EXTRAORDINARY
jj.
Jeongguk e Taehyung saltarono tutte le altre lezioni e trascorsero il resto del tempo a baciarsi sul tetto sotto i raggi luminosi.
Dopo che la giornata scolastica finì, Taehyung accettò di aspettare con Jeongguk Jimin, in modo da tornare a casa tutti insieme.
Come ogni altro giorno.
Ma Jimin non si fece vivo.
Non dopo cinque minuti.
Non dopo dieci.
Nè quindici.
Nè venti.
Jeongguk provò a chiamarlo, ma lui non gli rispose neanche.
Iniziò a preoccuparsi. E se gli fosse successo qualcosa? Era andato a scuola quella mattina?
"Piccolo, non preoccuparti, sono certo che lui stia bene. Forse si è ammalato ed è a casa a riposare o è da qualche parte con i suoi amici e ha dimenticato di avvisarti. Potrebbe avere il telefono scarico... è tutto okay, tranquillizzati." Taehyung fece del suo meglio per cercare di calmare l'altro ragazzo.
E in parte aveva funzionato. O almeno Jeongguk ci provò a farlo funzionare.
Taehyung lo guardò per un po'.
"Vuoi venire a casa mia? Non ho mai invitato nessuno fino ad ora."
Jeongguk sollevò le sue sopracciglia sorpreso, non se lo aspettava.
"Certo."
-
Taehyung viveva in un piccolo edificio di mattoni a tre piani. C'era un giardino, ma non un singolo fiore- solo delle foglie morte e terreno.
Taehyung condusse Jeongguk nella sua sua camera da letto- era confortevole e c'era una piccola finestra rotonda con le tende rosse. Il suo letto era piccolo e la sua scrivania era un disastro. In verità, un po' tutto era in disordine. L'unico posto in cui regnava l'ordine assoluto era la sua libreria, che si espandeva su un intero muro.
Jeongguk rimase impressionato dall'enorme quantità e la fissò con la bocca spalancata.
Taehyung ridacchiò e si sedette vicino a lui.
"Ti piace la mia collezione?"
"Ci sono così tanti libri- li hai letti tutti quanti?" chiese Jeongguk e si girò per guardare l'altro ragazzo.
Taehyung annuì dicendo che alcuni li aveva letti anche più volte.
Dopo, tutto d'un tratto, smise di parlare e fissò Jeongguk dalla testa ai piedi. Le sue labbra si curvarono in un sorriso.
"Piccolo, tu mi fai pensare a cose straordinarie." disse improvvisamente.
Jeongguk arrossì furiosamente. Cosa intendeva Taehyung? Alcuni dubbi sul perché lo avesse portato lì iniziarono a circolare nella sua testa.
"Che intendi?"
"Non lo so. Tu riesci a farmi vedere navi al posto delle nuvole nel cielo, raggi di sole ovunque tu cammini e intere costellazioni nell'acqua che formano il tuo nome." rispose taehyung con un tono che jeongguk aveva già sentito e guardò fuori dalla finestra.
Jeongguk trattenne per un po' il respiro pensando a quanto belle, particolari e confuse fossero le parole del castano.
Non si rese neanche conto che le sue guance divennero rosse e aveva fatto alcuni passi verso Taehyung.
Tutto ciò che vedeva erano stelle, onde e prati.
Tutto ciò che poteva sentire era della musica particolare e una dolce voce.
Tutto ciò che sentiva erano le farfalle nel suo stomaco.
E un paio di labbra bisognose sulle sue.
—
i love this onecredits: STARMYG
STAI LEGGENDO
last night. taegguk
Fanfictionkim taehyung è il grande mistero che jeon jungkook vuole risolvere. Questa storia non è mia, bensì di @STARMYG che mi ha gentilmente concesso di tradurla.