Diciotto

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John ed Harry organizzarono un incontro quel giorno

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John ed Harry organizzarono un incontro quel giorno. Tutti si riunirono tra le rovine del villaggio, i volti pallidi e i corpi tremanti per la paura.

Celia se ne stava in piedi con un braccio intorno a quello di Harry, fissando i diversi volti degli uomini e delle donne che vivevano lì.  Molti di loro non li conosceva, dato che non avevano preso molto amichevolmente l'arrivo suo e di Harry. I suoi occhi scannerizzarono i loro volti in cerca di Marisol. Lei se ne stava in piedi in mezzo alla folla, gli occhi fissi su Celia e le carnose labbra tirati in un sorriso mentre tirava il braccio di Edward. Lui portò gli occhi su Celia e fece un cenno. Celia ricambiò il sorriso.

John ed Eleanor furono gli ultimi ad arrivare, la loro semplice presenza provocò tensione nell'aria. John ed Harry si scambiarono un leggero inchino, mantendendo un contegno civile per non far preoccupare la gente, ma Eleanor e Celia sapevano che c'era ostilità tra i due.

Gli occhi di Eleanor erano tristi mentre seguiva suo padre, fermandosi accanto Harry e Celia. Lei aveva un'espressione torva e non alzò lo sguardo neppure una volta, neanche per scannerizzare il volto di Harry. Celia aggrottò la fronte mentre guardava la giovane ragazza, provando a capire perchè.

"Buon pomeriggio a tutti," iniziò John, "Sono felice di vedervi tutti sani e salvi. Il terribile spavento che c'è stato questa mattina non è stato altro che...uno spavento. Ma non c'è bisogno che vi preoccupiate di ulteriori problemi da parte dei nativi, perchè siamo arrivati ad un accordo. Per placare i problemi tra di noi, ho offerto al capo qualcosa che unirà le nostre comunità." Lui allungò il braccio verso sua figlia, offrendole la mano. Lei la guardò esitante, ma posò la sua piccola mano nel suo palmo e si fece avanti. "Ho dato la mano di mia figlia in sposa."

Calò il silenzio. La calma prepotente era maggiore rispetto agli altri giorni. Lo shock era scritto sui volti di chiunque mentre pensavano alla stessa cosa, non può essere davvero serio.

Celia socchiuse le labbra finchè Harry non le diede una gomitata. Lei deglutì. Eleanor non era sua amica, ma Celia voleva abbracciarla in quel momento. Chiunque poteva vedere la paura nei suoi occhi mentre abbassava lo sguardo, evitando la folla davanti a lei e i loro occhi dubbiosi. Lei era soltanto una ragazzina.

"Spero che questa sarà la prima e ultima volta che la colonia proverà paura. Il matrimonio avrà luogo domani e, di lì in avanti, vivremo in armonia. Buona giornata."

John si voltò e iniziò ad allontanarsi. Per un momento Eleanor rimase congelata sul posto, come una statua. Quando alla fine realizzò che l'incontro era finito e suo padre se ne stava andando, sollevò lo sguardo e lo posò su Celia. Erano privi di vita. Poi se ne andò, seguendo le tracce di suo padre.

Celia sentì Harry stringerle la mano. Lei alzò lo sguardo scoraggiato su di lui.

"Lo so," disse lui, prima che Celia potesse anche parlare.

Lei scosse la testa. "Non è giusto, Harry, hai visto l'espressione sul suo volto. È terrorizzata. Devi fare qualcosa."

"Non posso fare nulla, mia cara. Lui è suo padre, io non posso dire nulla."

Celia si allontanò da lui e iniziò a tornare a casa da sola, Harry la seguì urlando il suo nome. Riuscì a raggiungerla e a camminare al suo fianco.

"Celia..."

"Voglio lasciare questo posto," disse lei, interrompendo il suo discorso e guardandolo con occhi carichi di lacrime. "Voglio vedere mia sorella. Voglio andare a casa."

Harry rimase in silenzio. Il suo cuore doleva alla vista dell'amore della sua vita addolorata. Sia allungò per toccarla, ma lei indietreggiò.

"Io...io ho bisogno di vedere Nerissa," disse a voce bassa, prima di allontanarsi.

🌸

Quando il sole sorse e gli animali inziarono a muoversi all'esterno, Celia si svegliò senza trovare Harry nel letto. Si avvolse uno scialle intorno alle spalle e sbirciò fuori dalla finestra, trovando Eleanor scortata fuori dal villaggio con suo marito che la seguiva. Il suo volto era pallido e gli occhi carichi di lacrime mentre veniva guidata al villaggio Croatoan, che sarebbe diventato la sua nuova casa.

Eleanor posò lo sguardo brevemente su Celia attraverso la finestra. Celia sollevò le labbra in un piccolo, empatico sorriso, incontrando soltanto lo sguardo di pietra di Eleanor prima che scomparisse.

"Ti ho svegliata?"

Celia si voltò al suono della voce di Harry. Si stava aggiustando la camicia nei pantaloni. Lei scosse la testa. "No. Dove stai andando?"

"A dire a John che salperemo al prossimo imbarco per ritornare in Inghilterra." replicò lui.

"Cosa?" sussultò celia, l'espressione incredula.

"Torniamo a casa."

"Ma...Roanoke, la gente..."

Harry si avvicinò a Celia, posando le sue grandi mani sulle sue piccole spalle e guardandola con un sorriso. "La nosta famiglia è la cosa più importante nella mia vita. Sono stato uno stupido," le sue mani si posarono sui suoi fianchi. "Dio, come puoi ancora stare con me dopo tutto quello che ho fatto?"

"Harry..."

"No, Celia, sono serio," disse lui. "Ti ho fatto passare l'inferno e comunque tu sei ancora qui. Sei troppo buona."

"Abbiamo passato l'inferno," lo corresse lei. "Abbiamo le nostre colpe, tutti sbagliano. Ma tu sei tutto il mio mondo." fece un passo in avanti ed eliminò lo spazio tra i loro corpi, posando i palmi sul suo petto muscoloso. "Dio sa dove sarei senza di te."

"In fondo all'oceano," disse con un sorriso giocoso mentre avvolgeva le braccia intorno a lei.

Celia scosse la testa e posò un bacio sulle sue labbra carnose. Quando si allontanò, guardando nei suoi occhi color smeraldo, sorrise. Ma quel sorriso svanì velocemente appena notò la sua espressione malinconica inondare i suoi lineamenti. Aggrottò la fronte. "Cosa c'è?"

"Mi sento male per Eleanor. Avevi ragione, avrei dovuto fare qualcosa."

"È finita ora," disse Celia, prendnedo a coppa le sue guance e accarezzandole col pollice. "Suo padre è un uomo vile a fare questo a sua figlia, ma lei è forte e coraggiosa. Sono sicura che starà bene."

"I selvaggi, però."

"I nativi sono persone, proprio come te e me. I loro costumi sono diversi, ma ciò non significa che sono barbari."

Lui annuì piano. "Bellissima, buona e saggia. Come ho fatto ad essere così fortunato?"

Celia arrossì mentre strofinava il volto nell'incavo del suo collo, abbracciandolo con forza. Si sentì protetta tra le braccia dell'uomo che amava.

Embark [h.s. - italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora