Nuovi incontri scoppiettanti

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Pov's Tyler
La casa è fin troppo grande ma ovviamente mio padre ha voluto pensare in grande.
La casa è bordeaux, in perfetto stile americano, all'interno comprende 5 stanze e 3 bagni.
Scelsi la stanza più piccola, la quale ha un letto matrimoniale a baldacchino con lenzuola pulitissime, cuscini bianchi e piumino grigio, un classico di mio padre : scegliere le cose accuratamente moderne.
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                                              19:45pm
<Salve,vorrei una pizza con pepperoni piccanti>

<Certo, mi dia l'indirizzo! > esclamo con voce cordiale e professionale.
<6980 Orleans ave>

<Bene, saremo da lei tra mezz'ora>

<ok, arrivederci>dissi chiudendo la telefonata.

Il giorno dopo avrei dovuto iniziare il trimestre con farmacologia medica per poi fare anatomia umana ergo la mia voglia di cucinare è pari a zero.
Mezz'ora dopo, mi misi a dormire dopo aver mangiato quella favolosa pizza e sicuramente sarebbe diventata la mia pizzeria preferita.

Pov's Alice
Come al solito ci svegliamo alle 5:00am e subito dopo aver aperto il locale e aver messo in forno le croissant, accesi il jukebox, stamattina sono stranamente di buon umore e si vede dato che ho un look assai particolare.
Verso le 10:30am uscì l'ultimo anziano con un caffè d'asporto e con il viso arrabbiato mentre continua a lamentarsi di Trump.
Quindi io e Diana prendemmo un bicchiere di spremuta a testa per poi sederci sul divano bianco scarlatto a spettegolare sui nuovi vicini.
Accadde l'inevitabile, alle 11:20am entrò un ragazzo e dire che è stupendo é riduttivo, dal modo in cui cammina deve sentirsi a suo agio mentre si siede al tavolo n. 9 proprio di fianco alla piccola finestra.
Io e la mia compagna di avventure, ci guardammo, sorprese, dato che non avevamo mai clienti a quest'ora.
Presi il blocchetto e la penna e mi diresse dal diretto interessato.
<Ciao e benvenuto da "DA SARAH "> mormorai con voce bassa, i suoi occhi giada mi suscitano emozioni sconosciute fin da subito, meglio non guardarli.

<Vorrei un caffè ristretto nero e una croissant alla gianduia >disse ridacchiando.
Alzai il sopracciglio, confusa.
<Ok vorrebbe anche dell'acqua? >
<Si grazie>
Ha una voce calda e sensuale ma non mi lascio sopraffare è pur sempre il mio lavoro.
Lo lasciai e andai da Diana che è già pronta dietro al balcone a prepare il cibo con uno sguardo malizioso.

<Che c'è? >

<Niente, vi guardavate intensamente, niente di che>

<Senti, io sono qui unicamente per lavorare, non ho tempo per queste cose>dissi a voce bassa.
Presi un vassoio mettendoci dentro le prelibatezze e andai da lui.

<Quando avrai finito, paga alla cassa> lo avvertii freddamente mentre lui con quel sorrisino arrogante annuì.

Pov's Tyler
                                                      8:30am

Merda,sono in ritardo non riuscirò a far colazione, pazienza la farò subito dopo farmacologia medica in un bar lì vicino.
Presi una camicia azzurra al volo, dei jeans e uscii di casa, correndo.
Non ho ancora acquistato un'auto quindi sono qui a tentare invano di prendere un taxi.
Per mia fortuna verso le 8:45 riuscii a prenderne uno e arrivai puntuale di 5 minuti.
Devo ammetterlo, l'università è stupenda, le aule pulite, le poltrone comode e i professori professionali e felici di aiutarti.
Subito dopo le 2 ore interessanti, uscii dall'aula 15 con la mano indolenzita a causa di tutti gli appunti che ho preso.
Uscì dall'università e cammina un'po vedendo un locale in stile anni 50': DA SARAH, dalla vetrata non sembra esserci nessuno a parte 2 ragazze che parlano molto affiatamente .
Nonostante non ci fosse la clientela entrai, sentendomi subito a mio agio, ho sempre amato gli anni 50' grazie a a mia madre.
Con passo tranquillo, mi diressi verso il tavolo con affianco una piccola finestra che fa vedere le vie trafficate di New Orleans.

<Ciao e benvenuto da "DA SARAH" > disse una ragazza minuta:ha i capelli marroni, ricci, fino alle spalle, labbra carnose, naso a punta, occhi a mandorla color cioccolato fondente e degli enormi occhiali stile Steve Jobs.
È molto carina nonostante il suo look particolare data la gonna corta fino al ginocchio, posso notare che dalle drMartens fuoriescono dei calzini color arcobaleno.

<Che ragazza strana>pensai.

E in più non mi guarda negli occhi ma sono abituato, stranamente incuto timore alle donne, forse per la mia altezza sproporzionata.

<Vorrei una caffè ristretto nero e una croissant alla gianduia> mormorai ridacchiando, questa ragazza mi incuriosisce e non poco.

<OK, vorrebbe anche dell'acqua? > disse alzando il sopracciglio, confusa.

<si grazie>risposi.

Continuai ad osservare questa città così colorata mentre sentivo le 2 ragazze confabulare tra di loro.
Mi distrai da questa meravigliosa città sentendo dei passi pesanti che dirigono verso di me.
Alzai lo sguardo, vedendola arrivare mentre sgarbatamente posò i dolci sul tavolino nero.

<Quando avrai finito, paga alla cassa> disse freddamente mentre io con un sorrisino, annui, inizia a piacermi new Orleans.



AFFOGARE NELLA BANALITÀWhere stories live. Discover now