Che guaio!

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Per il resto della giornata il moro non fece altro che ronzarmi intorno e quando a mensa Ashley si sedette accanto a me, da vero bastardo si avvicinò anche lui.

-Cosa fate oggi?- chiese Josh.

-Probabilmente uscirò con Scarlett.

-Hmm allora forse ci vedremo.-disse con un sorriso malizioso sulle labbra.

-Pregherò Dio affinché ciò non accada.

-Ma ti pagano per essere così acida?

-E a te pagano per andare in giro senza cervello?

Fummo interrotti dalla risata di Ashley e per quanto provassimo a rimanere seri, scoppiammo anche noi a ridere attirando l'attenzione degli altri ragazzi.

-Siete così simili! - disse Ashley e noi non potemmo far altro che guardarci confusi.

Certo che sei simile a lui idiota, altrimenti non avresti accettato la scommessa!

Cara vocina interiore, sei pregata di farti gli affari tuoi!

-Pff!-sbuffò lui.

-Dovresti considerarti fortunato ad assomigliare a me, ma purtroppo noi non ci assomigliamo per niente.- mentì più a me stessa che a loro.

-Vedremo... Non mi conosci nemmeno.

-Meglio così!

Ashley ormai si stava arrendendo. Sarebbe stato impossibile far andare d'accordo noi due, eravamo come gatto e topo.

-Scarleeeeeett, muoviti che stiamo per perdere l'autobus e quindi niente shopping.- gridai per far muovere la mia amica.

-Chi ha detto "niente shopping"?-chiese lei scendendo le scale.

-Babbo Natale...- a volte mi meravigliavo della sua stupidità, ma rimaneva comunque adorabile.

Per fortuna l'autobus ritardò di 5 minuti quindi fecimo in tempo anche a riprendere fiato dopo la piccola corsetta.

Avevo intenzione di stare un pò con la mia amica, senza pensare alla stupida scommessa, a Josh o a Nick.

Sull'autobus un ragazzo non smetteva di guardarmi e l'aveva notato anche Scarlett.

-Hmm però è carino.-mi sussurò la mora all'orecchio per poi tirarmi una gomitata nelle costole.

-Cazzo scimmia, così mi ammazzi.

Devo ammettere però che aveva ragione. Era un bel ragazzo biondo con gli occhi che sembravano due pezzi di cielo. Mi aveva accennato qualche sorriso e intravidi due fossette meravigliose. Nonostante il viso angelico, avrei scommesso dal modo in cui mi guardava che era tutt'altro che un santarellino.

-Ciao, sono Ryan.- disse il biondo avvicinandosi a noi.

-Io sono Scarlett.-ricambiò il saluto la mora stringendogli la mano.

Io invece mi limitai ad un semplice "Wendy", dopodiché continuai a guardare fuori dal finestrino.

Nonostante loro due continuassero a conversare tranquillamente, sentivo fisso su me lo sguardo del ragazzo, ma non ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi per paura di rimanerne stregata.

Non appena fummo arrivate al centro commerciale tirai Scarlett dal braccio per farla allontanare dal biondino.

-Wendy, mi fai male.-si lamentò lei.

-Non m'interessa, non voglio che quello venga con noi.

-Ma cosa stai dicendo? Perché dovrebbe venire con noi?

-Vuoi che ti faccio il disegnino?

-No, non credo ci sia bisogno.-disse grattandosi la nuca.

-Bene, adesso andiamo.-dissi mollando il braccio della mora.

Fu un pomeriggio tranquillo trascorso al centro commerciale con quella che sarebbe dovuta essere la mia migliore amica. Stavo bene con lei perché mi faceva ridere e ne avevo proprio bisogno. Verso le otto l'accompagnai a casa, dopodiché m'incamminai anch'io verso la mia.

Dopo essermi messa il pigiama mi arrivò un messaggio: Scendi un attimo per favore.-Josh.

Perché aveva il mio numero? L'avrà chiesto ad Ashley... Erano le 23:10 e io stavo per andare a dormire! Odioso!

Scesi le scale svogliata e aprendo il portone mi ritrovai Josh seduto sul primo gradino.

-Che ci fai qui?

-Avevo voglia di vederti.

-Potevi andare su facebook a guardare le mie foto, ti saresti risparmiato la strada.

-Veramente l'ho fatto, ma sentivo il bisogno di sentire la tua voce.-disse alzandosi.

Per la prima volta mi aveva lasciata senza parole... Nessuno oltre a Nick era mai venuto nel cuore della notte a casa mia per vedermi. Era tutto così strano e stavo iniziando ad aver paura.

-Ora che mi hai vista e hai sentito la mia voce puoi andare, no?

-Se ti dà tanto fastidio parlare con me, va bene, me ne vado.

Mi dava fastidio parlare con lui? Allora perché pensavo che il cuore mi sarebbe esploso nel petto da un momento all'altro?

-Ah comunque, domani sera ci sarà una festa a casa di un mio amico e mia sorella vorrebbe andare, ma senza un'amica si sentirebbe fuori luogo. Vuoi venire pure tu?

-Va bene.- gli risposi scocciata.

-Allora ci vediamo domani a scuola e mi dici a che ora ti veniamo a prendere?

-Ok.

-Buonanotte Wendy!- disse avvicinandosi pericolosamente.

-Buonanotte!- dissi indietreggiando.

-Non ti mangio mica.

-Non m'importa.

-Perché hai il respiro affannato?

-Non è vero, ho il respiro normalissimo.

-Pensi che se ti allontani non lo sento ugualmente? Ti sbagli, ho capito che qualcosa riesco a farti provare, ma evidentemente hai paura se mi eviti sempre.

-Mi allontano perché non m'interessi e non voglio perdere il mio tempo con te.

-Quindi se provassi a darti un bacio sulla guancia non dovresti tirarti indietro allora, no?

-Ho capito dove vuoi arrivare. Dammi sto maledetto bacio e vattene.

Sorrise trionfante e si avvicinò a me. Le sue labbra erano calde contrastate dalla freddezza del piercing. Fu un semplice e banale bacio sulla guancia, ma bastò a farmi percorrere la schiena dai brividi. Era così bello, sembrava veramente un angelo!

Wendy, ma che ti metti a pensare?

Oh vocina, per una volta hai ragione. Mi sto cacciano in un guaio più grande di me. Ormai non so come tornare indietro e tutto questo per colpa del mio orgoglio.

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