I can't remember.

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Più tardi chiesi se potevo andare a fare una passeggiata e un'infermiera abbastanza giovane mi fece compagnia. Non sapeva che avevo l'amnesia e per questo mi chiedeva cose personali, come per esempio se avessi un ragazzo o il nome della mia migliore amica. Quando le dissi che non ricordavo nulla, chinò il capo imbarazzata chiedendomi scusa e la scena mi sembrò abbastanza comica. Mi disse che si chiamava Corinne e che si era sposata da poco. Fui sinceramente felice per lei, trovare il vero amore a giorno d'oggi è un'impresa ardua...

-Corinne, ci possiamo sedere sull'erba, lì vicino a quell'albero?

-Va bene, se solo mi vedessero adesso, mi licenzierebbero all'istante.

-Tranquilla, non ti faranno niente.

-Quindi domani torni a casa?

-A quanto pare...

-Wow, quanto entusiasmo!

-Non ricordo niente Corinne, per quanto ne sappia potrebbero essere due terroristi. Magari non sono nemmeno i miei veri genitori.

-Ma non dire scemenze Wendy, loro sono i tuoi genitori ed in questi ultimo tre giorni non ti hanno mai lasciata sola.

-Mi dispiace pensare queste cose, ma Zoe non mi sembra sincera. Le ho chiesto se conoscesse un certo Nick e lei mi ha detto di no, dopodiché è uscita dalla stanza e mi ha lasciata sola. Mi sta nascondendo qualcosa e io scoprirò cosa.

-Non so che dire, purtroppo non ti conosco, non conosco i tuoi genitori e di conseguenza non conosco nemmeno questo ragazzo.

-Fa niente Corinne, tanto, prima o poi tornerà anche la mia memoria.

-Hai ragione. Che bell'anello!

-Già, all'inizio pensavo non fosse mio, poi però mi sono resa conto che mi appartiene, sento che non potrebbe mai essere di qualcun altro. Non mi prendere per pazza, ma è una questione di sensazioni.

-Non mi permetterei mai di pensare una cosa del genere.-disse lei iniziando a ridere.

-Non è giusto, io non sono pazza!-pagnucolai facendo ridere ancor di più l'infermiera.

Il pomeriggio passò abbastanza in fretta, grazie alla compagnia di Corinne, ma quando tornai nella mia stanza la solitudine iniziò a farsi sentire. I miei genitori passarono a portarmi da mangiare e se ne andarono verso le 9.30, quindi il resto del tempo lo trascorsi pensando. Pensai alle ragioni che mi avevano portato a tentare di togliermi la vita. Mi chiesi chi mi avesse salvata e perché nessuno ne sapesse niente. Andai a dormire con mille domande che mi passavano per la testa e dopo numerosi sforzi di ricordare chi potesse essere Nick, mi addormentai.

Sognai un ragazzo che mi baciava il polso e mi sorrideva. Mi ripeteva che non avrebbe mai permesso che mi accadesse niente, dopodiché mi baciò e se ne andò.

Mi aveva ripetuto due volte di stare attenta e di non perdere l'anello perché era l'unica cosa che ancora ci univa.

Che voleva dire? Chi era quel ragazzo e perché quell'anello era così importante? Magari il giorno dopo avrei scoperto di più.

Tornata a casa, andai nella mia stanza e mi misi ad osservare ogni piccolo particolare, cercando qualcosa che mi aiutasse a recuperare la memoria. Mi soffermai su delle foto attaccate vicino allo specchio. C'ero io in compagnia di una ragazza mora. Ero seduta nel carrello del supermercato, mentre lei guidava. Mi misi a cercare qualsiasi cosa che mi potesse collegare al ragazzo del sogno, una foto, un video, un semplice messaggio, ma non trovai niente, quindi decisi di sedermi sul letto. Mi misi a fissare il soffitto, cercando di nascondere a me stessa la delusione che stavo provando in quel momento. Guardai sotto il letto e trovai una scatola, la presi e l'aprì. C'era un'agenda, delle foto mie con un ragazzo e poi una lettera firmata con il nome di Nick. Incuriosita iniziai a leggere.

Cara Wendy,

non vorrei sembrarti ridicolo, non so nemmeno come iniziare, non ho mai scritto una lettera. Sei la mia migliore amica, sei la persona più importante per me perché sei l'unica che mi capisce. Siamo cresciuti insieme come due fratelli e sarà per questo che il nostro rapporto non si è mai rovinato, almeno non ancora. Wen, vorrei solo dirti che per me sei senza dubbio la ragazza giusta, sei l'unica che mi fa battere il cuore e ormai non penso che a noi due, mi chiedo se potrà mai esserci qualcosa tra me e te. Sai, mi piace fantasticare su noi, immaginandoci d'inverno sotto le coperte a guardare Toy Story, ma non come semplici amici. Mi piacerebbe fare un sacco di cose, ma con te al mio fianco! Non voglio perderti Wen, sei la ragione di ogni mio sorriso e per questo non permetterò mai che ti succeda qualcosa. Non immagini quanto soffro quando gli altri ti guardano come una preda... Loro non sanno che sei mia, non sanno quanto sei speciale per me, non sanno che ci apparteniamo. Aspetto una tua risposta al più presto e se non arriverà me ne farò una ragione.

Ti voglio bene Wen,

                                             Nick.

Le lacrime avevano riempito i miei occhi vedendo una foto mia e del ragazzo moro che mi stava abbracciando da dietro. Quindi era lui Nick? Credo proprio di si. E allora perché non era venuto a trovarmi, si sarà trovato un'altra? Che stronzo!

Forse allora è questo il motivo per cui i miei non mi avevano detto niente, ma resta il fatto che mi avevano mentito quando invece avevo bisogno della verità. Troppe domande e poche certezze!

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