DEATH
jj.
"Cosa ne dici di mettere giù quel libro e di darmi un po' di attenzioni?"
Jeongguk e Taehyung erano stesi sotto il sole lucente sul tetto della loro scuola, saltando le lezioni, come sempre d'altronde. Qualche minuto prima stavano parlando sulla vita e ora Taehyung aveva sepolto il suo volto in qualche grande e vecchio libro. Ovviamente, completamente ignaro della presenza di Jeongguk accanto a lui.
Ma dopo aver sentito la sua voce, Taehyung lo guardò con la bocca leggermente aperta.
"Puoi ripetere? Non stavo prestando attenzione." la sua calma e cortese voce suonava ancora disinteressata.
Jeongguk sospirò profondamente e mise la sua testa sulle gambe di Taehyung, guardando il cielo blu pieno di grandi nuvole bianche.
"Lo so che non lo stavi facendo. Ma io voglio esattamente quello— Jeongguk rivolse lo sguardo al bel facciano di Taehyung— che mi dai la tua attenzione. Non appena apri quel libro, mi ignori completamente."
Il ragazzo sorrise e passò le dita tra i capelli del ragazzo sotto di lui, accarezzandoli gentilmente.
"Beh, quello è il bello. Se è un bel libro, deve essere capace di farti dimenticare tutto intorno a te."
"Ma hai iniziato a leggere nel bel mezzo della conversazione— roteò gli occhi il minore— Ed è stato veramente scortese."
Taehyung rise.
"Un bacio va bene come "scusa"?"fece un occhiolino quest'ultimo.
Jeongguk arrossì e si alzò dalle gambe del ragazzo, cercando di nascondere il rossore delle sue guance.
"Sta' zitto." borbottò.
Taehyung rise ancora e mise la sua mano dietro la sua testa con un sospiro.
Entrambi stavano ammirando la vista che il tetto della scuola gli permetteva di avere: ovvero, la vista di tutta la città.
"Gukie, pensi che la vita sia una parte della morte o che la morte sia una parte della vita?" Taehyung domandò all'improvviso con una assente espressione sul suo volto.
Il corvino si morse il labbro. Era abituato a queste domande e non si preoccupò neanche di domandare perché cose come quelle circolassero nella testa di Taehyung.
"Beh, dato che siamo umani e stiamo vivendo adesso, direi che la morte è una parte della vita." si voltò verso Taehyung.
Il ragazzo rimase in silenzio per un po', entrambi stavano pensando a qualcosa.
"Prova a pensare a questo— iniziò Taehyung, guardando un colombo vicino a loro— Mettiamo che la vita è una stanza. E l'unica via d'uscita da questa stanza è una porta, che nel nostro caso simboleggia la morte. Noi non sappiamo cosa accade dopo la morte, quindi non sappiamo cosa c'è fuori da quella stanza. Non sappiamo se quello che c'è fuori ruota intorno alla stanza o se la stanza è solo una parte di ciò che c'è fuori. Tuttavia, tutto ciò che conosciamo è solo la nostra stanza,— Jeongguk non disse nulla, stava ancora esaminando l'esempio di Taehyung— e questo perché noi pensiamo che la morte sia una parte della vita. Potremmo aver ragione. Ma si potrebbe anche scoprire che la morte è una cosa molto più grande. Forse la porta porta a qualcosa di grandioso." finì così Taehyung facendo spallucce.
Jeongguk lo guardò.
"Pensi in modo così profondo, Tae. Mi piace questo di te."
Taehyung sorrise soltanto. Dopo, senza neanche dire una parola, si alzò e lasciò Jungkook da solo sul tetto.
Il ragazzo era confuso.
Ma non sorpreso.
Neanche un po'.
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© STARMYG
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last night. taegguk
Fanfictionkim taehyung è il grande mistero che jeon jungkook vuole risolvere. Questa storia non è mia, bensì di @STARMYG che mi ha gentilmente concesso di tradurla.