A Hogwarts anche James

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Harry

I ragazzi vanno a dormire e io rimango solo nella luce fioca del soggiorno.

So che è ridicolo, ma sono molto agitato perché domani James, il mio primogenito, inizierà gli studi a Hogwarts. Non che mi preoccupi saperlo lontano da casa per tanto tempo, né ho paura che si cacci nei guai; ma mi sembra che sia passato così poco tempo da quando io sono arrivato per la prima volta in quella scuola, e ora mio figlio ha già undici anni.

Proprio mentre mi crogiolo in questi pensieri, Ginny mi raggiunge e si siede accanto a me.

<Sei teso?>, mi chiede.

<No, ehm... no>, mento.

Lei sorride. <Sì che lo sei. E sei tenero quando fai così!>

<Tu dici?>

<È normale, Harry, non c'è bisogno che lo nascondi. Anch'io sono tesa!>

Tutto a un tratto sentiamo crepitare il fuoco nel caminetto e vi appare il volto di Hermione.

<Ciao, come va?>, ci saluta.

<Va>, rispondo io, vago.

<Devo dirvi una cosa importante riguardo a James>.

<Basta che parli piano!>, la ammonisce Ginny. <Altrimenti svegli i ragazzi!>

<Ho fatto delle ricerche>, ricomincia, <e ho scoperto che il fatto che Harry abbia dei Babbani nell'albero genealogico influisce sulla Casa a cui potrebbero appartenere i vostri figli>.

<Com'è possibile?>, domando.

<Nessun mago appartiene soltanto a una Casa>, spiega Hermione.

Il discorso comincia a prendere una piega che non mi piace. Avevo ormai archiviato il problema della mia affinità con Serpeverde e non pensavo che avrebbe potuto compromettere anche i miei ragazzi.

<Questa caratteristica è accentuata in chi ha sangue Babbano. La predisposizione, seppur minore, per la Casa in cui non siamo stati smistati, si trasmette ai nostri figli attraverso il DNA...>

<...e James potrebbe non essere Grifondoro>, concludo io.

Ginny interviene: <Non so cosa ne pensiate voi, ma per me non sarebbe affatto un problema>.

<E neanche per me>, mi affretto ad aggiungere io.

<Ma certo!>, Hermione ci sorride. <Era solo un'informazione. Con questo vi auguro buona notte, e in bocca al lupo a James da parte mia!>.

Il volto della mia amica sparisce nel focolare e rimango per un attimo in silenzio. 

Già mi immagino James con la divisa di Serpeverde. Certo, sarei ugualmente fiero di lui, ma conoscendo il tipo di elementi che si trova in quella Casa, temo che potrebbe sentirsi a disagio.

Ginny, senza farmi alcuna domanda, appoggia una mano sulla mia spalla e dice: <Io vado a dormire. Mi raggiungi?>

Annuisco e mi avvio per le scale. Quando passo davanti alla camera di James, sento la sua voce chiamarmi: <Papà, non riesco a dormire!>

Entro nella mia stanza e, contro ogni mia previsione, lo trovo con un grande sorriso stampato sulla faccia.

<Non ho sonno, sono troppo elettrizzato! Ma come hai fatto tu ad entrare nella squadra di Quidditch al primo anno? Secondo te sarei meglio nel ruolo di Cercatore o di Cacciatore? Chissà chi saranno i miei compagni di dormitorio! Sono difficili gli esami?>

Mi sento sollevato nel vederlo così entusiasta per la nuova avventura. Sorridendo, mi siedo ai piedi del letto.

<James, sono sicuro che Hogwarts non deluderà le tue aspettative, anzi è ancora meglio di come te la immagini. L'unica cosa che non devi mai dimenticare è che io ti sarò sempre vicino. Hai una strada lunga e meravigliosa da percorrere. Ma ora cerca di riposare>.

Gli do un bacio sulla fronte e gli scompiglio i capelli, neri come i miei, ma un po' meno indomabili.

<Buonanotte, James, fa' un buon sonno>.

<Buonanotte, papà. Ti voglio bene>.

<Anch'io ti voglio bene>

Con un sorriso compiaciuto mi allontano e, quando raggiungo Ginny, una lacrima di commozione mi solca la guancia.

<Sei preoccupato per quello che ha detto Hermione?>, mi chiede.

<No, non particolarmente. È soltanto strano pensare a quanto tempo è passato da quando... be', da quando anch'io ero come lui>.

Le si illuminano gli occhi: <Da quando ci siamo conosciuti>.

<Già. Te lo saresti mai immaginato, tutto questo?>

<Immaginato sì, ma archiviato come sogno irrealizzabile!>

Ridiamo entrambi.

<È felice, Ginny>, continuo.

<Non è quello che vogliamo per lui?>

<Certo, e non lo metto in discussione. Ma è così diverso da me, che non sapevo minimamente cosa aspettarmi>.

<Io lo sapevo eccome!>, esclama. <Eppure ero terrorizzata. E in più c'era la mia cotta segreta di mezzo...>

<Chi?>

Lei ride, colpendosi il volto con una mano. <Chi secondo te, il professor Silente? Ma tu, ovviamente!>

Come spesso succede, scivoliamo nel turbine dei vecchi ricordi.

Un attimo prima di addormentarmi, sento la voce di Ginny bisbigliare: <Andrà tutto nel migliore dei modi>

Lei ha sempre ragione. Sono sicuro che sarà così.


Spazio autrice

Ciao amichettiiiiiiiii!!!

I'm back! (per poco, ma meglio di niente)

Che dite del nuovo capitolo? Per il prossimo farò il possibile... magari riesco a finire la storia entro l'inizio della scuola.

Ora vi saluto, piccoli potterhead.

A presto! <3

19 anniWhere stories live. Discover now