Una bella giornata.

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Arrivammo a casa sua e ci avviammo verso la cucina, dove trovammo il resto della famiglia ad aspettarci.

Come mi aspettavo, suo fratello non c'era. Magari questa ragazza era solo pazza, magari pensava di avere un fratello che in realtà non era mai esistito.

-Tu devi essere Wendy..-disse suo padre alzandosi dalla sedia per salutarmi.- Io sono Walter e questa e mia moglie Claire. -finì indicando la moglie che si alzò a sua volta per venirmi incontro e lasciarmi un bacio sulla guancia.

-Piacere di incontrarvi signori Smith.-dissi sedendomi vicino ad Ashley.

-Papà, ma Josh dov'è ? Avrei voluto presentarlo a Wendy.

-Non so amore, è uscito prima... Credo che non cenerà con noi.

Infatti così fu. Almeno non era pazza! Cenammo in tranquillità, parlando del più e del meno come se ci conoscessimo da un vita. Era una bella famiglia e per questo li odiavo. I miei invece non sarebbero mai stati così. Cenavamo insieme solo in vista di occasioni speciali, l'ultima volta ad esempio era stata a Natale. Non mi avevano mai dedicato tanto tempo per colpa dei loro stupidi lavori e così sono cresciuta senza nessuno accanto. Ho imparato a cavarmela da sola perché sapevo di non poter contare su di loro e ora mi ritrovo così... Un ammasso di sentimenti contrastanti. Non so se dovrei ringraziare loro per avermi fatta diventare una persona col cuore di pietra, oppure sputar loro in faccia. In ogni caso a riportarmi alla realtà fu un una persona che non mi sarei aspettata.

Era un bel ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi. Non aveva niente a che fare con quella che sarebbe dovuta essere la sua famiglia. La madre aveva i capelli rossi proprio come Ashley, mentre il padre era calvo, ma dalle sopraciglia bionde capì che da giovane era stato biondo.

Pensai subito che Josh fosse stato adottato, poi ci ripensai a mano a mano che lo squadravo meglio. Aveva le fossette della madre e la forma degli occhi del padre. Ma a differenza della sorella, sembrava più un diavolo. Era bello, diamine se lo era, ma aveva l'aria dei soliti tipetti arroganti che avevo sempre odiato.

-Josh, lei è Wendy.-disse la rossa prendendomi la mano per avvicinarmi a loro.

-Ciao.-riuscì a malapena a dire.

-Piacere.- disse allungando la mano che strinsi poco convinta.

Aveva una voce profonda e il piercing al labbro non gli dava di certo un'aria da santo. I suoi iniziarono a porgli domande su domande e le sue risposte si limitavano a: "Se"; "No"; "Aha"; "Boh"; "Va bene".

Mi sentivo di troppo, quindi decisi di tornare a casa, inoltre si era fatto tardi e di sicuro i miei mi avrebbero chiamata da un momento all'altro.

Ringraziai per la cena e loro invece di aver trascorso il mio tempo con Ashley. Josh non mi aveva rivolto proprio la parola, si limitava a guardarmi male da lontano. Mah che idiota!

-Grazie di cuore Wendy! Non so come ringraziarti per la splendida giornata.

-Ashley, smettila di ringraziare perché non ho fatto niente di particolare.

-Per me vuol dire molto.-finì abbracciandomi forte. Riuscivo a sentire la sua fragilità nonostante non la conoscessi quasi per niente. Io invece non avevo mai permesso a nessuno di vedermi star male. Non avevo mai lasciato nessuno stringermi mentre crollavo e non avrei mai permesso a nessun essere vivente di vedermi fragile.

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