Celia era in piedi su gambe tremanti, mentre guardava negli occhi della Regina con un accenno di paura. Il sorriso tenue sulle labbra di Elizabeth scomparve e aggrottò la fronte pensierosa mentre studiava Celia, notando quanto Celia giocasse con le dita nervosamente. Poi, allungò il braccio, offrendo a Celia la mano.
Celia esitò. Guardò attentamente la pallida, vacillante mano di Elizabeth, e poi sollevò lo sguardo verso il suo, che era quasi supplichevole. Posando la sua mano su quella di Elizabeth, sentì le labbra sollevarsi in un sorriso naturale.
La Regina si fece avanti per guardare i cortigiani in sua presenza, e non disse nulla mentre iniziava a guidare Celia alle porte della stanza. Celia era confusa, ma tenne la testa alta mentre superava i cortigiani, tutti abbassavano la testa mentre passava la loro Regina. Le porte vennero aperte di nuovo, permettendo alle sue donne di uscire in corridoio. Quando furono chiuse, il velo di silenzio fu interrotto.
"Mi aiuterai a prepararmi per la sera?" chiese Elizabeth.
"Se questo è quello che vostra Maestà desidera," rispose lei cordialmente.
Negli alloggi appartati della Regina, Celia ricordò le sue vecchie abitudini, la vita che aveva una volta. Era come se tutto improvvisamente fosseo ritornato da lei, e, meccanicamente iniziò a preparare la Regina per andare a letto. Iniziò togliendole i gioielli, facendole scivolare gli anelli lungo le dita ossute e slacciando la collana, sollevandola dal collo. Prima di slacciare la gonna, comunque, Celia fu fermata da Elizabeth, che si portò le mani alla testa. Lei si tolse l'intricata parrucca, rivelando la testa quasi calva, i pochi capelli che erano rimasti sulla sua testa erano sottili e quasi privi di colore. Celia rimase scioccata a prima vista.
"Sto morendo," disse Elizabeth improvvisamente e con forza; la sua voce era ancora audace e autoritaria rispetto al corpo fatiscente.
Celia non disse nulla, si guardò soltanto i piedi con sguardo addolorato.
"Non essere triste," continuò Elizabeth. "La vita di chiunque ha una fine, anche quella di una Regina."
"L'Inghilterra non sarà la stessa senza di voi al trono, vostra Maestà."
"Celia, siete ammirabile- avete accettato il mio desiderio di vedervi di nuovo nonostante il passato, e comunque siete gentile con me. Avete qualità che avrei voluto possedere io." Elizabeth si bloccò e si sedette sulla sedia di velluto, diminuendo lo stress sulle sue gambe dovuto dal peso del suo corpo. "Sedetevi, per favore," indicò la sedia combinata di fronte a se.
Celia obbedì al desiderio della Regina e si sedette, posandosi le mani in grembo e giocherellando con le sue dita. "Vostra Maestà, perchè avete chiesto di me?" chiese lei, la voce bassa e attenta alle parole.
Nonostante avesse lo sguardo basso, Celia potè vedere attraverso le ciglia Elizabeth sospirare a fondo, ma tranquillamente. "Vorrei finalmente chiarire la situazione tra di noi..." si bloccò, non abituata a chiedere perdono. Dopotutto, lei era la Regina di Inghilterra. Ciò nonostante, guardò Celia negli occhi e disse, "Desidero chiedervi perdono."
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Embark [h.s. - italian translation]
FanfictionSequel di CAPSIZE L'avventura continua quando Celia fugge finalmente dalla presa d'acciaio di Elizabeth, ma gli orrori che attendono la coppia da poco libera e apparentemente felice superano le loro aspettative. Ambientato nell'America del 1500 Than...