Dystopia

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Le notizie hanno sempre modi diversi per arrivare da noi, in questo periodo però mi arrivano sempre (o quasi), nello stesso modo:
Il mio telefono squilla
"amiciufficiale ha appena ha appena pubblicato una foto"
La apro.
Ed eccolo il brutto presentimento che avevo su Irama: lo vedo con in mano la tuta rossa della Sfida, rimango ferma per un attimo.
Incredula, non vorrei avergli portato sfortuna.
Poi esco da questo stato di incredulità e apro la chat con la mia migliore amica
"Spero di non essere una strega, non voglio portagli male"-dico in un audio, dopo le inoltro il post di amici
"Dai, prima o poi doveva andarci. Non gli porti male"- risponde sicura
"Questo lo dici te, io penso il contrario"- sospiro
"Eccalà, smettila di fare la scema: è normale che vada in sfida. Deve superare ostacoli, come tutti"-mi rassicura
"Hai ragione ma non so perché temo che esca"-ammetto
"È normale che tu abbia paura per lui, ci tieni. Se al suo posto ci fosse qualcuno altro non te ne fregherebbe più di tanto"-la sento sorridere
"Dipende chi è quel qualcuno altro"-rispondo
"Chiunque sia lo supporteresti incollata alla TV, quindi ora non fare stronzate iniziando a dire che non vuoi vedere la sfida per paura. Incollati alla TV e tifa per lui"-dice
Dopo essermi calmata e aver ragionato le chiedo se ha parlato con mia cugina Francesca,  è  da due settimane che lei e mia zia parlano in continuazione con i miei ed il continuo a non capire cosa sta tramando e vorrei riuscire a farlo.
La sua risposta è vaga, quindi sa qualcosa e le è stato intimato di non dirmelo.
Quanto mi da fastidio essere ultima a sapere o capire le cose
"Vabbeh"-rispondo e chiudo la chat.

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Il giorno della sfida.
L'ansia che ho è peggio di quella che solitamente sento quando ho l'interrogazione di inglese.
Ho paura e sia Giorgia che Francesca, che sono a casa mia, lo avvertono, mi guardano ma faccio finta di nulla, ansia.
Ansia che svanisce non appena vedo i suoi occhi verdi, sono calmi.
Li guardo meglio e avverto un velo d'ansia e preoccupazione, quella maledetta scintilla che sfuma i suoi occhi.
Ecco, anche lui è preoccupato e questo non aiuta affatto, è lecito che lo sia non lo nego però così il mio presentimento non svanisce. Ho più paura di prima.

Stringe saldamente il microfono.
Lo stringe così saldamente che si vedono le vene sulle mani, il dettaglio che spicca è un'altro: quel tatuaggio di cui, come gli altri, vorrei sapere il significato.
Quel serpente che risalta sempre, come adesso risaltano gli occhi di Einar che lo guardano, lo fissano.
Sento un brivido quando Filippo si gira verso di lui e gli sorride di sfuggita, non dovrei notarlo e non dovrebbe importarmi ma ho come l'impressione che ci sia qualcosa fra loro. Non solo una forte amicizia.
"Einar é fidanzato"-dice la mia mente e scaccio il pensiero con un movimento della testa.
Un primo piano sullo sguardo di Filippo mi porta a concentrarmi di nuovo su di lui, questo è ciò che conta.
Lo vedo.
Quelle mani che tengono stretto il microfono, le labbra chiuse, poco lontane dalla griglia circondata da un cerchietto verde, i suoi occhi da cui prima traspariva un piccolo velo di preoccupazione sono decisi, molto.
È come se adesso si fosse trasformato, come se il palco gli desse ancora più sicurezza. È come se si sentisse a casa e questo lo fa sentire deciso.
E quella decisone traspare anche dalle parole che canta, e come le canta.

Vince.
Urlo, come per scaricare la tensione che non pensavo fosse così tanta.
Lui sorride, felice e va immediatamente verso Einar, si abbracciano.
Sono bellissimi insieme ma la sensazione che avevo prima su di loro ritorna, più forte ed inizio a convincermi che sia vera, che loro nascondano qualcosa.

Voglio solo te~Irama Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora