Family.

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-Wendy, ti rendi conto di cos'hai fatto? Picchiare a sangue un ragazzo sul letto d'ospedale! Dobbiamo assolutamente prendere provvedimenti.-urlò mia madre tra le lacrime.

-Mamma,quante volte dovrò ripeterti che Ryan vuole incastrarmi?  Non conosco nemmeno io il motivo,ma so che è così. Non aveva niente, voleva solo arrivare a questo punto, voleva che voi perdeste la fiducia in me.

-Io ti credo.-disse papà abbracciandomi. -Grazie papà.

-Io invece credo sia meglio portarti da uno psicologo.  

-Mamma, sto bene!

-Non direi la stessa cosa di Ryan.

-Non è un argomento che mi riguarda.

-È stato fortunato a trovarsi già in ospedale.

Alla frase della mamma iniziai a ridere e anche lei sorrise per un secondo.

-Mamma,mi dispiace,  ho sbagliato e non lo farò più, forse . -finì ancora ridendo.

-Se succederà ancora non penserò due volte a mandarti in una clinica per pazzi.

-Contenta tu...-dissi alzando le spalle.

-Ti sei fatta male,vero? -mi chiese papà accarezzandomi la mano.

-No, ok, giusto un pò. Ha una faccia di bronzo, sai?

Papà iniziò a ridere e appena tornò serio notai una luce nei suoi occhi. Era fiero di me. Riuscivo a leggere nei suoi occhi la mancanza che aveva provato pur avendomi sempre in casa. Non parlavamo da molto, dalla morte di Nick e questo aveva rovinato ogni rapporto,ma in quel momento tutto era tornato alla normalità, ero tornata la piccola di papà e finalmente riuscii a sentirmi protetta.

-Vado a preparare la cena.

-Aspetta mamma,ti aiuto.

La mamma sembrava aver gradito il mio aiuto,infatti non smetteva di sorridere. Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe bastato così poco per star bene? Non mi ero mai resa conto come stavo quando i miei sorridevano, loro erano la cosa più preziosa e li avevo trascurati per troppo tempo.

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