti me ne sto a blaterare monosillabi, indeciso sul come agire e finisco per sfoggiare uno dei peggiori sorrisi da ebete della mia vita, il che è un vero record. Lei mi sfiora la guancia con il pollice e mi rendo conto che probabilmente sta ancora aspettando che le risponda con una frase completa. Ma i discorsi intelligenti non sono mai stati il mio forte, quindi, prima dire qualcosa di cui mi pentirei, la bacio.
Fortunatamente la mia reazione la soddisfa, perché quando ci separiamo torniamo entrambi a ridere, dimenticando gli altri problemi. Ma che importa degli altri problemi?!
Attingo alla mia migliore arma: il senso dell'umorismo. <E così andrà a scuola con baby-Voldy>.
<Sì>, afferma Hermione, con un tono che non capisco se sia serio o divertito.
<Ma sai che ti dico? Non me ne frega niente! E' il nostro bambino e sarà felice. E poi, chi ha detto che quelle voci sul figlio di Astoria siano vere?>
<L'hai detto tu!>, esclama ridendo.
<Sì, è vero. E da quando una persona ragionevole come te si fida di quello che dico io?>
Non mi risponde, ma mi abbraccia forte con il sorriso sulle labbra.
<Hai ragione. Noi... noi tre siamo a posto. Tutto il resto non conta>.
Usciamo mano nella mano, godendoci il bel pomeriggio invernale e non posso fare a meno di pensare al fatto che, tra qualche mese, percorrerò questa stessa strada spingendo un passeggino.
E' quando si assaporano momenti felici come questi che si decide di non fare caso alle preoccupazioni e che queste non sono poi così tanto drammatiche. Abbiamo già pagato tutti tanto, troppo, quando eravamo solo dei ragazzini e ora sta a noi evitare che le nuove generazioni abbiano lo stesso destino. Siamo stati forti nel dolore. E ora lo saremo anche nella gioia.
Spazio autrice
*si ripara dalle Umbridge mutanti che le stanno lanciando addosso* Lo so, sono una persona orribile: non ho aggiornato ieri, né l'altro ieri, né martedì. Spero vi stiate consolando con la bellezza della nuova copertina creata da OpaleOpaco e spero anche che il nuovo capitolo vi piaccia. Non so se la prossima settimana e quella successiva riuscirò pubblicarne altri, ma farò il possibile. per ora è tutto, bacioni e a presto! ❤️
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19 anni
Fiksi PenggemarCiao a tutti! Finalmente è arrivata la mia fan fiction si Harry Potter! Come capirete dal titolo, riguarda i diciannove anni che intercorrono tra la Battaglia di Hogwarts e l'epilogo della saga. Si tratta di nove episodi separati, che hanno come per...